Torna a Bellusco, in provincia di Monza e Brianza, sabato 7 e domenica 8 settembre (con prologo sabato 31 agosto) il Palio dei Carri Biblici Fiorati, spettacolare evento giunto quest’anno alla 54° edizione.
Evento di spicco del territorio del vimercatese, il Palio precede la Sagra di Santa Giustina, organizzata nei successivi week end di settembre. Nato per iniziativa di un gruppo di giovani parrocchiani, il Palio trae origine dalla devozione dei Belluschesi per Santa Giustina, Vergine e Martire dei primi secoli d.C. le cui reliquie sono conservate nella chiesa parrocchiale di San Martino. Il fulcro della manifestazione è rappresentato dalla sfilata dei Carri Biblici Fiorati che ogni anno i Rioni, con creatività ed impegno, progettano e realizzano con allestimenti scenografici, effetti speciali, figuranti e corteo in costume. Le installazioni di Bellusco sono “opera di tutti”, sono frutto di un impegno condiviso; infatti ogni singolo cittadino, in modo diverso, fa la sua parte: le famiglie con un contributo economico, le imprese rendendo disponibili i loro capannoni, gli artigiani consentendo l’utilizzo dei loro attrezzi, o donando alcuni pezzi di materiali particolari accompagnandoli dai relativi suggerimenti tecnici. Per questa manifestazione così unica, tutti si mettono in gioco e tutti diventano protagonisti e non spettatori passivi. Difatti decine e decine di volontari provenienti dai vari Rioni in cui il paese è storicamente suddiviso si mettono al lavoro fin dalla primavera per preparare i carri e centinaia di persone arrivano da vicino e lontano per vederli sfilare per le strade, per andare in chiesa a pregare la Santa giovinetta. Nato nel 1955 per iniziativa di un gruppo di giovani parrocchiani, il Palio di S. Giustina si è svolto ogni anno fino al 1973, salvo l’interruzione del 1966.
IL PROGRAMMA IN PILLOLE
Sabato 31 agosto dalle 20 è in programma nella sede dell’oratorio della parrocchia, l’Apericena solidale “Aspettando il Palio”, il ricavato sarà devoluto per la realizzazione dei Carri; Domenica 1 settembre andrà in scena il principale evento religioso della festa, con la celebrazione della messa nella chiesa che custodisce l’urna della Santa, seguita dalla solenne processione lungo le vie del paese accompagnata dal corpo musicale S. Alessandro di Colnago, costituito da 30 musicisti uniti dalla passione per la musica e dalla volontà di diffondere nel territorio la cultura musicale. Venerdì 6 settembre si svolgeranno due eventi che fanno da preambolo al Palio. Nel primo pomeriggio, alle 16, spazio ai più piccoli con “Prepariamo insieme la torta di latte”. A cimentarsi nella sede della mensa scolastica saranno i bambini in età compresa tra i 6 a 10 anni. Iscrizione e info: comunicazione@comune.bellusco.mb.it. Alle 21 la chiesa parrocchiale ospiterà il Concerto d’organo. Verranno eseguite musiche del classico repertorio organistico a cura del comitato Pro Organo. Sabato 7 settembre alle 21 lungo le vie del centro andrà in scena la sfilata dei Carri Biblici Fiorati illuminati, accompagnati dal Corpo Musicale di Busnago. A partire dalle 22 piazza Kennedy ospiterà il concerto del gruppo Senza Frontiere, tribute band ai Pooh. Dalle 18, sempre in Piazza, spazio anche alla gastronomia con appetitosi street food.
Domenica 8 settembre, dal 9 alle 22 in Via Dante e in Via Bergamo saranno presenti gli stand degli hobbysti e dei miglior street food. Alle 11.15 si terrà nella chiesa parrocchiale la celebrazione eucaristica e alle 16, in Piazza Kennedy, la presentazione pubblica dei Carri. Alle 17 prenderà il via per le vie del centro la scenografica sfilata dei Carri Biblici Fiorati. L’evento sarà accompagnato dal Corpo Musicale città di Bollate. Dalle 16 alle 20 in Piazza Fumagalli e Piazza Kennedy è in programma un intrattenimento musicale con il gruppo Rovellasca Drummers. Alle 21, sul calare del buio, sfileranno per le vie del centro i Carri Biblici Fiorati Illuminati, a seguire, alle 22.15, in Piazza Kennedy, assegnazione del Palio e, al termine, grande spettacolo pirotecnico. Lunedì 9 alle 11.15 nella chiesa parrocchiale si terrà la solenne celebrazione eucaristica seguita dal Rito del Faro. Alle 16 in Piazza Kennedy avrà luogo la Sagra dei Bambini a cura della Pro Loco. Sabato 14 settembre alle 20.30, nel Parco di Via Rimembranze si esibirà il coro Ana “Il rifugio – Città di Seregno” a cura del Gruppo Alpini Bellusco.
Sabato 21 settembre alle 20.30 l’oratorio di Bellusco ospiterà la Cena dei Rioni. Domenica 22 settembre alle 16 nel Parco di via Rimembranze andrà in scena “Gaston e la fabbrica del dolcion!”, evento pomeridiano per bambini a cura dell’Associazione Amici di Silvia. Durante i giorni di festa Luna Park in Piazza Libertà. Come di consueto, durante la sagra di Santa Giustina, appuntamento con Ville Aperte. A Bellusco la chiesa di Camuzzago, la chiesa parrocchiale di San Martino e il Castello Da Corte saranno visitabili domenica 29 settembre grazie alla Pro Loco Bellusco.
I RIONI DI BELLUSCO
Una curiosità sul Palio dei Carri Biblici Fiorati. A contendersi il Palio sono i Rioni di Bellusco. Il trofeo consiste, fin dal 1955, in una piccola urna dorata che racchiude, in miniatura, la copia fedele della Santa Patrona. La tradizione vuole che la reliquia di S. Giustina sia custodita nelle famiglie della contrada vittoriosa, passando di cortile in cortile e di casa in casa.
La nascita dei rioni risale a tempi remoti come riferimento esteso delle Corti, forma tipica di insediamento rurale su cui Bellusco si è formato. A partire dagli anni ’50, con lo sviluppo delle attività industriali e lo sviluppo edilizio, le Corti persero la loro centralità e il tipico senso di appartenenza delle comunità portò al riconoscersi nel binomio Corte/Rione. Le Comunità Rionali, con la realizzazione dei Carri Biblici Fiorati per il Palio di Santa Giustina trovarono modo di palesare sia il senso di appartenenza al Rione, sia la grande devozione alla Santa da parte degli abitanti di Bellusco.
Nel tempo le Comunità Rionali si sono mantenute come punto di aggregazione alimentando il fascino “dell’appartenenza” e del campanilismo finalizzato al piacere della competizione. Bellusco è suddiviso in otto Comunità Rionali: Rione Bergamo, Rione Camuzzago, Rione Cantone, Rione Castello, Rione Dante, Rione Garibaldi, Rione San Martino e Rione San Nazzaro.
VIAGGIO A BELLUSCO
Bellusco (Belusch in dialetto brianzolo) è un comune della provincia di Monza e della Brianza, situato a nord-est di Monza. Rifacendosi all’etimologia – incerta e forse riferita al nome di una divinità solare – del nome, è possibile ipotizzare che Bellusco esistesse già all’epoca in cui le legioni romane raggiunsero la pianura padana, attorno al 200 avanti Cristo. La prima testimonianza scritta in cui è nominato Bellusco è un atto notarile di permuta di beni tra il Vescovo di Bergamo Adalbero e un nobile, Inselberto: risale all’anno 898 dC.
In epoca longobarda Bellusco divenne feudo della famiglia nobiliare dei Beluschi prima e dei Guaschi poi, il cui declino comincerà solo intorno al XV secolo, quando al loro posto si insediarono le famiglie dei Da Corte e dei Seccoborella. Furono i primi, nel 1467, a costruire il Castello, a fronte delle mire espansionistiche veneziane.
Signori di Bellusco furono in seguito i Carcano, il cui nome accompagna la storia del paese da Cinquecento fino all’Ottocento, con l’arrivo delle famiglie Perego da Cremnago e Cornaggio-Medici. Del 1861 è l’inizio del cantiere per la costruzione della nuova chiesa, che sarebbe stata consacrata nel luglio 1864. Il municipio di piazza Kennedy fu costruito tra il 1908 e il 1909. In quell’anno 1861 Bellusco contava 1483 abitanti. Oggi sono poco più di 7300. L’economia del paese si è a lungo basata sull’agricoltura, in particolare sulla coltivazione dei cereali e l’allevamento del baco da seta. Di inizio Novecento l’avvio delle attività industriali, dedicate prevalentemente ai settori metallurgico, tessile e delle materie plastiche. Agli anni Sessanta risalgono il progressivo aumento della popolazione e il nuovo sviluppo urbano (e industriale) del paese.
Voluto dal signore paesano Martino Da Corte, il Castello di Bellusco fu edificato sul luogo di una precedente costruzione. Da rocca trecentesca divenne con l’avvento dei Da Corte una dimora di campagna e poi nel XIX secolo un cortile rurale, diviso in tanti alloggi, in parte ancora oggi utilizzati. Risale a secoli orsono la leggenda del passaggio sotterraneo che collegherebbe, in modo segreto e sicuro, il castello di Bellusco a quello del vicino paese di Sulbiate. Non si sono mai rinvenute tracce del tunnel, le uniche fonti che lo chiamano in causa ritengono situato il suo ingresso nell’ala nord-est del castello stesso, al di sotto di un terrazzo sorretto da muro a scarpa. L’edifico presenta una torre angolare e una torre più bassa, quest’ultima collocata in posizione più interna.
Dal 2000 si è avviato un percorso di restauro per riportare alla luce elementi di interesse artistico e storico, ma a ben guardare, la lunga storia del castello di Bellusco si è sempre intravista: nelle possenti murature con coronamento merlato, nella torre d’angolo, e soprattutto nella torre d’ingresso al sul lato sud, con la lapide marmorea e l’iscrizione a caratteri gotici ci porta all’anno 1467 che affida, per l’appunto, la paternità del castello a Martino da Corte. L’effigie del castello è ripresa anche nello stemma comunale.
A metà dell’Ottocento, con il paese in crescita, la vecchia parrocchiale a nord del paese non bastava più: troppo piccola e segnata dal tempo. I belluschesi trovarono il luogo ideale per una nuova chiesa: dominante ma vicino a tutti, adatto a diventare il centro non solo religioso del paese. Di stile neoclassico, con particolari eclettici ed impianto a croce greca, la chiesa parrocchiale di S. Martino, consacrata nel 1864 e intitolata a San Martino di Tours, conserva un tesoro a cui i belluschesi sono devoti dal 1808: le reliquie di Santa Giustina, Vergine Martire dei primi secoli dopo Cristo. Le ossa della giovinetta furono trovate nelle Catacombe di S. Calepodio a Roma all’inizio del 1700 e a lei Papa Innocenzo XII diede il nome di Giustina.
Le sue spoglie sono conservate sotto l’altare maggiore ed esposte in occasione della sagra a lei dedicata, la seconda domenica di settembre. La Santa, il cui scheletro è stato dovutamente ricomposto congiungendo le ossa con un filo argentato, è avvolta in una veste di raso tessuta d’oro.
Da qualsiasi direzione si giunga a Bellusco, in qualsiasi luogo ci si trovi all’interno del paese o nei campi d’intorno, il campanile, con le sue campane segna lo spazio ed il tempo. E’ cosi dal 1908, da quando si decise che la chiesa parrocchiale, consacrata quarantaquattro anni prima, doveva avere anche una imponente torre campanaria. Alto 49,9 metri, ha una scala a chiocciola all’interno che, dopo 176 gradini, permette di arrivare sino alla cella campanaria. Lì sono custodite le nove campane, ciascuna con un disegno e una particolare dedica: agli Angeli Custodi, a Santa Agnese, a San Luigi Gonzaga, a Sant’Anna, a San Sebastiano, alla Sacra Famiglia, a Santa Giustina, a San Martino e alla Madonna Assunta. Su ogni campana un fregio indica l’anno della fusione.
Rilevante anche la chiesetta di Santa Maria Maddalena nel Rione di Camuzzago. L’edificio religioso ospita un vasto ciclo di affreschi di inizio Cinquecento raffiguranti le Storie di Maria Maddalena oltre ad una pala d’altare che raffigura la Deposizione nel Sepolcro entrambi attribuiti a Bernardino Butinone. La chiesa forma, unitamente alle costruzioni rurali attigue, un agglomerato le cui origini risalgono forse al periodo romano; qui venne fondato un convento dei frati del Santo Sepolcro, i quali erano specificatamente incaricati di assistere i pellegrini diretti verso la Terra Santa.
Il convento godette di notevole fama per tutto il Medioevo, divenendo uno tra i più fiorenti della regione. Il complesso è stato completamente riqualificato, con la ristrutturazione della chiesa e della attigua cascina.
Se Via Dante, una delle vie storiche del paese, è caratterizzata dalla presenza di edicole votive, Viale delle Rimembranze rappresenta l’asse principale del paese. Bellusco, infatti, è uno dei pochi paesi ad aver mantenuto intatto questo “segno urbanistico”, ormai molto raro in Italia: una retta via che unisce la chiesa al camposanto. Viale delle Rimembranze è un luogo evocativo. Per i cattolici questa strada simboleggia la “retta via” che i fedeli devono percorrere dalla nascita nella Chiesa sino alla morte terrena nel Camposanto: per questo motivo nel 1884 Monsignor Federico Secco Suardo, parroco del paese, decise che il nuovo cimitero doveva esser realizzato di fronte alla parrocchiale, con una lunga via retta ad unirli. Sui lati vennero piantati dei pini e, ai loro piedi, dopo la Prima Guerra mondiale, furono posizionate delle piccole lapidi, purtroppo oggi perdute, in ricordo dei giovani belluschesi partiti per la guerra e mai più ritornati.
I tigli che imponenti ora la incorniciano furono messi a dimora nel 1944, durante la Seconda Guerra mondiale: in quell’autunno infatti furono tagliati i pini, serviva legna per riscaldare i locali delle scuole, in vista del lungo e freddo inverno.
Sono due le piazze del paese: Piazza Kennedy si è formata nel tempo. L’aspetto odierno si deve all’ultimo intervento del 2001. Piazza Fumagalli per secoli è stata la piazza principale del paese. Nel mezzo sorgeva il pozzo comunale, i contadini arrivavano dalle cascine con i secchi, attingevano l’acqua, si fermavano a parlare o a riposarsi un poco. Immancabile la citazione di Corte del Dosso che non è solo una “tipica corte rurale lombarda” ben conservata nel centro del paese. È molto di più. È sentire come ha vissuto per secoli la gente del paese: insieme. L’area, il cui nome fa riferimento alla parola dialettale “Dos” che indica un luogo in posizione elevata, ha conservato il suo aspetto ottocentesco, anche se la parte più antica risale al Seicento.
Per chi desiderasse alloggiare nelle vicinanze di Bellusco per apprezzare in tranquillità tutte le bellezze del territorio, consigliamo Casa Aida (Via Concordia 20, Mezzago MB). Primogenita del progetto OperaHouse ed ispirata all’Aida di Verdi, Casa Aida è una bomboniera nel cuore della Brianza. Un appartamento recentemente ristrutturato, frutto di un lavoro di ricerca costante, in cui ogni dettaglio è stato accuratamente selezionato, lavorato artigianalmente ed inserito nel contesto con estrema cura e attenzione. Nei primi due anni dalla sua nascita Casa Aida è stata vincitrice dei Traveller Review Awards di Booking, con un punteggio superiore a 9.3. Riconosciuta Travel Sustainable livello 3 per l’attenzione all’ambiente e certificata struttura Travel Proud per la cura verso i temi di inclusion&diversity. Situata in una tipica corte lombarda in centro paese, Casa Aida è dotata di tutti i comfort e circondata dalla campagna brianzola, dove potersi godere una passeggiata lungo le vie ciclopedonali che la attraversano. Oltre alla colazione inclusa gli ospiti possono godere di una cucina a completa disposizione, lavatrice, spazio di lavoro dedicato, free wi-fi, asciugacapelli e prodotti di cortesia, TV, parcheggio gratuito nella proprietà. È possibile usufruire gratuitamente di due biciclette accessoriate, con catena, lucchetto, casco di protezione e supporto per cellulare. Nessun supplemento previsto per gli animali: gli amici a quattro zampe sono i benvenuti!