CittadellArteVino: l’Arte incontra il Vino a Cittadella

Cittadella, Villa Colombara

Due giorni dedicati al gusto e alla scoperta della grande tradizione enogastronomica italiana. Cinquanta produttori da tutto il territorio italiano e oltre 250 vini per promuovere l’eccellenza del settore vitivinicolo regionale ma anche d’Italia, dando spazio all’eccellenza. Aree food, birrifici artigianali, caffè, liquori. Tutto questo è “CittadellArteVino, l’Arte incontra il Vino a Cittadella“, evento dedicato al connubio tra vino, sapori e arte, in programma il 29 e il 30 settembre a Villa Colombara, a Cittadella.

CittadellArteVino

L’estro artistico si intreccia con la cultura enologica per la seconda edizione di quest’evento che si svolgerà nell’elegante Villa Colombara, appena due chilometri fuori le mura di Cittadella, una villa dall’aspetto rustico e antico, circondata da strade bianche e prati curati. Se i protagonisti principali saranno i 50 produttori di vino, i visitatori potranno conoscere e assaporare anche proposte di birra artigianale e gastronomia di qualità. Il tutto passeggiando tra le opere e le installazioni degli studenti del quinto anno del Liceo Artistico Fanoli di Cittadella, che parteciperanno al primo contest per la realizzazione dell’etichetta della manifestazione. Lasciandosi ispirare dal vino e dalle bottiglie proposte, gli studenti elaboreranno una personale etichetta che verrà sottoposta al giudizio di Alessandro Scorsone e dei vari espositori.

Alessandro Scorsone, Sommelier Master Class

I produttori avranno a disposizione gli spazi interni della barchessa e del piano nobile dell’antica dimora, oltre al portico affacciato sull’ampio giardino che circonda la tenuta. I banchi d’assaggio di CittadellArteVino rappresentano una meravigliosa vetrina a cui il pubblico potrà attingere, riscoprendo così le specialità del nostro stivale, dal vino, alla birra, ai distillati, dai salumi, ai formaggi, ai prodotti da forno. Sull’ampio giardino i visitatori potranno soddisfare il palato grazie all’area gourmet animata da quattro ristoratori della zona di Cittadella: Taverna degli Artisti (cibo itinerante), J’adore Sushi Restaurant, Trattoria ai Mediatori e Zanco Food Project. Durante la manifestazione nell’area esterna smoke sarà inoltre possibile effettuare degustazioni di sigari in collaborazione con il Club Ambasciatori dell’Italico. Ci sarà la possibilità di provare abbinamenti con vino e distillati. Non mancherà, infine, anche un’Area sensorial dove i visitatori saranno accompagnati in un percorso sensoriale olfattivo di Materie Prime pure ed assemblate. Saranno previste inoltre due sessioni di approfondimento, previa prenotazione, guidate da Eri Centro Estetico.

Cittadella, veduta aerea

Anche quest’anno testimonial di eccezione sarà Alessandro Scorsone, Sommelier Master Class, Maestro cerimoniere di Palazzo Chigi, giornalista e responsabile della Guida Vini Buoni d’Italia. Sarà proprio Scorsone a guidare le degustazioni, in particolare quella prevista per l’anteprima di sabato 28 settembre, una serata su prenotazione e a posti limitati durante la quale si assaporeranno sei tra le migliori varietà di ostriche abbinate a sei tipologie di Metodo Classico Biodinamico dell’Azienda Agricola Nicola Gatta di Gussago (Brescia), vini provenienti da viticoltura biodinamica, senza l’utilizzo di diserbanti e prodotti chimici in vigna, con solo fermentazioni spontanee con lieviti indigeni naturalmente presenti sulle bucce in cantina. Scorsone sarà presente anche nelle giornate di domenica e lunedì, aperte al pubblico e agli operatori del settore. Saranno organizzate delle masterclass guidate dal Sommelier Master Class con il supporto tecnico di Ais veneto, alle quali i visitatori potranno partecipare, previa iscrizione.

Cittadella

CittadellArteVino è realizzato grazie al patrocinio del Comune di Cittadella e della Regione Veneto, al sostegno del main sponsor Banca Mediolanum, al supporto tecnico di Ais Veneto e alla collaborazione con l’Istituto d’Arte Fanoli di Cittadella. Tutte le informazioni e il programma nel dettaglio su www.cittadellarte.

VIAGGIO A CITTADELLA

Cittadella è l’unica città murata di tutta Europa ad avere un Camminamento di Ronda medievale, di forma ellittica e completamente percorribile. Le mura sono visitabili con una passeggiata panoramica a 15 metri d’altezza, un’esperienza unica di “Camminare nella Storia”. La fondazione della cittadina risale al 1220, quando il comune di Padova decise di creare ex novo nel settore centrale della pianura veneta un luogo fortificato per tutelare le zone di confine del suo contado contro le città di Treviso e Vicenza, oltre che per controllare i signorotti locali e per avviare una politica di colonizzazione agraria.

Cittadella, Torre di Malta

Il nuovo insediamento sorse in una zona frequentata sin dall’antichità: se da un lato sono quasi assenti materiali paleoveneti, è invece comprovata la presenza romana già a partire dal II sec. a.C. Sorta nel luogo che già era conosciuto per l’importante Via Postumia romana, che collegava la friulana Aquilea con Genova e l’intera Liguria, Cittadella si distinse nel tempo per la posizione strategica, capace di garantire a Padova un incontrastato potere feudale. Tra il XII – XIII sec. la Repubblica comunale padovana diede infatti inizio ad una vigorosa spinta espansionistica che la vide scontrarsi con i vicini comuni di Treviso e Vicenza; la zona del medio Brenta diventò così teatro di scontro e la fondazione di Cittadella si inserisce in questo contesto.
Cittadella subì tra il 1237 e il 1256 la terribile dominazione del signorotto locale Ezzelino III da Romano, che nel 1251 fece costruire la Torre di Malta come orrida prigione per i suoi nemici. Nel corso del ‘300 e del ‘400 la cittadina tornò sotto il controllo dei Carraresi di Padova, diventando un vero capoluogo del territorio padovano.

Cittadella, una delle porte delle Mura

Nel 1406 Cittadella, come tutto l’entroterra veneto, passò sotto il controllo di Venezia che inviò i suoi podestà incontrando la sorda opposizione della popolazione locale. La Serenissima dominò su queste terre fino al 1797, quando Napoleone con la Campagna d’Italia conquistò tutto il settentrione. Dopo il trattato di Vienna (1815) il Veneto passò sotto il controllo degli austriaci fino ad entrare nel 1866 nel Regno d’Italia. Oggi Cittadella è un comune della provincia di Padova che conta circa 20.000 abitanti e si estende su un territorio pari a 36 km² .

La località veneta è così ricca d’atmosfera storica che il poeta inglese Robert Browing azzardò dire che per la città, “avrebbe anche potuto dar via l’intera Londra”. Forti mattoni, porte, torrette, passerelle e parapetti, fanno della località un luogo apprezzato dai visitatori e orgogliosamente protetto dai locali. La cittadina si caratterizza per l’incredibile architettura militare, sapientemente conservata per oltre sette secoli. Il centro è racchiuso in un’alta cinta muraria, costellata da torri e circondata da un fossato.

Cittadella, le Mura

Le mura furono erette per scopi militari dal libero comune di Padova nel 1220, non molto tempo dopo che la più accanita rivale, Treviso, ebbe finito di costruire la fortificazione vicina, quella di Castelfranco Veneto. Le mura, recentemente restaurate, misurano 1461 metri di circonferenza e hanno un diametro di circa 450 metri; l’altezza è in media 15 metri. Le quattro porte presenti, corrispondono approssimativamente ai punti cardinali e sono parte di due pareti parallele riempite da un nucleo solido di pietre e calce di uno spessore totale di circa 2,10 metri. Furono usate ben sette tecniche diverse di costruzione, caratterizzate dall’uso del mattone e della pietra, in una miscela di sapiente ingegneria civile. Il percorso murario è la principale attrazione di Cittadella ed il camminamento di ronda è percorribile a piedi, anche con visita guidata. Visitando Cittadella ci si lascia conquistare dal meraviglioso panorama che si gode dall’alto delle sue mura: una splendida vista su parte del centro storico medievale e, in una giornata limpida, sulle montagne delle Dolomiti.

Cittadella, Pieve di San Donato

La zona fuori le mura, ed oltre il fossato, rimangono meno pittoresche, caratterizzate dalla tipica urbanizzazione moderna del nord Italia. Una volta usciti dal parapetto di Porta Padova si può anche fare un giro nella torre medievale conosciuta come Torre di Malta, dove si trova un interessante Museo Archeologico. Le parti più interessanti e suggestive del complesso fortificato sono quelle di Porta Bassano con la rocca e la Casa del Capitano. Durante i restauri vi furono qui ritrovati importanti testimonianze storico-artistiche delle vicende dell’epoca dei signorotti feudali, e cioè delle varie famiglie Carraresi, Malatesta, Sanseverino e Borromeo. Visitabile è la sala affrescata, in cui sono state ricreate ambientazioni di vita quotidiana dell’epoca. Oggi la Casa del Capitano ospita la sede dell’ufficio turistico e l’ingresso per camminare sulle mura. Rivolgersi a questo ufficio per una visita guidata delle mura (chiuso il martedì, aperto gli altri giorni, mattina e pomeriggio, impossibile passare sul camminamento in caso di pioggia) o della cittadina con le sue attrazioni.

Appena fuori le mura si trova la chiesa più antica di Cittadella, la pieve di San Donato, un edificio altomedioevale absidato, realizzato con ciottolame del Brenta come le mura della città.

Cittadella, Villa Ca’ Nave

 L’interno è a tre navate, con copertura a capriate in legno; si possono ammirare affreschi del XIV secolo e reperti longobardi. Altra chiesa interessante è la chiesa di Santa Maria del Torresino. Addossata alle mura nei pressi di Porta Padova prende il nome dal torresino cui è affiancata, che sin dall’inizio ha svolto la funzione di torre campanaria. Al suo interno si conserva un interessante Crocifisso ligneo, mentre gli altari laterali sono sormontati da dipinti; notevoli inoltre il pulpito e la vasca marmorea di epoca medioevale proveniente dalla chiesa di San Nicolò di Mejaniga, villaggio preesistente a Cittadella. La chiesa è attualmente sede di esposizioni e mostre. Sono da non perdere inoltre le visite al Palazzo della Loggia, al Palazzo Pretorio, interessante il teatro sociale, a villa Ca’ Nave e al Convento di San Francesco. Costruito intorno al 148 è sempre stato un centro spirituale molto attivo a Cittadella. Attorno al semplice campanile si impostano il bellissimo chiostro, porticato su due lati, e gli spazi conventuali dagli interessanti soffitti a vela. La chiesa ad unica navata presenta tre altari dotati di pale, affreschi e sepolture di famiglie importanti.

Cittadella, convento di San Francesco

La nuova Biblioteca civica di Cittadella ha sede nella Villa Rina (Malfatti) un bell’edificio del 1700 interessante sotto il profilo storico, culturale ed architettonico.

Il territorio cittedellese solcato dal fiume è caratterizzato da boschi golenali e laghetti, aree attrezzate e distese ghiaiose di sassi, e costituisce il Parco del Brenta. Questa zona viene resa unica nel suo genere, dal punto di vista sociale, economico, naturale e culturale proprio grazie alla presenza del fiume, che lambisce le sponde di molti comuni del territorio. Ad esempio Carmignano di Brenta porta il nome del “suo” corso d’acqua, e ad asso sono dedicate addirittura tre leggende ben conosciute tra gli abitanti.
Un’altra attrattiva naturalistica richiama un altro fiume, il Tergola, che costituisce in parte una delle zone umide più estese di tutta la provincia, la Palude di Onara, ricca di una speciale flora e fauna, che si possono ammirare nel parco della Palude attrezzato con passerelle e torrette.

Parco del Brenta

Cittadella è stata insignita della Medaglia d’Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue genti e per la sua attività nella lotta partigiana durante la Seconda guerra mondiale.
Lo Slow Food ha a Cittadella una propria Condotta, questo il termine con il quale si identifica tecnicamente il gruppo locale, Slow Food, la condotta si chiama “Alta Padovana”.

Per chi volesse alloggiare a Cittadella ed apprezzare in tranquillità delle bellezze di questo territorio, consigliammo il B&B Cittabella situato nel centro storico di Cittadella, a 200 metri dalla cattedrale, in Piazza Scalco 12. Il bed and breakfast Cittabella è una struttura di recente ristrutturazione, dove risalta la cura di ogni dettaglio nella scelta degli arredi delle camere e delle aree in comune. A disposizione degli ospiti tre camere, di cui due doppie ed una quadrupla, tutte dotate di ogni comfort, inclusi Tv e casse audio per iPod e lettori musicali. La camera Margherita e Romantica sono le due camere doppie, mentre la camera Oceano è la camera quadrupla, tutte le camere sono dotate di un elegante e accessoriato bagno privato.

Bed and breakfast Cittabella

L’arredo e i colori delle pareti delle varie camere rispecchiano le tonalità del tema di ogni stanza, da cui trova spunto il loro nome. A disposizione dei clienti anche un’ampia cucina attrezzata da poter utilizzare in ogni momento della giornata.

CITTADELLA NEL PIATTO

Nel Cittadellese, dove è grande il rispetto per le antiche tradizioni enogastronomiche, le radici della cucina provengono dalla vita agreste e di campagna. La polenta fa da padrona in tutte le sue versioni, gialla, bianca e persino dolce, con la famosa torta chiamata “La Polentina di Cittadella”, dolce tipico dal 1850. Assieme alla polenta non possono mancare gli osei, vari tipi cacciagione, ma anche pesce, soprattutto di acqua dolce. Sono presenti i piatti della tradizione veneta provenienti dalle altre provincie che hanno influenzato questo territorio come il radicchio e il baccalà .Nei vari comuni del Cittadellese si perpetua la millenaria tradizione della produzione del gustoso Grana Padano e dell’Asiago (Pressato o d’Allevo).

Cappone alla canevera

I primi piatti più famosi nel Cittadellese sono il risotto ricco alla padovana, il risotto con asparagi di fontaniva, la tipica pasta e fagioli, bigoli all’anitra, sempre buonissime le paste fatte in casa.

I secondi piatti di carne offrono tipici sapori di campagna come i bolliti e il cappone alla canevera, che prevede una cottura lenta della carne in pentola, all’interno di una vescica di maiale, con l’ausilio di una canna di bambù (la canavera) per consentire l’evaporazione del contenuto durante la cottura. In una versione semplificata viene utilizzata una speciale pellicola per alimenti (carta Fata) che serve per cucinare al cartoccio più efficacemente e in minor tempo. I secondi di pesce, freschissimo, poichè pescato direttamente nei laghetti a ridosso delle sponde del fiume Brenta, sono a base di storione e trota. Generosi i vini padovani, noti da tempo e già esaltati dal Petrarca e dal Ruzante e oggi riproposti dalla serietà e dalla competenza dei vignaioli riuniti nel Consorzio vini D.O.C. dei Colli Euganei e di Bagnoli.

Polentina di Cittadella