Azzorre, le nove perle dell’Atlantico

São Miguel, Caldeira das Sete Cidades

 Le Azzorre sono un incantevole paradiso naturale composto da nove isole vulcaniche in pieno Oceano Atlantico a circa 1.500 chilometri dal Portogallo continentale e a poco meno di 4.000 chilometri dalle coste del Nord America. L’arcipelago è compreso tra 25° grado di longitudine ovest e 39° di latitudine nord ed occupa una superficie totale di 2.333 Kmq. Le Azzorre sono famose per l’anticiclone omonimo che può decidere le previsioni meteo per l’Europa (Italia compresa).

São Miguel, miradouro de Santa Irìa

La distanza minima tra due isole è di 6 chilometri tra Pico e Faial e la distanza più rilevante è di circa 600 chilometri tra Santa Maria e Corvo. Le Azzorre, regione autonoma dal 1976, si trovano proprio sull’estremo confine occidentale dell’Europa e sono parte della Repubblica del Portogallo. Pur essendo molto differenti l’una dall’altra hanno comunque diverse similitudini come le risorse naturali, l’origine geologica ed il carattere degli abitanti, che riflettono intensamente l’isolamento e le particolarità della vita in una sorta di paradiso terrestre isolato dai continenti. 

La data esatta della scoperta di queste isole rimane incerta, taluni sostengono che l’arcipelago fosse stato scoperto alla metà del XIV secolo, secondo altri invece la scoperta delle Azzorre da parte dei portoghesi avvenne nella prima metà del XV secolo, comunque sia le isole erano tutte disabitate. Le versioni più probabile è che Santa Maria, la prima isola scoperta, fu raggiunta grazie ad un marinaio portoghese, tale Diogo Silves nel 1427. Vennero di seguito scoperte S. Miguel, Terceira, S. Jorge, Graciosa, Pico e Faial, mentre solo parecchi anni più tardi, nel 1452, si raggiunsero le isole di Flores e Corvo.

Graciosa, Baleia Islet

Santa Maria e Sao Miguel furono le prime due ad essere abitate, arrivarono coppie provenienti dalle regioni centro-meridionali del Portogallo continentale e dall’isola di Madeira. Giunsero anche ebrei, mori e schiavi provenienti dall’Africa. A metà del ‘400 iniziò anche l’insediamento di Terceira, dove si insediarono coppie provenienti generalmente dal nord del Portogallo e, grazie alla sorella di Enrico il navigatore, Dona Isabella, anche alcune famiglie fiamminghe che raggiunsero oltre a Terceira, anche le altre isole.

Terceria, chiesa madre a Praia da Vitoria (foto Claudia Meschini)

Terceira fu donata al fiammingo Jacome de Bruges, ad un altro fiammingo, Joz de Ultra andarono in dono Faial e Pico, infine Guilherme da Silveira (Wilhelm van der Haagen), governò Sao Jorge, Flores e Corvo. Successivamente giunsero alle Azzorre anche italiani, spagnoli, francesi, scozzesi, inglesi, tedeschi e nordamericani; grazie all’influenza di tutte queste diverse culture si è costituita la popolazione delle isole Azzorre nel corso dei secoli. L’area delle Azzorre, al centro dell’Atlantico, in una zona di incontro tra le correnti calde del Golfo e le correnti fredde delle profondità dell’Oceano, è caratterizzata da acque particolarmente ricche di pesci in ogni periodo dell’anno. Questo ha sempre attirato un gran numero di navi. Curiosamente però, gli abitanti delle Azzorre, pur essendo in costante contatto con il mare, hanno fatto dell’agricoltura la loro principale risorsa economica. Benché, nel corso dei secoli, per molte delle nove isole dell’arcipelago la pesca fu una delle pochissime attività possibili, questa venne sempre comunque unita all’agricoltura.

Gli squillanti colori dell’architettura di Terceira (foto Claudia Meschini)

A Pico, ad esempio, i contadini lasciavano i campi quando era il momento idoneo alla cattura dei cetacei, per poi ritornare all’agricoltura. In tempi recenti moltissimo si è fatto per modernizzare agricoltura, allevamento, pesca ed il comparto energetico. tra cui anche i mammiferi del mare, ovvero i cetacei. Attualmente il turismo (attirato anche dalle escursioni per l’avvistamento di balene ed orche), insieme all’agricoltura e alla pesca, sono le attività principali alle Azzorre. Le Azzorre divennero meta turistica già alla fine del XIX secolo soprattutto grazie all’interesse di studiosi ed intellettuali stranieri, come il Principe Alberto di Monaco, si iniziò allora a pubblicare cartoline postali e monografie per far conoscere il patrimonio culturale e naturale delle isole dell’arcipelago e vennero costruite allora le prime strutture ricettive sulle isole principali. Le isole Azzorre affascinano il visitatore grazie alla loro bellezza naturalistica ma anche alla particolarità architettonica soprattutto delle sue coloratissime piccole chiese.

São Miguel, isolotto di Vila Franca do Campo

Ciascun’isola ha le sue peculiari caratteristiche ma tutte offrono uno spettacolo naturale di grande bellezza. São Miguel è l’isola principale ed è la più grande grande (poco meno di 750 kmq) e la più popolata; si trova a circa 2 ore di volo da Lisbona ed è la più visitata delle Azzorre. Offre coste suggestive e frastagliate, paesaggi variegati ed aperti che, per certi versi ricordano le Alpi svizzere e poi laghi pittoreschi come la Caldeira das Sete Cidades, la Lagoa do Fogo, il Vale das Furnas, ed il parco di Terra Nostra, dove si trovano fiori tropicali e flora tipica del nord Europa. La capitale di São Miguel è Ponta Delgada, la città principale delle Azzorre; piccola città piacevole e vivace, la più grande di tutte le isole Azzorre. A Ponta Delgada ci sono parecchie interessanti testimonianze architettoniche, chiese, conventi ed edifici storici del periodo dal XVI al XIX secolo; il più celebre, il Forte di São Brás, fu costruito nella metà del ‘500 per difendere la città dai continui attacchi dei pirati. Bellissima e rigogliosa a Sao Miguel anche anche la natura dell’interno dell’isola di Sao Miguel è bellissima, rigogliosa e particolarmente suggestiva, caratterizzata da boschi, foreste, laghi di vari colori e piantagioni di tè.

São Miguel, Lagoa do Fogo

Terceira è la seconda isola dell’arcipelago delle Azzorre per importanza. Il centro storico di Angra do Heroismo, capoluogo dell’isola, è ricco di pregevoli testimonianze del passato ed è patrimonio Unesco. E’ a Terceira che anticamente attraccavano i galeoni carichi di merce preziosa provenienti da Oriente e dal continente americano. Le stradine strette, i vivaci colori delle case, la natura incontaminata e la rilassata atmosfera di tranquillità offrono la particolare suggestione di vivere fuori dal tempo.

Santa Maria

Santa Maria è l’isola più meridionale e più orientale delle Azzorre, la meno lontana dal Portogallo continentale ed è celebre per i suoi pittoreschi mulini a vento, per le sue casette di un bianco abbacinante e per i comignoli dalla particolare forma caratteristica a cono che rivelano l’origine dei primi abitanti che, infatti, provenivano dall’Algarve. Diversi i pregevoli esempi di architettura del passato presenti sull’isola. Il litorale ha belle baie e piacevoli spiagge di sabbia. Pico, la seconda delle isole Azzorre per dimensione dopo Sao Miguel, prende il suo nome dal vulcano che la sovrasta e che l’ha resa celebre (2351 metri d’altezza). Nei secoli passati era famosa per la caccia al capodoglio, oggi sfrutta questa sua conoscenza dei cetacei per organizzare safari fotografici per l’avvistamento di balene, capidogli, orche e delfini, un’attrattiva turistica che sta riscontrando un grande successo visto che il whale whatching alle Azzorre è sempre più gettonato. Faial è una delle isole più visitate tra le Azzorre.

Faial, Horta

La località principale di quest’isola è Horta. Il suo delizioso porticciolo dalla piacevole atmosfera rilassata ed informale è conosciuto dai velisti di tutto il mondo. Sull’isola si possono ammirare i parchi e le riserve naturali di Caldeira e Capelinhos, le grotte di Costa da Feteira e il belvedere di Monte da Guia. Per quanto riguarda l’architettura non mancano belli esempi di azulejos (piastrelle di ceramica a disegni principalmente azzurri) e le decorazioni dorate delle chiese.

Sao Jeorge

São Jorge è una delle isole meno visitate delle Azzorre, ha una forma particolarmente stretta ed allungata ed è attraversata da una cordigliera. Dal Pico de Esperança (1053 metri d’altezza), si gode di una incantevole vista sull’Oceano Atlantico.  São Jorge è un’isola tranquilla, meta ideale per rilassanti passeggiate nei suoi paesaggi bucolici e variegati, percorrendo sentieri tra campi e pascoli dove si allevano mucche pezzate. Graciosa è una isola piccola, il gioiellino delle Azzorre con un clima estremamente mite. Ha una vegetazione lussureggiante e rigogliosa; particolarmente bella è la zona di Caldeira, dove si trova la Furna do Enxofre l’ingresso in un vulcano inattivo che propone uno spettacolo suggestivo: una grossa cavità vulcanica alta fino a 40 metri d’altezza nella sua parte centrale al cui interno si trova un lago sotterraneo di acqua sulfurea fredda largo più di 100 metri e profondo ben 15. E’ possibile arrivarci tramite una scala a chiocciola di 183 gradini, costruita soltanto di recente all’interno di una torre.

Flores

Graciosa è conosciuta anche per i suoi mulini a vento con cupole rosse, in stile fiammingo, che venivano utilizzati in passato per la produzione dei cereali, per il suggestivo faro e per la spiaggia di Barro Vermelho, fatta da rocce basaltiche e di origine vulcanica che la fanno sembrare quasi rossa. Ma la bellezza di questa spiaggi è tutta nel mare, che invece di essere azzurro come spesso è il mare delle isole limitrofe, è di un blu elettrico, puro ed incontaminato. Flores è l’isola più occidentale dell’arcipelago delle Azzorre ed è quindi, in assoluto, il punto più occidentale d’Europa. Ha una vegetazione lussureggiante caratterizzata da molte specie di fiori; particolarmente bella e rigogliosa la natura a le Lagoas, la zona con i sette laghi di origine vulcanica; Molto suggestive anche le belle scogliere a picco sul mare. Santa Cruz, con le sue belle case signorili, riccamente decorate è il paese principale di Flores. Corvo, la più piccola tra le isole Azzorre con solamente 300 abitanti residenti, è l’isola che più di tutte è isolata dal resto del mondo e questo ha preservato la sua atmosfera semplice e gradevolmente particolare ed il suo paesaggio montuoso e selvaggio.

Corvo

Lungo la costa è possibile ammirare una serie di piccoli mulini a vento, in pietra nera, dotati di una vela triangolare in stoffa, questi mulini sono la peculiarità dell’isola.

Una delle caratteristiche più suggestive di tutte le isole Azzorre è la presenza di molti fiori, in particolare di ortensie (Hydrangea macrophylla), peraltro comuni anche nei nostri giardini.

São Miguel, ortensie (foto Claudia Meschini)

Alle Azzorre sono diffusissime e splendide, fioriscono a partire da maggio formando veri e propri muri imponenti di fiori blu o bianchi, la loro fioritura raggiunge il culmine in giugno, ma a secondo delle isole la fioritura prosegue fino a ottobre, seppur calando di intensità. Pochi lo sanno ma le Azzorre sono l’unico paese produttore di tè, chà in portoghese, in Europa. Si tratta di una produzione di ottimo livello. L’unico produttore è ”piantagioni di tè Gorreana” che dal 1883 sull’isola di Sao Miguel si dedica a questa attività e che da cinque generazioni mantiene le tecniche più tradizionali di coltivazione. Le piante sono coltivate con tecniche biologiche. Le foglie possono essere raccolte solo dopo 4/5 anni, prima di ciò le piante vengono potate solo ed esclusivamente al fine di migliorare la loro crescita. Il tè è una bevanda ricca di proprietà salutari che, a giuste dosi, può offrire parecchi benefici. La piantagione di tè delle Azzorre, e la relativa sola casa di produzione, possono essere visitati e si trovano in una bella posizione panoramica sull’isola di Sao Miguel.

Ortensie (Hydrangea macrophylla)

La visita, oltre a dare la possibilità di seguire le varie fasi della lavorazione, offre l’opportunità di assaggiare direttamente nel luogo di produzione una vera prelibatezza ed una rarità gastronomica per l’Europa. I prodotti in loco sono anche acquistabili al dettaglio.

LA PIRAMIDE DELLE AZZORRE

Scoperta casualmente nell’estate del 2013 è alta circa 60 metri ed ha una pianta quasi perfettamente quadrata di 8 circa mila mq E’ la piramide delle Azzorre che si trova sul fondo dell’Atlantico sommersa dalla sabbia nel tratto di mare compreso tra l’isola di Terceira e quella di SãoMiguel.

Terceira, Biscoittos (foto Claudia Meschini)

Autore dell’incredibile scoperta è stato Diocleciano Silva, un diportista che durante una gita nelle acque dell’arcipelago portoghese ha notato che il sonar stava rilevando qualcosa in un tratto di mare dove non avrebbe dovuto esserci nulla. Il portavoce del governo portoghese ha dichiarato che, vista la profondità della scoperta è da escludere che la piramide sia un manufatto umano, ma gli archeologi dell’Associazione Portoghese per la Ricerca Archeologica (APIA) sono di diverso avviso e pensano possa invece trattarsi proprio della testimonianza di una remota civiltà scomparsa da migliaia di anni. Di recente alle Azzorre sono state infatti ritrovate tracce di antichissime strutture piramidali orientate verso il punto in cui il sole sorge durante il solstizio, un elemento che sembra accomunare questi ritrovamenti alla piramide sommersa visto che, dalle indagini effettuate, questa struttura subacquea, oltre che ad essere perfettamente definita e scolpita, pare anche essere orientata rispetto ai punti cardinali proprio come la Grande Piramide di Giza. 

LE AZZORRE NEL PIATTO

La tradizione culinaria delle Azzorre è molto radicata e l’isolamento geografico di questo arcipelago è una delle ragioni per le quali la cucina tipica delle Azzorre e ricca di numerosi piatti tradizionali.

Al mercato del pesce (foto Claudia Meschini)

Naturalmente il gran numero di materie prime di ottima qualità tipiche del territorio e che la natura, qui molto generosa, elargisce, fanno sì che i piatti siano particolarmente invitanti e genuini. Proprio grazie a queste sue caratteristiche di semplicità e genuinità e all’attenzione ai prodotti del territorio, quella delle Azzorre è una cucina molto apprezzata dagli italiani. Ottime le carni bovine allevate principalmente sulle isole di São Miguel, Terceira e Pico. Anche la carne di maiale è di ottima qualità.

Il pesce rappresenta una ricchezza infinita per le Azzorre, isole che hanno a disposizione una enorme porzione di oceano tra le più pescose al mondo con una grande varietà di specie. Ottime le aragoste, i longobardi, l’astice, la granseola ed altri granchi. Delizioso il polpo, le seppie ed i calamari. Il pesce viene cucinato prevalentemente in umido ed anche alla griglia. Esiste un’ottima selezione di formaggi delle Azzorre di vario tipo. Il più celebre è probabilmente il São Jorge conosciuto anche all’estero.

Cataplana delle Azzorre

Delizioso e molto conosciuto il Queijo da ilha (formaggio dell’isola) tipico delle Azzorre e preparato con solo latte fresco di capra. Come si è detto la cucina delle Azzorre è gustosa e genuina. Le ricette sono davvero tantissime. Tra le più rinomate ricordiamo un piatto, in particolare, il Cataplana delle Azzorre, che prende il suo nome dalla grande pentola in cui viene cotto, una sorta di rudimentale pentola a pressione, tipica della regione meridionale dell’Algarve. E’ costituita da una doppia pentola di rame che si chiude ermeticamente, permettendo così la cottura a vapore dei cibi. Il Cataplana di mare (esiste anche quello di terra a base di carni) comprende oltre a vongole, cozze, gamberetti, filetto di rana pescatrice, calamari, cipolle, carote, patate pomodori pelati e, per aromatizzare, vino bianco, un pizzico di peperoncino, timo e di zafferano oltre ad una foglia di alloro. Solitamente il caplana viene accompagnato con pane bruscettato su cui è stato grattato uno spicchio di aglio.

Pico