A Sandrigo si celebra il Baccalà

Baccalà alla Vicentina con polenta

Dal 17 settembre a domenica 6 ottobre le Piazze di Sandrigo, in provincia di Vicenza, si colorano di rosso, bianco e blu: i colori della Norvegia, la nazione da cui ogni anno arrivano migliaia di stoccafissi. Con i suoi oltre 30 anni di storia, la Festa del Bacalà alla Vicentina, patrocinata dal Comune di Sandrigo e dalla Regione Veneto, continua a rinnovarsi e a proporre novità. Spettacoli musicali per tutti i gusti e le età, corteo storico ed esibizioni di figuranti, show cooking, degustazioni e mercatini animeranno le piazze del paese nei tre fine settimana.

Festa del Baccalà

Tra gli stand gastronomici, oltre al classico Bacalà alla vicentina, si troveranno altre proposte a base di stoccafisso, tra cui alcune novità: i ravioli di pasta fresca ripieni di Baccalà ed erbette autunnali realizzati in collaborazione con Pastificio Bassani di Monticello Conte Otto e la pizza gourmet al Baccalà, preparata dal pastificio Vicentini di Maragnole. E non è tutto, non mancheranno il filetto di merluzzo panato e croccante per i bambini con le patatine, il baccalà mantecato, delicato spalmato sopra il pane croccante, le perle di stoccafisso: gustose e fragranti da stuzzicare come antipasto. Tra i primi oltre ai Bigoli, agli gnocchi fatti a mano e al risotto espresso ci saranno i ravioli di baccalà ed erbette e la pizza con baccalà. Durante la festa vengono utilizzati solo prodotti artigianali lavorati e prodotti in zona. Il Baccalà alla Vicentina è 100% stoccafisso dalle Isole Lofoten, non trattato, non lavorato come il merluzzo, ma puro e sano, essiccato naturalmente all’aria nelle rastrelliere delle Isole Lofoten, in moda da conservare e mantenere intatte le sue proprietà nutrizionali: potassio, sodio, calcio, fosforo e Omega 3, povero di grassi e calorie.

Festa del Baccalà

La Festa del Baccalà si è espansa logisticamente in queste ultime due edizioni. In piazza viene lasciato posto agli spettacoli, agli eventi e ai mercatini, mentre la location degli stand gastronomici dal 2018 si è trasferita nel campo sportivo, arena adiacente alla piazza centrale, più accogliente, più comoda, più grande e più attrezzata. Anche quest’anno verrà allestita una area dedicata al post cena con degustazione di Torcolato, dolci della tradizione, caffè, sorbetti al cucchiaio e gelati artigianali. 

UN PO’ DI STORIA…..

Nel 1987 grazie ad un’intuizione fortunata dell’allora Presidente della Pro Loco Michele Benetazzo, si costituisce nella sala del consiglio comunale di Sandrigo, la Confraternita del Baccalà alla Vicentina, un sodalizio formato da cultori, gastronomi e personaggi noti che decidono di riunirsi per promuovere un piatto tipico che stava ormai scomparendo in Veneto. Poco dopo nel 1989 la Pro Loco di Sandrigo con il Comune, i Commercianti locali ed alcune associazioni, decidono di festeggiare il Baccalà con una serie di iniziative atte a promuovere il piatto.

La Confraternita del Baccalà

Così il 30 settembre e 1° Ottobre di quell’anno arrivano i primi stoccafissi dalle Isole Lofoten per essere cucinati dai ristoranti del paese ed essere serviti al pubblico il sabato sera e la domenica a pranzo. Il sabato pomeriggio è stata organizzata la prima sfilata dei gruppi e della Confraternita, poi riproposta la domenica mattina con gli ospiti e le autorità. La prima edizione già aveva il sapore del successo, grazie anche alla presenza dell’Ambasciatore Norvegese che si è perfino commosso a veder sventolare le bandiere norvegesi e degli esportatori che hanno donato 5 quintali di stoccafisso per preparare la ricetta. Le presenze nei due giorni hanno toccato quota 10.000 ed il Baccalà preparato dai cuochi non è stato sufficiente ad esaudire tutte le richieste dei migliaia di visitatori. In molti si sono dovuti accontentare di una pastasciutta condita con il “tocio” del Baccalà. Allora una porzione di Baccalà con polenta valeva 7.000 lire, gli allestimenti erano molto semplici ed il programma si concludeva in due giornate.

Festa del Baccalà

La manifestazione, unica nel suo genere, grazie alla presenza dei norvegesi e della Confraternita del Baccalà, vestita con le insegne caratteristiche, è stata riproposta per l’anno successivo. Nei giornali dell’epoca è stato dato grandissimo risalto all’evento tanto che Sandrigo era già stata definita la patria del Baccalà alla Vicentina. In questi 30 anni la festa di strada ne ha fatta tanta. Ogni anno il programma è stato arricchito con novità e specialità culinarie. Si sono rafforzati i rapporti con i norvegesi: grazie anche al gemellaggio con l’Isola di Rost, alla presenza sempre più cospicua degli ospiti nordici e degli studenti che, ad anni alterni, vengono in visita nelle nostre zone. La qualità negli anni è aumentata notevolmente offrendo prodotti sempre più vari e di qualità, legati comunque al Baccalà che oggi viene riproposto anche nella versione veneziana del mantecato, come ripieno di sfiziose crocchette, come condimento per gli gnocchi, il risotto o i bigoli al torcio. Il richiamo degli avventori e degli appassionati del piatto tipico che ritornano ogni anno a gustare il Baccalà ha fatto sì che il Festival divenisse uno dei più grandi ed importanti d’Italia. Nel 2018 si sono sfiorati i 10.000 kg di consumi, un record assoluto.

Baccalà alla Vicentina con polenta morbida

Il PROGRAMMA DELLA FESTA DEL BACCALA’

Si partirà martedì 17 settembre con la 10^ edizione del Gran Galà preparato da 30 chefs esperti di Baccalà, a base di prodotti del territorio e l’immancabile Baccalà alla Vicentina. Una cena di classe e qualità, servita da 50 camerieri professionisti e 30 esperti sommelier e animata dalla presenza dei 40 cavalieri della Confraternita del Baccalà, ospiti d’eccezione della serata, vestiti con le insegne caratteristiche: la mantella ed il collare. La cena, 800 posti a disposizione, è solo su prenotazione.

Villa Mascotto ad Ancignano

Tempo qualche giorno per riorganizzarsi e alle 19 di venerdì 20 settembre, gli stand gastronomici verranno aperti al pubblico per degustare il Baccalà alla Vicentina e le “specialità giornaliere”. Sabato 21 e domenica 22 settembre gli stand saranno aperti a pranzo e cena con libero ingresso per la degustazione del Baccalà, dei Bigoli fatti a mano con il torchio dalla Confraternita dei Bigoli al Torcio di Limena. Specialità anche da asporto. Domenica 22 settembre dalle 16.30 alle 21.30 nell’elegante complesso monumentale di Villa Mascotto ad Ancignano, frazione di Sandrigo, torna Bacco&Bacalà (quinta edizione), il banco d’assaggio dedicato ai vini e alle birre abbinabili a piatti a base di stoccafisso. La manifestazione organizzata dalla Pro Loco di Sandrigo è realizzata in collaborazione con A.I.S. Veneto, i Ristoranti del Bacalà di Sandrigo e la Confraternita del Baccalà alla Vicentina. A partire dal pomeriggio, il pubblico potrà degustare vini rossi, bianchi e bollicine per un totale di 120 etichette presentate da una cinquantina di produttori per lo più italiani, con alcune rappresentanze estere, affiancati nel servizio dai Sommelier A.I.S..

Villa Mascotto ad Ancignano

Anche gli amanti del luppolo troveranno ampia gratificazione grazie alla presenza di una decina di birrifici artigianali. Tra le 17 e le 19.30 i partecipanti saranno coinvolti in una degustazione gourmet, durante la quale saranno serviti tre diversi assaggi in abbinamento ai calici: Baccalà mantecato con crostini, polenta fritta ripiena di Baccalà alla Vicentina e risotto al Baccalà. Il tutto alla modica cifra di 15 euro (16 in prevendita) che include il kit degustazione, l’accesso alla Villa e al Parco, la degustazione illimitata di vino, uno spicchio di sfiziosa Pizza al Baccalà, un crostino con Baccalà mantecato e un finger food di polenta e Bacalà alla Vicentina. Libero assaggio di formaggi del territorio e intrattenimento. Per chi desidera poi trasferirsi in centro a Sandrigo, gli stand per degustare altre specialità di Baccalà saranno ancora aperti.

Il lungo week end del Bacalà è atteso poi da giovedì 26 a lunedì 30 settembre, (sabato 28 e domenica 29 aperto anche a pranzo). Il giovedì Gnoccolaro con i volontari della Fondazione VivilaValPosina che faranno a mano quasi tre quintali di gnocchi, speciali e delicati abbinati al sugo di Baccalà.

Festa del Baccalà

Domenica 29 alle 10 in Piazza del Municipio, cerimonia di investitura della Confraternita del Baccalà alla presenza delegazione norvegese dell’isola di Rost, esibizione della Schola dei Tamburi di Conegliano Veneto e degli Sbandieratori della Cerva di Noale, sfilata con corteo storico di figuranti, alle 15.30 in Piazza Centrale, spettacolare esibizione dei Cavalieri del Drago. Un combattimento unico davanti al Doge Veneziano e al suo corteo. Si conclude tradizionalmente il lungo weekend lunedì 30 con il risotto di Grumolo delle Abbadesse De.Co. con il Bacalà alla Vicentina, fatto espresso dai cuochi della festa. La specialità del giorno, in programma venerdi 4 ottobre, saranno gli gnocchi di posina al Baccalà con dimostrazione dal vivo della preparazione di gnocchi a cura della Fondazione ViviLaValPosina,

La giornata di sabato 5 sarà caratterizzata dall’esibizione dei Vipers nella Piazza Centrale del paese con lo spettacolo “Bohemian Rapsody” omaggio ai grandi Queen, in programma alle 21. La manifestazione si concluderà domenica 6 con “Tutto Riso”, il risotto Zucca & Bacalà e con l’aperitivo musicale in Piazza Centrale. Appuntamento all’anno prossimo !

VIAGGIO A SANDRIGO

La storia di Sandrigo affonda le sue radici in epoca antica. I ritrovamenti archeologici testimoniano una fiorente attività collocabile già in epoca romana e longobarda. Stando alle testimonianze storiche durante il periodo medievale il territorio di Sandrigo fu messo a dura prova dagli Ungari.

Sandrigo, il Municipio

La città fu successivamente contesa da Scaligeri e Visconti e successivamente da Scaligeri e Repubblica Veneta. Nel corso della metà del 1300 divenne parte del Visconteo di Marostica del quale fece parte fino alla storia più recente. Simbolo della città la famiglia Sesso che per lunghi tempi risiedette e governò la zona. Il territorio divenne poi parte della Serenissima fino alla sua caduta e all’avvento del Regno d’Italia. Tutte queste vicissitudini hanno lasciato importanti testimonianze storico artistiche e culturali di grande interesse.

Sandrigo, Villa Sesso-Schiavo

Cominciamo il nostro viaggio a Sandrigo dal complesso monumentale di Villa Mascotto che domenica 22 settembre ospiterà la quinta edizione di Bacco&Baccalà. La villa, situata ad Ancignano di Sandrigo, è circondata di piante secolari, nel verde e nei colori di ogni stagione, risplende del fascino delle epoche passate fin dai particolari: la classica fontana con acqua a cascata dall’alto che campeggia in mezzo al giardino e il pozzo antico, nella parte antistante la struttura. Sempre ad Ancignano sorge la parrocchiale di S. Pancrazio, con il suo ultracentenario campanile, e la cosiddetta “Motta del Diavolo”, resa famosa da una leggenda popolare. Una curiosità: la prima fabbrica al mondo di penne a sfera era situata ad Ancignano. La più famosa e ricca villa presente nel territorio di Sandrigo è Villa Sesso-Schiavo, tipica villa veneta, situata nel centro storico di Sandrigo, risalente al 1570 e affrescata dal pittore Giovanni Antonio Fasolo. Il committente della villa fu Silvio Sesso (ritratto nella sala della Storia in armatura). Alessandro Sesso è l’ultimo proprietario della villa di famiglia e, dopo aver dissipato al gioco le ingenti sostanze della famiglia, sommerso dai debiti, ne cedette la proprietà nel 1832 ad Antonio Schiavo, cavaliere e sindaco di Sandrigo.

Villa Sesso-Schiavo, interni

Durante la prima guerra mondiale la casa fu sede dell’ospedale da campo inglese; nel primo dopoguerra parte delle stanze affrescate divennero l’ostetricia di Sandrigo. Il fatto che questa villa cinquecentesca abbia avuto un solo cambio di proprietà nel corso della sua storia ha contribuito al mantenimento quasi intatto della struttura. La villa è composta da un ingresso realizzato con sassi dei vicini torrenti e materiale laterizio. Una volta varcato il portone, si accede ad un loggiato composto da sei colonne doriche. Sul soffitto è dipinto lo stemma della famiglia Sesso con l’aggiunta dell’aquila imperiale. Nelle pareti della loggia sono presenti delle finte nicchie che ospitano le raffigurazioni di Ercole che uccide Caco e di Perseo con la testa di Medusa che uccide un nemico. Quattro busti femminili affrescati entro conchiglie immettono nelle rispettive quattro sale. A questo corpo cinquecentesco si affianca la dimora padronale del Settecento; nel complesso architettonico sono disposte l’antica filanda e la cappella di San Lorenzo, datata 1696, il tutto attorniato da un ampio parco. La villa ospita quattro sale affrescate da Giovanni Antonio Fasolo e dai suoi collaboratori.

Sandrigo, il Duomo

Interessante anche Villa Trissino Conti Cavaliere Girardini, costruita all’inizio del XVII e ristrutturata nel XVIII secolo su progetto di Ottavio Bertotti Scamozzi, sorge lungo la strada che attraversa il centro del paese, seguendone l’andamento curvilineo. Il corpo padronale si eleva su due piani e presenta una successione di stanze con decori neoclassici e pavimenti alla veneziana, decorazioni a grottesche nella stanza di nord-ovest e affreschi al pian terreno. Accostati alla casa padronale sono presenti due edifici rustici e verso sud si estende il parco abbellito da statue e giochi d’acqua, risistemato da Antonio Caregaro Negrin nel XIX secolo. A Sandrigo, oltre al caratteristico centro storico e alle ville nobiliari, possiamo ammirare il Duomo, dedicato ai santi patroni Maria, Giacomo e Filippo, eretto nel XV secolo e completamente ricostruito nel XX secolo. Interessante anche il museo che racconta la vita contadina di un tempo, in località Ancignano. Si tratta del Museo della civiltà contadina, in cui sono custoditi manufatti e reperti di importanza etnografica e antropologica.

Pozzolone, Santuario della Madonna della Salute degli Infermi

Religione e arte ecclesiastica vengono celebrate anche nel Museo della Liturgia e della Pietà Popolare, anch’esso a Ancignano.

Appena fuori dalla città merita una visita anche il suggestivo Santuario della Madonna della Salute degli Infermi, immerso nella campagna veneta in località Pozzoleone. A Lupiola, piccola frazione di Sandrigo, è possibile visitare la chiesa di San Sisto, edificio del XVIII secolo vicino al quale sono stati ritrovati alcuni resti di sepolture, forse riferibili ad un cimitero. 

I dintorni di Sandrigo sono particolarmente stimolanti a livello paesaggistico e naturalistico. I percorsi e i sentieri immersi nel verde regalano belle emozioni a neofiti e esperti.