A Trissino si festeggia lo gnocco di Patata Monte Faldo De.Co.

Selva di Trissino

E’ in arrivo, a Selva di Trissino, in provincia di Vicenza, la 15° edizione della “Festa del Gnocco“: sabato 31 agosto, domenica 1 e lunedì 2 settembre e poi da venerdì 6 a domenica 8 settembre torna il tradizionale appuntamento dedicato agli gnocchi preparati rigorosamente a mano con la patata Monte Faldo De.Co., una leccornia da gustare nell’apposito stand al coperto con 1000 posti a sedere.

“Festa del Gnocco”

Nelle vicinanze comodi parcheggi a disposizione del pubblico. I famosi gnocchi Trissino sono spadellati singolarmente piatto per piatto e si può scegliere tra una varietà di ben dieci sughi diversi, tutti molto saporiti: porro, zucca e bacon, sapori dell’orto, speck e noci, mascarpone e peperoni, tartufo, oca nostrana, burro e salvia, pomodoro, radicchio con salsiccia e ragù di carne. Le serate, come di consueto, sono allietate da musica e spettacoli adatti a tutti i gusti e le età. La manifestazione è diventata nel tempo un appuntamento imperdibile grazie anche agli eventi collaterali, sportivi, musicali e non solo, sempre diversi ed accattivanti. Oltre 25.000 le persone intervenute, complessivamente, in occasione dell’edizione 2018.

La “Festa del Gnocco“, manifestazione enogastronomica e culturale nata nel 2005, ha lo scopo di valorizzazione i prodotti agricoli e del territorio collinare di Selva di Trissino e, in particolare, la patata locale, diventata poi patata Monte Faldo De.Co., un prodotto della terra di eccezionale bontà specialmente per la produzione di gnocchi, i famosi Gnocchi di Selva De.Co. (Denominazione Comunale).

“Festa del Gnocco”

Tra le motivazioni che hanno spinto i paesani di Selva ad intraprendere questa avventura, risalta la necessità di valorizzare la patata di Selva, un prodotto agricolo che garantisce ottimi risultati sia in termini di qualità che di quantità grazie alle condizioni pedo-climatiche del territorio collinare trissinese. Per riuscire nell’intento di far assaporare la genuinità e le qualità delle patate di Selva si è deciso di prepararle e distribuirle sotto forma di “gnocchi fatti a mano” riprendendo così le ricette della tradizione contadina e battezzando la manifestazione con il nome di “Festa del Gnocco”. Ma non solo la patata si vuole promuovere durante la festa. Tutti i beni agricoli prodotti nel territorio collinare vengono valorizzati e pubblicizzati durante la mostra mercato, un evento che permette a chiunque coltivi direttamente un fondo agricolo di vendere i propri prodotti in eccedenza. Grazie alla certezza della vendita dei prodotti e di un ricavo gratificante, i coltivatori dei fondi, per la maggior parte hobbisti, sono incentivati a ritornare a coltivare i campi un tempo abbandonati a causa della non convenienza economica. In tal modo oltre all’aumento del reddito del coltivatore, la festa contribuisce ad aumentare l’estensione della superficie coltivata a scapito del territorio abbandonato, alla conseguente riduzione del rischio idrogeologico e, non da ultimo, all’aumento dello spirito di gruppo e dell’aiuto reciproco all’interno della comunità. I proventi derivanti dalla manifestazione sono destinati alla Parrocchia di Selva di Trissino per il miglioramento delle strutture parrocchiali che rappresentano il cuore e la “piazza” di Selva di Trissino.

IL PROGRAMMA DELLA FESTA DEL GNOCCO

Sabato 31 agosto, dalle 18 alle 22, apertura stand gastronomici, in contemporanea con la mostra mercato prodotti tipici e agricoli e mostra mercato degli hobbisti con le loro creazione uniche. Dalle 18 alle 20, animazione per bambini e non con “Trucca bimbi e trucca grandi” e giochi gonfiabili.

Gnocchi di Selva De.Co.

Dalle 20, prima serata “Gnocco Factor“. Sai cantare? Vuoi cantare? Ecco la tua occasione! A Selva di Trissino durante la “Festa del Gnocco” si terrà un concorso canoro a premi. I cantanti dovranno essere muniti di base su chiavetta Usb con il brano da esibire, ci sarà una giuria qualificata. Iscrizioni aperte fino al 25 agosto al numero 3383350517. Domenica 1 settembre, dalle 10 alle 18, escursioni in E-bike e bici muscolari. L’associazione Bella Selva e il team bike Castelgomberto organizzano in collaborazione con la “Festa del Gnocco” un’escursione in E-bike e bici muscolari per ben allenati partenza alle ore 9.30, iscrizioni presso lo stand Cicli Fortuna. Costo iscrizione 5 euro con buono per un piatto di gnocchi. Regolamento e iscrizioni: www.festadelgnocco.it e www.bellaselva.it. Durante la manifestazione, dalle 10 alle 18, cicli Fortuna espone in mostra E-bike di ultima generazione e ne mette a disposizione alcune da provare su un percorso programmato. Sempre domenica, dalle 11 alle 22, mostra mercato prodotti tipici e agricoli e mostra mercato degli hobbisti con le loro creazioni uniche.

Mille i posti a sedere nello stand al coperto

Apertura stand gastronomici dalle 12 alle 14.30 e dalle 18 alle 22. Dalle 20 finale del “Gnocco Factor”. Tutto il giorno aperto il baretto per “Spritz Party”. Lunedì 2 settembre, dalle 19 alle 22, apertura stand gastronomici e dalle 18 alle 21.30 mostra mercato prodotti tipici e agricoli e mostra mercato degli hobbisti con le loro creazioni uniche. Si ricomincia venerdì 6 settembre, dalle 19 alle 22, mostra mercato prodotti tipici e agricoli e mostra mercato degli hobbisti con le loro creazione uniche, dalle 19 alle 22, apertura stand gastronomici. Dalle 20.30 live music con Nek Farenek, tributo a Nek. Sabato 7 settembre dalle 18 alle 22, mostra mercato prodotti tipici e agricoli e mostra mercato degli hobbisti con le loro creazioni uniche, dalle 18 alle 20 “Trucca bimbi e trucca grandi”, dalle 18 alle 22 apertura stand gastronomici. Dalle 20.30 live music con Beat Generation, musica anni’70-’80. Domenica 8 settembre dalle 7.30 alle 9.30 iscrizioni camminata “Gnoccolando“, camminata escursionistica naturalistica di 8,5 chilometri panoramici per famiglie e bambini e di 13,5 chilometri per amatori camminatori allenati info: www.bellaselva

Gruppo coltivatori di patate Monte Faldo De.Co.

I percorsi sono una variante di collegamento con “Anello Ecoturistico Piccole Dolomiti” partenza e arrivo in piazza a Selva, dislivello massimo di 550 metri. Durata dell’escursione 2.30 e 3.30 circa per il percorso più lungo. Il percorso è segnalato e autogestito, cani al guinzaglio a norma di legge, contributo d’iscrizione per usufruire dei quattro punti ristori, di 5 euro, bambini sotto i 7 anni e iscritti sopra i 75 anni gratuito. Sempre domenica 8 dalle 8.30 alle 17.30, mostra varietà e concorso qualitativo Patata Monte Faldo De.Co. I coltivatori delle Patate Monte Faldo De.Co. di Trissino, Nogarole Vicentino, Brogliano, Cornedo e Valdagno esporranno le loro migliori patate che verranno poi valutate da una giuria selezionata per premiare le Migliori Patate 2019. Durante la valutazione alcuni ospiti parleranno della Patata Monte Faldo e delle sue qualità. Dalle 11 alle 22, mostra mercato prodotti tipici e agricoli e hobbisti con le loro creazioni. Dalle 12 alle 14.30 apertura stand gastronomici, alle 16 premiazione “Miss Bancarella”, saranno premiate le bancarelle con le migliori caratteristiche espositive e tipologiche di hobbisti-commercianti e produttori agricoli.

Una sezione di Villa Trissino-Da Porto-Marzotto

Alle 17 premiazione Concorso Patata M.Faldo De.Co., dalle 18 alle 20 “Trucca bimbi e trucca grandi”, dalle 18 alle 22 apertura stand gastronomici e dalle 20 live music con Popo Music, canzoni rivisitate di Dalla, Morandi, Battisti e De Gregori. Tutto il giorno aperto il baretto per “Spritz Party”.

VIAGGIO A TRISSINO

L’origine del toponimo deriva probabilmente da Dripsinum, ovvero un villaggio appartenente alle popolazioni dei Dripsinates, dedite soprattutto alla pastorizia, ed organizzate in varie tribù, che abitavano anticamente la Valle dell’Agno e le colline veronesi e vicentine centro-orientali prima della colonizzazione romana. Sul piano urbanistico la parte vecchia delle abitazioni di Trissino è situata sulla parte collinare, oltre al colle San Nicolò (dove sono presenti la chiesa di Sant’Andrea Apostolo e le ville) con le frazioni di Lovara, San Benedetto, Selva e altre località limitrofe; la parte urbanistica pianeggiante si è invece sviluppata successivamente.

Leone di San Marco posizionato all’ingresso del Comune

Le origini della frazione di Selva risalgono al 1288, quando i conti Trissino divisero la loro proprietà in 36 mansi da ripartire tra le famiglie di lavoratori per la bonifica. Una parte venne donata al Clero; la chiesa fu edificata agli inizi del Trecento e dedicata a S. Maria Maddalena. Nel 1380, per sentenza del vescovo di Vicenza Giovanni De Surdis, si staccò dalla matrice di Sant’Andrea di Trissino e fu eretta a parrocchia. Nel 1870 fu completamente riedificata sulla stessa area.

Oltre al grazioso centro abitato, a Trissino possiamo ammirare la chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea, sorta come cappella della Pieve di San Martino di Brogliano. Fu costruita nel 1530 con un’unica navata a quattro altari laterali. L’ultimo ampliamento risale al 1889, con la costruzione della cupola, dei transetti e dell’abside; il campanile fu demolito e ricostruito nel medesimo anno. Conserva al suo interno opere di artisti locali. Altra chiesa interessante è quella dedicata a San Pietro Apostolo.

Trissino, chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea

Esempio dell’arte contemporanea, fu costruita per volere di Mons. Florindo Lucatello, Arciprete del paese vicentino, sostenuto dell’allora sindaco Luciano Rizzi, in occasione del Concilio Vaticano II, su progetto dell’architetto Antonio Nervi e dell’ingegnere Francesco Vacchini. Inaugurata nel 1971 presenta una pianta circolare del diametro di 50 metri; è coperta da un’unica calotta di cemento armato, decorata internamente da nervature che si incrociano geometricamente. Luminosità e ariosità sono date da una finestratura e da aperture rettangolari che danno luce alla conica cuspide.

Trissino è famosa per le sue numerose ville. Con il dominio della Serenissima Repubblica di Venezia, che estese il suo controllo nella vallata agli inizi del XV secolo, chiudendo così l’epoca delle lotte politiche, alcuni castelli vennero a perdere la ragione che ne avevano determinato la costruzione e furono trasformati in dimore gentilizia. Villa Trissino-Da Porto-Marzotto, che fa parte del percorso delle Ville Venete, si trova sul colle che domina l’abitato ed è una splendida costruzione circondata da un immenso parco.

Villa superiore Trissino-Da Porto-Marzotto (foto Piero Rasia)

L’antica roccaforte, appartenuta probabilmente ad una famiglia di origine germanica che prese il nome dal paese, Trissino, fu ampliata nel ‘400 e trasformata in villa durante il ‘700, ad opera dell’architetto Francesco Muttoni. Nell’800 la villa passò alla proprietà della famiglia Porto, per poi versare in condizioni di degrado fino al 1951, quando fu acquistata e sistemata dal conte Giannino Marzotto. Il notevole complesso monumentale è composto da due strutture: la villa superiore, eretta ove sorgeva l’antico castello medievale di Trissino e abitata dalla famiglia Marzotto fino a pochi anni fa. Di recente è stata trasformata in museo e adibita a luogo per ricevimenti ed eventi; la villa inferiore è invece disabitata e, dopo aver subito due incendi nel corso dei secoli, appare nel complesso come uno scenografico rudere. Intatte, come all’origine, sono rimaste le due scalinate, le terrazze pensili e il ripiano con al centro la pescheria ottagonale. Le due ville sono unite da uno splendido parco di circa 20 ettari.

Villa inferiore Trissino-Da Porto-Marzotto

L’area verde è composta da boschetti, prati ed elementi più scenografici come il viale dei limoni che termina con il parterre disegnato dal Muttoni, il prato sopra la balaustra chiamato Recinto della Cavallerizza e la peschiera ottagonale decorata con statue, situata sul fronte della villa inferiore. Il parco ospita anche piante secolari tra cui sequoie, cedri del Libano, pino dell’Himalaya, lecci, faggi, tigli e molti altri. L’interno della villa superiore presenta un arredo eterogeneo, che accosta elementi antichi alle necessità di una famiglia moderna. Di grande importanza la collezione di opere d’arte dell’ottocento italiano, con firme importanti quali Tito, Ciardi e Fattori, mentre al piano terra si possono ammirare sei arazzi fiamminghi della bottega di Willem de Pannemaker, provenienti dalla famiglia dei Gonzaga. La villa è aperta da marzo ad ottobre e la visita costa 10 euro, tranne la prima domenica di luglio quando l’ingresso è gratuito. Nel complesso si presenta come una delle più belle dimore del vicentino, ricca di luoghi suggestivi. Tra le altre numerose ville del territorio ricordiamo Villa Trissino-Da Porto-Marzotto-Centomo, costruita tra il 1480 e il 1495.

Villa Caliari Bassani-Dalle Ore-Buffa (foto Piero Raisa)

Si suppone sia la più antica dimora della Famiglia Trissino ancora esistente; sul fronte vi è una targa del 1493 che ricorda il restauro rinascimentale e indica nel 1100 l’anno della fondazione dell’edificio (data non documentata). Villa Trissino Paninsacco-Guerrato, costruita tra il 1490 ed il 1510, possiede un giardino esterno ornato da statue della seconda metà del Seicento. Interessante anche Villa “La Colombara” Trissino-Da Porto-Marzotto, dal nome della località dove è ubicata, bella costruzione cinquecentesca a due piani. Parte integrante della Villa è la settecentesca chiesa di San Giuseppe. Da citare, infine, Villa Caliari Bassani-Dalle Ore-Buffa, costruita a partire dal 1674 e caratterizzata da un ampio cortile con scalinate e statue.

Una curiosità, Trissino è gemellato dal 1990 con la città tedesca di Neu Ulm, in Baviera. Nato da un forte legame di amicizia con gli abitanti di Pfuhl, il legame è stato poi ufficializzato dalle rispettive amministrazioni. Negli ultimi anni si è cercato di fornire un nuovo impulso a questo progetto per approfondire ed estendere la conoscenza tra i cittadini di Trissino e di Neu Ulm e verificare la possibilità di ulteriori scambi tra le due realtà produttive.

Trissino, Bed and Breakfast Alle Scalette

Per chi volesse soggiornare a Trissino e visitare in tranquillità le bellezze della zona, consigliamo il del Bed and Breakfast Alle Scalette (Via 4 Novembre 37, Trissino), a pochi passi dalla storica Villa Trissino-Da Porto-Marzotto, un ambiente tranquillo, a conduzione famigliare, riservato ed elegante. Le camere, tutte dotate di Tv, sono luminose e ariose, in tipico stile provenzale. Al primo piano è disponibile una camera matrimoniale con ampio bagno privato. Al secondo piano mansardato sono presenti due camere matrimoniali con bagno privato, contesto ideale per famiglie o gruppi di amici, che possono fruire del piano completo. Inoltre c’è la possibilità di usufruire di un altro bagno al piano terra. A disposizioni degli ospiti anche libri, giochi da tavolo, riviste di tutti i tipi, e, a prenotazione, una zona relax con sauna e lettini (accappatoio incluso). Non manca un terrazzo con vista panoramica, accessoriato da una tenda bioclimatica dotata di chiusura laterale, l’ideale per degustare in completa tranquillità la colazione mattutina, regalando agli ospiti momenti di piacevole relax e condivisione. Parcheggio a 30 metri se disponibile (ulteriore parcheggio a circa 250 metri).

Lovara di Trissino