Monteriggioni: un tuffo nel Medioevo

Monteriggioni, Festa Medievale (foto M. Piccardo)

Un tuffo nel Medioevo a Monteriggioni con la grandiosa Festa Medievale, giunta alla sua 27° edizione e che quest’anno propone un lungo e articolato programma. Nei giorni 24-25 giugno, come prologo della festa vera e propria, si terrà all’esterno del castello la seconda edizione di “La disfida della Valdelsa“. Si tratta di due giornate dedicate a tornei cavallereschi in collaborazione con la Compagnia dell’Aquila bianca, una grande battaglia campale curata da i Leoni Bianchi e ancora musica, falconeria, spettacoli, banchetti artigianali e punti ristoro dove si potranno gustare anche i sapori della cucina medievale.

Monteriggioni, Festa Medievale (foto M. Piccardo)

Sarà una festa “didattica”, filologicamente rigorosa e nello stesso tempo affascinante. Per ricreare il pathos realistico che animava le giostre dell’epoca, i cavalieri, divisi in due squadre, si scontreranno portando i colori di Monteriggioni e quelli di Poggibonsi, due Comuni impegnati a lavorare sulla filologia della ricostruzione ma attenti a far divertire le persone all’interno di quello che si sta ormai rivelando come il distretto del medio evo vissuto toscano. Inoltre due nutriti eserciti di soldati e combattenti, tra i quali i Leoni Bianchi di Monteriggioni, si affronteranno nella battaglia di Colle Valdelsa, rievocazione dello scontro svoltosi tra il 16 ed il 17 giugno del 1269 tra le truppe ghibelline di Siena e quelle guelfe di Carlo d’Angiò e di Firenze comandati da Neri de’Bardi. Gli stand gastronomici saranno aperti per l’intera durata dei due giorni. Visitabili per l’intera giornata anche  il campo militare e il campo dei cavalieri, tranne nei momenti in cui cavalieri e armati si esibiranno. Saranno attivi in dimostrazioni, mestieri artigiani, esercitazioni di combattimento e didattica.

Monteriggioni, Festa Medievale (foto M. Piccardo)

Pochi giorni di pausa e il castello di Monteriggioni si animerà nuovamente con l’inizio della più antica festa medievale italiana. Il 6 luglio nella piazza principale del castello si terrà l’apertura della festa vera e propria, con una grande cena caratterizzata da un menù del XIV secolo, allietata da musici, cantori, giullari e artisti; si sfideranno nelle cucine le associazioni del territorio in una gara di alta scuola culinaria. Prenotazione obbligatoria all’ufficio turistico di Monteriggioni entro le ore 12 del 5 luglio. (0577 304834; info@monteriggioniturismo.it).

Nei giorni 7-8-9 luglio e 14-15-16 luglio si svolgerà la grande kermesse “Monteriggioni di Torri si Corona”, quest’anno dedicata al tema “Misteri, Paure, Magie al tempo di Dante”. Parteciperanno artigiani di grande livello, artisti (giullari, saltimbanchi, giocolieri ecc.), musici provenienti da tutta Europa, rievocatori di prim’ordine che faranno passare al pubblico presente ore spensierate e di puro divertimento; ambientazioni, rievocazioni e il carattere degli spettacoli saranno calibrati sul tema indicato.

Monteriggioni, Festa Medievale (foto M. Piccardo)

In questa edizione, per quanto riguarda la musica europea, saranno ospiti i Bohemian Bards, un gruppo di alto livello che si ispira a melodie di XIII e XV secolo, suonando riproduzioni di strumenti storici e cantando in lingua ceca, latino e antico galiziano. Tra gli artisti presenti, oculatamente scelti per le loro capacità di coinvolgere il pubblico e di meravigliarlo, si esibirà il grande illusionista Mattia Favaro. Ma si sottolinea soprattutto la scelta di far partecipare il maggior numero possibile di artisti provenienti dalle regioni italiane centrali recentemente colpite dal sisma; protagonisti peraltro di grande qualità che porteranno in sovrappiù la gran voglia di mostrare la loro arte e che la vita continua. Largo spazio e attenzione sarà riservata anche al pubblico dei bambini e dei più giovani con postazioni itineranti e una piazza a loro dedicate; non mancheranno giochi per tutti e luoghi di ristoro. I bambini e le famiglie sono infatti ospiti privilegiati al castello.

Monteriggioni, Festa Medievale (foto M. Piccardo)

Insomma ci sarà un alto livello di intrattenimento e di ricostruzione come è ormai prassi da alcuni anni con la direzione artistica di Eraldo Ammannati e quella scientifica di Marco Valenti, i quali non faranno mancare tante sorprese a chi deciderà di spendere il proprio tempo in spensieratezza e in fuga dal quotidiano all’interno delle imponenti mura di Monteriggioni; mura peraltro ben custodite, sia alla porta sia sui camminamenti da una nutrita schiera di armati.

Si vivranno giornate ispirate a quella cultura medievale che ha fortemente subito il fascino di tutto ciò che riguardava il meraviglioso e lo stupefacente, con confini molto sottili tra naturale e soprannaturale. L’uomo e la natura erano la prima manifestazione di Dio, ma il “meraviglioso” poteva facilmente essere opera diabolica, prodotta da Satana per ingannare l’uomo. Miracoli o stregonerie erano dunque difficili da distinguere. Di conseguenza il termine “magia” aveva due valenze diametralmente opposte: opera di satana e opera concessa da Dio. 

Monteriggioni, Festa Medievale (foto B. Bruchi)

La festa, dunque, si muoverà su questi scenari che vedranno anche il castello allestito e illuminato di conseguenza, percorso da peccatori, predicatori, pellegrini, streghe e maghi, artigiani, giullari e musicanti, con sorprese che non mancheranno in uno scenario unico al mondo.

VIAGGIO A MONTERIGGIONI

Situato all’estremità sud-occidentale del Chianti, sulla sommità di una dolce collina dalle pendici coltivate a vigne e olivi, nel cuore della Toscana, Monteriggioni è uno dei borghi fortificati più belli d’Italia, ed ogni anno viene visitato da migliaia di persone poiché qui si respira davvero un’aria medievale. L’incantevole borgo duecentesco, raggiungibile da Siena in 10 minuti di superstrada, proietta infatti il visitatore in un passato ancora estremamente vivo, che si può assaporare anche grazie alla prossimità di città e borghi di inestimabile valore storico: Siena, S. Gimignano, o i piccoli villaggi del Chianti sono solo alcuni esempi delle meraviglie situate nelle vicinanze, da raggiungere attraverso le numerose strade panoramiche della zona.
Gli amanti della natura potranno scoprire questo incantevole territorio anche attraverso i sentieri della Montagnola Senese, ampia area verde classificata come Sito di Interesse Comunitario (S.I.C.). A piedi, in bici, o a cavallo è facile lasciarsi incantare da secolari boschi di lecci alternati a ampi vigneti, con la possibilità, per chi lo desidera, di percorre suggestivi tratti dell’antica Via Francigena per Roma.

Monteriggioni, veduta area (Foto di B.Bruchi)

Monteriggioni fu costruito dai senesi agli inizi del 1200 come estremo baluardo di frontiera contro la nemica Firenze, e riuscì a garantire per secoli l’indipendenza della Repubblica di Siena. Per molto tempo, infatti, l’insediamento svolse in pieno la funzione per cui era stato creato, respingendo di volta in volta una miriade di assedi e attacchi. La sua funzione militare venne meno a partire dalla metà del Cinquecento, quando l’intero Stato Senese, di cui il borgo faceva parte, venne annesso a quello fiorentino.

Monteriggioni, chiesa di Santa Maria Assunta

Monteriggioni conserva ancora oggi gran parte delle strutture del XIII secolo e si configura come un luogo assolutamente unico nel panorama dei borghi medievali toscani. Ancora oggi, infatti, il castello appare imponente e maestoso come una corona, per via delle mura costellate da 14 torri, ricordate anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia. Il borgo che vediamo oggi è praticamente quello originario. Le uniche modifiche all’aspetto originario risalgono al sedicesimo secolo (si adattarono le torri alle nuove armi da fuoco e si aggiunse della terra alla base delle mura esterne per concedere il minor fronte possibile al tiro nemico) e al 1921, quando 3 delle 14 torri furono abbassate al livello delle mura.

Entrando dalla porta medievale, si raggiunge la grande piazza sulla quale si affacciano la pieve romanica, il museo delle armature medievali e l’ufficio turistico con un fornito bookshop di guide turistiche ed escursionistiche. Sulla piazza si affacciano anche ottimi ristoranti, punti di vendita di prodotti tipici e negozi di oggetti ricordo. Intorno alla piazza sono disposti, ancora oggi, prati e orti, un tempo utili per la sopravvivenza della popolazione in caso di assedio.

Monteriggioni, la piazza

La cinta muraria, realizzata in pietra, abbraccia la sommità di una collina con uno sviluppo lineare di circa 570 metri. Dalla superficie esterna sporgono quattordici torri a pianta rettangolare, mentre una quindicesima è addossata alla cortina interna. La loro imponenza dovette essere assai notevole anche nel Medioevo, tanto da suggerire a Dante una famosa similitudine con i Giganti collocati nell’Inferno. Nella progettazione del Castello di Monteriggioni si cercò di limitare al massimo i varchi, punti deboli per eccellenza. Per questo le porte sono soltanto due: la principale, la Porta Franca o Romea a Monteriggioni, accesso principale del borgo è rivolta in direzione di Roma e si apre alla base di una torre con un ampio arco a sesto acuto. In passato è molto probabile che fosse dotata di un ponte levatoio, che doveva abbassarsi su uno scomparso fossato esterno. A sinistra dell’arco è murata l’iscrizione che ricorda la fondazione di Monteriggioni nel secondo decennio del Duecento, mentre nella lapide di destra si celebra il neonato Stato unitario italiano nel 1860.

Monteriggioni, il camminamento di ronda

La Porta di Ponente, rivolta invece verso Firenze, è situata a lato di una torre e consta di un semplice arco semicircolare. Alcuni merli incorporati nella soprastante muratura indicano che, in origine, la cinta difensiva era stata probabilmente prevista più bassa. Merli analoghi si vedono anche nell’alzato delle mura sul lato est. Alla destra dell’ingresso, dotato in passato di un antemurale, una lapide riporta i versi danteschi in cui si parla di Monteriggioni. Sul lato sud-ovest della cinta muraria di Monteriggioni si apriva nel Medioevo una terza porta oltre le due ancora esistenti, che è stata successivamente murata. La parte superiore è ancora visibile dalla strada bianca esterna alle mura, mentre l’interramento che interessa la zona inferiore risale con tutta probabilità al XVI secolo. In quest’epoca, infatti, la base della cinta difensiva venne interamente rinforzata, come accennato, da una cortina di terra, per far fronte all’avvento delle potenti armi da fuoco.La chiesa, dedicata a Santa Maria Assunta, affacciata sulla piazza principale, è l’edificio del borgo che meglio conserva i caratteri medievali.

Monteriggioni

Realizzata nel corso del XIII secolo, presenta un unico ambiente con terminazione rettangolare. La facciata, di raffinata eleganza, reca un bel portale con arco in pietra sormontato da un’apertura circolare. L’interno, ristrutturato in epoca moderna, ha pareti intonacate e volte a vela. Oltre a una campana del 1299, la chiesa custodisce un dipinto del XVII secolo con la Madonna del Rosario, cui è dedicata in ottobre una sentita festa locale. Molto interessante la visita del museo “Monteriggioni in arme” che ospita fedeli riproduzioni di armi e armature medievali e rinascimentali. Accurati modellini, inoltre, illustrano mezzi e tecniche di assedio in auge nelle stesse epoche. Ogni sala è dedicata a uno specifico momento della storia di Monteriggioni, all’interno del quale i pezzi esposti sono contestualizzati. Risaltano le armature dei Cavalieri Templari, che difendevano le strade percorse dai pellegrini diretti a Roma seguendo la via Francigena, lungo la quale si trova Monteriggioni.

Monteriggioni, Festa Medievale (foto M. Piccardo)

Insolita quanto apprezzata dalla maggioranza del pubblico è la possibilità di maneggiare e indossare alcune armi e parti di armature, situate in apposite zone del museo. Alcuni pannelli esplicativi e un’agevole audioguida multilingue accompagnano il visitatore in questa breve, ma intensa immersione nella storia.

Irrinunciabile, poi, per chi viene a visitare Monteriggioni è salire sulle mura e percorrere due tratti degli antichi camminamenti di ronda, dal quale si godono stupendi panorami sul borgo e sulle colline circostanti, verso il Chianti, la Valdesa e in particolare sulla Montagnola Senese, una delle aree più interessanti della Toscana per la notevole qualità ambientale e la presenza di un’alta densità di bellezze naturali, storiche e artistiche. Dalle mura è possibile inoltre godere di una inusuale veduta del borgo.

Nella pianura ai piedi di Monteriggioni, lungo il percorso attrezzato della via Francigena, sorge isolata una strana torre.

La cinta muraria

La sua storia inizia molto temo fa, quando la pianura era occupata da una palude che separava Monteriggioni da Abbadia Isola, un’Abbazia dell’anno 1000 alle dipendenze del Vescovo di Volterra. Tra Siena e Volterra non correva buon sangue, e quando i monaci cominciarono a scavare una galleria per far defluire le acque e bonificare la pianura, i senesi li ostacolavano perché la palude era una protezione contro gli eserciti nemici. La questione andò avanti a lungo, finché nel 1246 fecero un accordo: i monaci di ultimarono la galleria, ed i senesi conservarono l’area a ridosso del castello. La vecchia torre si trova proprio sopra la galleria, e difendeva l’ingresso che serviva da sfiatatoio, da controllo del livello delle acque e da accesso per la manutenzione.

Non lontano dal borgo, situato ai margini di una estesa pianura alle pendici boscose del Monte Maggio, sorge Abbadia Isola, il complesso, molto interessante da visitare è dominato dalla chiesa romanica a tre navate e tre absidi, serrata tutt’attorno da un piccolo borgo e da resti di fortificazioni medievali.

Abbadia Isola

All’interno della chiesa si conservano pregevoli opere d’arte, tra le quali spicca il bel polittico dell’altare maggiore eseguito nel XV secolo dal pittore senese Sano di Pietro. Alla destra dell’edificio religioso sono ancora cospicui i resti del campanile e dei locali monastici, distribuiti attorno allo spazio quadrangolare dell’antico chiostro.

Negli ultimi anni Monteriggioni ha assunto maggiore rilevanza turistica essendo stata inserita all’interno del percorso della Via Francigena dal Consiglio D’Europa, fa quindi parte degli Itinerari Culturali. In questo contesto costituisce la tappa 32. Si tratta di un percorso a piedi che parte da Piazza Roma di Monteriggioni e arriva a Piazza del Campo di Siena, per un percorso di 20,6 chilometri. Per questa sua rilevanza nell’ambito della Via Francigena è stato inserito all’interno di un progetto di ricostruzione territoriale del paesaggio medioevale. L’Associazione Agresto, in collaborazione con l’Ufficio Turistico di Monteriggioni, organizza le “Passeggiate nella Storia”, percorsi a piedi lungo la Via Francigena guidati da personaggi in costume medievale. 

Notizie tratte dal sito http://www.monteriggioniturismo.it/it/

Monteriggioni, Festa Medievale (foto M. Piccardo)