Natale & Befana in laguna aspettando Carnevale

Una vacanza a Venezia è sempre qualcosa di magico, unico, ma in questi giorni e nei prossimi mesi c’è anche l’opportunità di vivere feste ed eventi che rendono ancora più piacevole un viaggio in laguna. Tra le innumerevoli opportunità di alloggio segnaliamo il Bed and Breakfast “Antico Portego“, il luogo giusto per chi vuole visitare e conoscere Venezia, vivendo da veneziano in una zona di mercatini, negozi, bacari e ristoranti.

Presepe Vivente in Pescheria, a Rialto (Foto Alessandro Gibaldi)

I due mesi di festeggiamenti che stanno animando e animeranno la città sono iniziati con un “antipasto di Natale”, dove in occasione del ponte dell’Immacolata, domenica 7 dicembre in Canal Grande è sfilato un corteo acqueo raffigurante la natività. La prima edizione di “Natale a Venezia” promosso dall’A.V.A. (Associazione Veneziana Albergatori) in collaborazione con Vela – Gruppo AVM e il Comune di Venezia, è nato con l’obiettivo di regalare un momento di spensieratezza ai veneziani e sensibilizzare alla solidarietà.

Le caorline di “Natale in laguna” (Foto Alessandro Gibaldi)

Cinque caorline illuminate con a bordo adulti e bambini sono giunte fino a Punta della Dogana lasciando poi volare in aria una lanterna cinese simbolo di buon auspicio, al loro passaggio alcuni palazzi e alberghi del Canal Grande hanno acceso le luminarie in segno di festa mentre numerosi gondolieri alla vista del presepe vivente si sono messi a cantare “Tu scendi dalle stelle” ricevendo l’apprezzamento dei turisti. Al termine del corteo, sempre in Pescheria, nell’atmosfera tipicamente natalizia offerta da una trentina di figuranti di un curatissimo Presepe Vivente, si è tenuta l’apprezzata esibizione di due cori, ciascuno dei quali composto da quaranta elementi che hanno allietato il pubblico con canti natalizi: il Kolbe Children’s Choir, composto da bambini e il Vocal Skyline. Presente all’iniziativa con un chiosco ristoro la Cooperativa il “Cerchio” che si occupa delle problematiche dei detenuti del carcere di Venezia per ricordare che non tutti hanno la fortuna di trascorrere le festività con i propri cari. Tra i bambini vestiti da angeli che sono andati ad omaggiare il piccolo Gesù Bambino (in realtà una divertita bimba di un anno circa), anche il figlio di una delle detenute del carcere femminile della Giudecca.

Regata delle Befane (Foto Andrea Merola)

Appuntamento divertente e ormai tradizionale nel palinsesto delle regate veneziane è la simpatica regata dell’Epifania, la Regata delle Befane, giunta quest’anno alla 37°edizione.

Era il 1978 quando durante la cena degli auguri tra i soci della Canottieri Bucintoro, due simpatici vogatori, Nino Bianchetto e Enzo Rinaldo, un po’ per sfottò un po’ un goliardico agonismo, volevano sfidarsi lungo il Canal Grande a mezzanotte a bordo della mascareta a un remo, tipica barca veneziana, per vedere chi era il più bravo. I compagni di banchetto, per fortuna, li hanno convinti a rimandare la sfida al mattino dopo, giorno della Befana. I due sfidanti si sono quindi presentati alla gara travestiti da Befane. E così è nata la regata.

Sprint vincente della Befana

Si tratta quindi di una giocosa regata tra vecchi soci della più antica Società di canottaggio della città, la Reale Società Canottieri Bucintoro nata nel lontano 1882. Le “maranteghe”, come si dice in dialetto veneto, sono i veterani del remo over 55, scelti dopo aver superato una selezione e, nell’occasione, abbigliati con gonne lunghe, scialli e cuffiette: così travestiti si sfidano nel tratto centrale del Canal Grande da San Tomà, nei pressi di Palazzo Balbi, al Ponte di Rialto, dal quale pende un’enorme calza della Befana realizzata con i preziosi tessuti Rubelli.

Folto e festante il pubblico di veneziani, di appassionati di voga, turisti e viaggiatori che ogni anno, assistono alla sfida soprattutto in prossimità dell’arrivo, in Fondamenta e dal Ponte di Rialto. La gara, che dura circa quindici minuti, è seguita da molte imbarcazioni a remi con i sostenitori degli atleti, altre imbarcazioni con Babbi Natale e Befane e l’immancabile Dragon Boat condotta dalle regatanti dell’associazione “Pagaie Rosa“, composta da tutte donne operate di tumore al seno la cui finalità principale è quella di testimoniare attraverso l’attività sportiva del Dragon Boat e degli sport di pagaia in generale che il tumore al seno non le ha vinte ma si è trasformato in un’opportunità di coraggio e di nuova vitalità.

Gianni Colombo detto ” Timbro” vincitore 2014 (Foto Andrea Pattaro)

A fine gara, lungo la Fondamenta del Ponte di Rialto vengono, secondo tradizione, distribuiti gratuitamente, the, cioccolata calda, vin brulé e caramelle, un augurio per una buon giorno dell’Epifania. Lo scorso anno, in memoria di Joachim Vogel, il turista tedesco morto ad agosto 2013 in gondola, a pochi passi dal luogo della premiazione, la presidente della Voga Veneta Mestre, Silvia Maguolo, ha lanciato in acqua una corona di fiori. Per la trentaseiesima edizione della gara, quella appunto del 2013, oltre alle tradizionali Bandiere, sono stati consegnati ai vogatori anche i pendenti artigianali realizzati in vetro a lume da Alessia Fuga e raffiguranti la Befana che cavalca la scopa volante. Quest’anno l’evento si svolgerà martedì 6 gennaio.

ASPETTANDO CARNEVALE

Un Carnevale all’insegna del buon gusto che apre al trionfo dei sapori, dell’enogastronomia e della convivialità. Questo il filo conduttore dell’edizione 2015 del Carnevale di Venezia (31 gennaio – 17 febbraio ). “Il concetto di sacralità del cibo da sempre è alla base del Carnevale basti pensare alla festa medioevale della “cuccagna”, sognata dagli Arlecchino di tutto il mondo, la cui fame atavica troverà a Venezia di che saziarsi, non solo dal punto di vista gastronomico! Il tema della golosità si svilupperà per tutto il Carnevale non solo nelle feste e negli spettacoli, ma anche in tutte le istituzioni culturali del territorio declinato nelle sedi museali con una offerta straordinaria e per tutti i gusti. Ancora una volta si ripeterà la magia unica di una festa che non si deve vedere, ma vivere in prima persona. A Venezia basta una semplice maschera ed un costume per diventarne subito protagonista.

Le Marie

Cibo tradizionale e buon bere saranno presenti fin dal primo appuntamento. Sabato 31 gennaio durante la Festa Veneziana, nel popolare sestiere di Cannaregio, una grande compagnia di “nuveau cirque” animerà l’inizio del Carnevale con uno spettacolo a tema sull’acqua e sulle rive. Il 1 febbraio, la Festa Veneziana con il Corteo storico di imbarcazioni addobbate: la tradizione della voga alla veneta sposa il Carnevale proponendo al pubblico presente lungo il Rio di Cannaregio piatti della cucina veneziana dalle sarde in saor ai bigoi in salsa fino alle dolci e soffici fritole.

Sabato 7 febbraio apre il Gran Teatro di Piazza San Marco, l’apparato scenico per definizione del Carnevale, realizzato con la collaborazione degli scenografi del Gran Teatro La Fenice – dove si mettono in scena gli appuntamenti tradizionali più attesi: la Festa delle Marie, sfilata storica delle 12 fanciulle in splendidi costumi rinascimentali; domenica 8 febbraio il Volo dell’Angelo dal Campanile di San Marco, interpretato dalla “Maria” vincitrice del Carnevale 2014.
A questo si affiancano gli spettacoli serali e notturni all’Arsenale di Venezia, con le performance di mascheramento urbano all’aperto, i fuochi artificiali e le fontane d’acqua, alternate agli spettacoli musicali e alle esibizioni di danza e “nuveau cirque” nelle Tese.

Il Volo dell’Angelo

Nella settimana “grassa”, da giovedì 12 a martedì 17 febbraio, un’esplosione di eventi, feste, sfilate: in piazza San Marco, domenica 15 febbraio, con la finale del concorso della Maschera più bella del Carnevale, il Volo dell’Aquila dal Campanile di San Marco e il Volo dell’Asino dalla Torre di Piazza Ferretto a Mestre; all’Arsenale di Venezia la festa dura fino a notte inoltrata con la musica. Gran finale martedì grasso, quando il Carnevale di Venezia 2015 celebrerà le glorie di San Marco nello Svolo del Leon, maestoso gonfalone di San Marco, il leone alato su campo rosso che ha reso immortale la Serenissima Repubblica nel Mediterraneo e nel mondo.

Quest’anno la festa degli Innammorati, San Valentino cade proprio durante il perido di Carnevale e cosa c’è di meglio quindi che festeggiarlo proprio qui, in laguna, cogliendo come si suol dire “due piccioni con una fava ?”.

Venezia con le soffuse nebbie invernali diventa infatti ancora più romantica: meno turisti accaldati per le calli, una luce soffusa, qualche nebbiolina madreperlacea che rende ancora più magici i palazzi che si specchiano sul Canal Grande, i giri in gondola serali o alla luce del tramonto, le passeggiate tra calli e campielli, le soste sui tanti ponti che attraversano la città di Venezia, in particolare quello dei “Sospiri”, davanti al quale tante coppie amano farsi immortalare scambiandosi un bacio. In realtà il magico ponte dei Sospiri, ha una storia tutt’altro che romantica. Questo caratteristico ponte in pietra d’Istria, situato a poca distanza da piazza San Marco, fu infatti il primo edificio al mondo costruito per essere appositamente una prigione. Gli è stato attribuito questo nome perché la leggenda vuole che, ai tempi della Serenissima, i prigionieri, attraversandolo, sospirassero davanti alla prospettiva di vedere per l’ultima volta il mondo esterno.