
“Festival del Vento” di Spotorno
Sabato 10 e domenica 11 marzo torna per la sua 19° edizione il “Festival del Vento” di Spotorno, in Liguria, un week end dedicato agli aquiloni organizzato dal 30 Kite Club, associazione no profit ligure con base a Genova, attiva dal 2001, che organizza e coordina, sin dalle prime edizioni, il “Festival del Vento” per conto del Comune di Spotorno. Per quest’edizione del festival è prevista la partecipazione dei migliori club italiani ed europei, con la conferma dell’attrazione, introdotta l’anno scorso della nazione ospite d’onore, a consolidare il taglio internazionale dell’evento.

“Festival del Vento” di Spotorno
Ospite d’onore della scorsa edizione il BJKA, club aquilonistico di Pechino, mentre quest’anno la scelta è caduta sulla Malesia, con due club aquilonistici, uno specializzato nella tradizione antica degli aquiloni malesi, l’altro nella sua evoluzione moderna. Entrambi i club esporranno le loro opere nello stand sulla piazza ed in volo in spiaggia. I gruppi malesi giungeranno a Spotorno già nella mattina di venerdì 9 marzo. Il “Festival del Vento” di Spotorno porrà la consueta attenzione nell’allestimento della manifestazione, con bandiere, banner e maniche a vento lungo la passeggiata e “giardini del vento” in spiaggia, ammirabili dalla passeggiata, garantendo così colore e spettacolo in qualsiasi condizione meteorologica. La star invitata per enfatizzare questo aspetto della manifestazione è l’artista francese Alain Micquiaux, noto per aver esposto le sue opere in tutto il mondo. Micquiaux realizzerà, oltre ad alcuni particolarissimi aquiloni,un campo di enormi papaveri fluttuanti nell’aria che sarà posto nel tratto di spiaggia tra i bagni Sirio e Piazza della Vittoria. Più di cinquanta saranno i gruppi presenti al Festival con circa duecento partecipanti complessivi, provenienti da Francia, Germania, Belgio, Svizzera, Ungheria, Polonia, Brasile, Malesia ed Italia tutta.

“Festival del Vento” di Spotorno
La recente apertura della Casa del Turismo offrirà quest’anno l’occasione di allestire, da giovedì 8 a lunedì 12 marzo, una colorata mostra di aquiloni all’interno di questa bellissima struttura posta in posizione strategica rispetto alla base della manifestazione; anche questa attività sarà utile ad arricchire il Festival, prescindendo da qualsiasi condizione meteorologica. Quest’anno il tema del tradizionale concorso a premi del “Festival del Vento” sarà “Aquiloni box: chi conosce il prof. Waldof”. I partecipanti potranno presentare le loro versioni di un particolare tipo di aquilone, notissimo tra gli appassionati. Saranno inoltre svolte tutte le tradizionali attività che contraddistinguono i festival dedicati agli aquiloni: il saluto delle bandiere dei club al pubblico, le presentazioni dei club e delle loro specificità, i lanci di caramelle dagli aquiloni, le battaglie di rokkaku (aquilone tradizionale giapponese realizzato con stecche di bambù e carta washi), le esibizioni di specialisti acrobatici, a cui si aggiungeranno il laboratorio di costruzione per bambini ed i corsi di pilotaggio per principianti e per esperti.

“Festival del Vento” di Spotorno
L’utilizzo di circa un chilometro di spiaggia consentirà il volo degli aquiloni giganti, sempre più numerosi, che creeranno un colorato e appariscente sfondo alla manifestazione, teatro delle esibizioni acrobatico-musicali e del volo della moltitudine di aquiloni statici di tutte le dimensioni. Le aree sottostanti la passeggiata saranno adibite a “giardino del vento”, dove specialisti del genere appronteranno installazioni eoliche anche sonore. In assenza di vento saranno eseguite esibizioni acrobatiche con aquiloni no-wind, battaglie aperte al pubblico e cortei di aquiloni aperti a terra, interviste, dimostrazioni e spiegazioni rivolte agli appassionati. In condizioni meteo avverse verrà utilizzato il Palazzetto dello Sport per esibizioni indoor aperte al pubblico. In questa eventualità la premiazione ed il saluto ai partecipanti avrà luogo nei locali dell’Hotel Tirreno, partner della manifestazione.
In continuità con le precedenti edizioni, durante le quali si è dato spazio ad associazioni benefiche di diversa natura, quest’anno parteciperà al festival l’associazione Angsa Liguria (Associazione genitori soggetti autistici), i cui membri sabato 10 prenderanno parte ai laboratori ed al volo insieme ad alcuni ragazzi ed ai loro educatori.

Il “Festival del Vento” di Spotorno
L’inaugurazione ufficiale della manifestazione, alla presenza del sindaco di Spotorno, si terrà venerdì 9 alle 18 presso l’Hotel Tirreno.
Il 30 Kite Club organizza anche altri eventi tra Liguria e Piemonte, tra cui One Sky One World Savona nel secondo week end di ottobre, che nel 2017 ha visto la partecipazione di una delegazione Giapponese. In aprile coorganizza inoltre E-Vento AndorA in collaborazione con la locale Associazione Albergatori.
Il programma di massima di “”Festival del Vento” di Spotorno edizione 2018, prevede: volo libero di aquiloni statici, acrobatici, grandi strutture gonfiabili e multicellulari; scaletta di esibizioni di volo acrobatico; esibizioni di battaglie rokkaku; esibizioni di balletti di aquiloni in team e singoli; laboratorio di costruzione aquiloni dedicato ai bambini gestito dall’associazione Emergency; laboratorio di costruzione aquiloni tradizionali aperto al pubblico, gestito dai gruppi Malesi; lancio di caramelle dagli aquiloni, mini-corsi di volo; esposizione di aquiloni nella Casa del Turismo; “giardini del vento” e “giardino dei papaveri”; aquilonata notturna con D.J. set e spettacolo di effetti luminosi; premiazione del concorso a tema; premiazione e saluto alle delegazioni asiatiche.

Spotorno e la sua bella spiaggia
VIAGGIO A SPOTORNO
Incastonato in una incantevole baia tra Capo Maiolo e Punta del Vescovado, Spotorno è un tipico paese della Riviera di Ponente che conserva la classica impostazione marinara. Oltre al suggestivo e ben conservato centro storico, con i tradizionali caruggi, sono presenti nel borgo numerosi luoghi e monumenti d’interesse storico/artistico. Per il suo clima mite Spotorno è adatta anche per i soggiorni climatici invernali, oltre ad essere un’accogliente stazione balneare con numerosi negozi, bar, ristoranti, giardini pubblici e stabilimenti balneari.

Uno stabilimento balneare a Spotorno
Nell’antichità Spotorno era un piccolo paese rivierasco, spesso oggetto di contese tra i potenti comuni vicini, Noli e Savona. Poche case addossate alla spiaggia ed un castello sulle alture, atto a fornire estremo e sicuro rifugio in caso di necessità. Il paese viveva con quel poco che la campagna offriva e, soprattutto, con le attività legate alla vita di mare, ovvero la costruzioni di navi, da sempre fonte di attività e di sostentamento, ed il commercio marittimo. Da Spotorno partivano i “lembi”, imbarcazioni che vantavano equipaggi anche di trenta elementi, per raggiungere la Francia, la Sicilia, la Sardegna trasportando merci allora assai importanti quali vino, tele, limoni. In tempi più vicini a noi a Spotorno sorgeva un cantiere navale, la dove oggi c’è piazza della Vittoria, in cui si costruirono e vararono numerosi brigantini destinati poi a solcare i mari di svariati territori.
Nel secolo scorso l’economia del paese si fondava sulle attività marinare ma anche sulla produzione di calce, che veniva esportata in numerosi territori ed arrivava ad essere consegnata sino in Francia. A testimonianza di quell’epoca restano ad oggi, ancora ben visibili, le antiche fornaci collocate all’altezza del terzo molo del porto.
Nel 1872 il territorio di Spotorno venne attraversato dalla linea ferroviaria Genova-Nizza e da allora le spiagge, fino ad allora luoghi dedicati alla pesca ed alla costruzione di navi, cominciarono a diventare meta di un pionieristico turismo balneare che, godendo della bellezza della costa, poteva usufruire di piccole baracche di legno lungo la spiaggia e rifocillarsi all’ombra dei pergolati delle osterie. A cavallo tra i secoli il paesaggio prese a trasformarsi gradualmente e cominciarono a sorgere hotel e stabilimenti balneari per accogliere un turismo che nel tempo diventò sempre più importante per l’economia del paese.

Spotorno, la chiesa parrocchiale della Santissima Annunziata
Nonostante ciò Spotorno ha saputo mantenere intatte le caratteristiche tipiche del borgo marinaro. Il “paese vecchio” è costituito da un insieme di viuzze che si incrociano e che in un primo momento sembrano comporre una sorta di labirinto senza uscita. In realtà, rispetto ad altre località rivierasche, il centro storico di Spotorno si presenta molto meno tortuoso e più esteso. La conformazione del paese, posto in una piana relativamente ampia a ridosso dei rilievi, ha infatti consentito che i caruggi (vicoli) fossero sufficientemente ampi ed accoglienti. Lungo le vie si trovano innumerevoli botteghe che si sono introdotte nell’ambiente senza affatto stravolgerlo.
Passeggiando si possono notare anche “palazzotti” di fine fattura, loggette che si affacciano sui vicoli impreziosite da colonnine e bifore a testimonianza di una certa ricchezza acquisita in tempi antichi grazie al commercio e alla navigazione.
Il budello è costituito da tre stradine parallele collegate tra loro da frequenti vicoli e sottopassaggi. E’ possibile incontrare opere recenti installate in slarghi e piazzette che offrono motivi di piacevole curiosità come la recente installazione di S. Umberto “a misura d’uomo” nelle vicinanze della chiesa parrocchiale o la ristrutturata arcata con oblò posizionati a terra da cui scorgere visioni aeree della cittadina: un centro storico semplice, curato e degno di una passeggiata alla scoperta del luogo.
La chiesa parrocchiale della Santissima Annunziata, situata nel centro del paese, si presenta oggi a navata unica coperta da una volta a botte, con dieci cappelle laterali, più due nel presbiterio. In controfacciata si trova una tribuna secentesca, mentre nell’abside corre un interessante coro ligneo intagliato della stessa epoca. Il pavimento è del 1751 e su di esso si aprono 17 sepolcri, il più antico dei quali porta la data 1582.

Spotorno, oratorio di Santa Caterina
Si ha notizia di una chiesa intitolata a Santa Maria in alcuni documenti risalenti all’anno 1198 e ancora nel 1446. L’attuale intitolazione è citata per la prima volta in una visita pastorale del 1585 da cui si apprende che la chiesa era divisa in tre navate e aveva dieci altari. La chiesa fu riconsacrata nel 1694 a seguito di interventi che ne modificarono l’aspetto in grosso modo quello attuale. Tra le varie opere risalenti al Seicento e al Settecento spicca la Madonna con il Bambino tra i santi Antonio da Padova e Francesco (1667) di Domenico Piola.
Un altro edificio degno di nota, caratterizzato da una facciata baroccheggiante e immerso nel verde dei pini del parco Monticello, è l’oratorio di Santa Caterina, sede della confraternita omonima. Risalente alla metà del XVII secolo, (nel sottotetto e in una parete esterna è riportata la data del 1655, che si ritiene l’anno di riedificazione o comunque di profonda trasformazione dell’oratorio), conserva dipinti di Giulio Benso, Domenico Piola e Giovanni Battista Merano e presenta una navata unica con volta a botte e abside e un altare maggiore marmoreo dietro al quale è conservata una statua dell’Annunciazione del XVI secolo.

Spotorno, torre di avvistamento
Ai lati del presbiterio si trovano altri due altari dedicati a San Rocco e a San Sebastiano. “Massimino, imperatore romano, accrebbe la gloria della santa attraverso il martirio con la ruota Spotorno”, così cita l’iscrizione lungo il perimetro interno della navata. A destra una porta secondaria d’accesso è sormontata da una lunetta in ardesia in cui troviamo un bassorilievo rappresentante Santa Caterina tra due coppie di incappucciati. La facciata esterna è spoglia e priva di decorazioni, alleggerita solo da un finestrone a mezza luna e sormontata sul colmo da un piccolo campanile a vela. Da notare ben quattro crocefissi processionali posti vicino all’ingresso.
Il borgo di Spotorno era dotato, così come altri borghi vicini, di un buon sistema difensivo grazie alla presenza sul territorio di un locale castello – il cui primo impianto risalirebbe al XII secolo, mentre l’odierna struttura quadrangolare risalirebbe al XVI secolo – e di alcune torri di avvistamento, tutt’ora visitabili.

Area naturale nei dintorni di Spotorno
Il castello, ubicato in posizione semi elevata su un colle a nord dell’odierno abitato spotornese, fu edificato in un periodo antecedente o durante la dominazione feudale dei vescovi di Savona, già nel 1180 risulta essere tra le proprietà feudali della diocesi savonese. Fu poi abbattuto agli inizi del XIII secolo e ricostruito nel 1218; nel 1227 fu nuovamente distrutto dalla popolazione di Noli e Segno (fedeli alleati di Genova) per essere infine riedificato nel XVI secolo. Quel che oggi resta del castello è sottoposto dal 1933 a vincolo di tutela dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici. Le postazioni di avvistamento furono invece edificate dalla Repubblica di Genova nel corso del XVI secolo (tra cui quelle di Sant’Antonio, a levante e di Coreallo, a ponente), per un maggior controllo del territorio montano e del litorale e scongiurare le sempre più frequenti incursioni dei pirati saraceni.
Tra i territori comunali di Spotorno, Bergeggi, Noli, Quiliano, Vado Ligure e Vezzi Porto è presente e preservato un sito di interesse comunitario, proposto dalla rete Natura 2000 della Liguria, per il suo particolare interesse naturale, faunistico e geologico.

Area marina protetta dell’isola di Bergeggi
Il sito è collocato nell’area boschiva tra il monte Mao, Rocca dei Corni e monte Mortou in cui insistono macchia mediterranea, aree erbose e coltivazioni agricole. Oltre ad alcune faggete, sugherete e lembi di calluneto (Calluna vulgaris), sono segnalate le presenze della campanula di Savona (Campanula sabatia), il convolvolo di Savona (Convolvulus sabatius) e il fiordaliso a pigna (Leuzea conifera), quest’ultimo a rischio di estinzione allo stato spontaneo. Tra le specie animali gli anfibi pelodite (Pelodytes punctatus) – molto raro – e il geotritone (Speleomantes strinatii). Il territorio di Spotorno è percorso da una rete di sentieri per passeggiate, mantenuti dall’A.I.B. locale. Una curiosità, a Spotorno e precisamente a Villa Bernarda, oggi trasformata in alloggi di civile abitazione, soggiornò nell’inverno tra il 1925 e il 1926, David Herbert Lawrence, autore del tanto discusso romanzo intitolato “L’amante di Lady Chatterley”. Si può scorgere, sulla omonima Via Lawrence, la targa dedicata al grande scrittore, drammaturgo, saggista e pittore inglese.