Street Food & Freestyle Motocross Coppa Europa & Tattoo a Mapello

La galleria del centro commerciale “Il Continente” a Mapello

Il Centro Commerciale “Il Continente” di Mapello, in provincia di Bergamo, ospiterà all’interno dell’ampia area feste, dal 6 all’8 ottobre e poi dal 13 al 15 ottobre, il 3° meeting nazionale di Street Food – meeting Tattoo & Coppa Europa Freestyle motocross – Contest di bmx-pump-mtb.

Freestyle Motocross

Un’area di 13.000 mq in cui si è scelto di unire tre settori in un’unica fiera per presentare al pubblico il massimo che il mercato e le nuove tendenze possono offrire nell’ambito degli spettacoli rider mondiali di freestyle motocross in competizioni Coppa Europa e Contest di bmx-mtb-pump extreme, unitamente alla migliore ristorazione street food di ogni stile, dalla cucina italiana a quella etnica proveniente da diverse parti del mondo. Novità, i migliori tatuatori della Lombardia si esibiranno nelle loro nuove creazioni di tendenza all’interno della galleria negozi centrale del centro commerciale.

Un evento alla portata di tutti (biglietto d’ingresso, 5 euro) e rivolto ad un pubblico eterogeneo. Non mancherà ovviamente la musica con l’esibizione live di numerose cover band (Vasco Rossi – ACDC – Ligabue – Metallica, solo per citarne alcuni). Fmx Eventi Europa, riconosciuto dalla federazione italiana consacratore del motocross come disciplina sportiva, porterà nella tappa di Mapello 5 vincitori di World Cup e 3 di Europa Cup, oltre a 30 tra i migliori food truck e a 20 tatuatori locali che si cimenteranno in un contest europeo. 

Streetfood

Gli standisti interessati a partecipare dovranno sottoscrivere il contratto entro 15 giorni dall’inizio della fiera (modulo scaricabile dal sito www.fmxeventi.it ), oppure inviare e-mail a freestylemotocross@libero.it. Nella fiera non sono ammesse giostre. Ingresso gratuito a disabili e a personale ed utenti di comunità educative, case famiglia e centri di recupero giovani, previa comunicazione via e mail a freestylemotocross@libero.it. Ulteriori informazioni sull’evento al numero 3470939106. Sono tuttora liberi alcuni stand Tattoo e Street Food. 

VIAGGIO A BERGAMO ALTA

Bergamo è suddivisa in due parti distinte: la “Città Alta”, cinta da mura e posta in altitudine più elevata, e la “Città Bassa”, la quale – benché sia anch’essa di antica origine e conservi i suoi nuclei storici – è stata resa in parte più moderna da alcuni interventi di urbanizzazione. In quest’occasione ci limiteremo a raccontare la Città Alta, considerata la ricchezza dei suoi monumenti e delle molteplici attrattive turistiche.

Bergamo è anche soprannominata “la città dei Mille” per via del cospicuo numero di volontari bergamaschi, appartenenti a tutte le classi sociali, escluso il mondo rurale – circa 180 – che presero parte alla spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi, episodio cruciale del Risorgimento. 

Tattoo

Le mura venete di Bergamo sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità proprio quest’anno, il 10 luglio 2017, durante la 41esima sessione del Comitato Unesco a Cracovia, in Polonia.

La città sorge in territorio pedemontano, laddove l’alta pianura lascia spazio agli ultimi colli delle prealpi Bergamasche, a metà strada tra i fiumi Brembo e Serio. Il nucleo antico della città fu fondato proprio sui colli e primi ad ad occupare il territorio furono i Liguri, più precisamente gli Orobi. A partire dal 49 a.C. e Bergomum divenne un Municipio romano. Bergamo Alta è una città medioevale, circondata da bastioni eretti nel XVI secolo, durante la dominazione veneziana, che si aggiungevano alle preesistenti fortificazioni al fine di renderla una fortezza inespugnabile. Tuttora è una delle poche città-capoluogo italiane, assieme a Ferrara, Lucca, Verona, Padova, Treviso e Grosseto, il cui centro storico è rimasto completamente circondato dalle mura che, a loro volta, hanno mantenuto pressoché intatto il loro aspetto originario nel corso dei secoli.

Bergamo, la Città Alta

128 anni di vita e una pendenza del 52% per le due carrozze della funicolare che collega i due livelli della città accompagnando il visitatore nel centro storico, dove la prima tappa è l’antica Rocca situata sul colle panoramico. Ma nel frattempo è bene godersi, sopratutto se si è scelto di farlo a piedi, il percorso che conduce in collina, un tragitto dove la bellezza è innanzi tutto nel viaggio, con straordinarie vedute e incantevoli architetture.

Belgamo Alta, la Rocca

Il nucleo centrale della Rocca è costituito da un mastio a pianta quadrangolare, realizzato tra il 1331 e il 1336, con quattro torri quadrate agli angoli, collegate da camminamenti e con merlatura ghibellina, che ha subito numerose modifiche ed operazioni di restauro. Per aumentarne la funzione difensiva della città venne costruito sul colle San Giovanni un nuovo complesso militare, la Cittadella, secondo un progetto che vedeva le due opere integrate nella stessa funzione e racchiudeva la città vecchia in un recinto fortificato. A partire dal 1927 la Rocca è diventato luogo della memoria cittadina relativamente agli eventi politico-militari risorgimentali e dei due conflitti mondiali, con l’esposizione di collezioni storiche otto-novecentesche e la realizzazione di lapidi ed aree commemorative. Dal 7 maggio 2004 nel complesso è visitabile la sezione ottocentesca del Museo storico (1797-1870).

Dopo una visita all’antica Rocca, la via principale ci porta nella Piazza Vecchia, splendido cuore della città dove si trova una delle più antiche biblioteche italiane.

Bergamo Alta, Piazza Vecchia

Dire Piazza Vecchia significa dire Bergamo Alta: è stata per secoli il fulcro del potere politico di Bergamo e ancora oggi continua ad essere il luogo dove ci si incontra e si vive il tempo libero. Sulla Piazza si affacciano maestosi e imponenti edifici disposti secondo una geometria armonica e perfetta, tanto da far dire a Le Corbusier che “non si può più toccare neppure una pietra, sarebbe un delitto”. Spiccano il Palazzo della Ragione, che risale alla fine del 1100 e rappresenta la più antica sede comunale lombarda esistente, e la Torre Civica, detta “il Campanone”, con i suoi 52 metri di altezza da percorrere a piedi o in ascensore e che ancora oggi alle ore 22 scocca 100 colpi – quelli che in passato annunciavano la chiusura notturna dei portoni delle mura venete. Al centro di Piazza Vecchia si può ammirare la fontana Contarini, donata alla città nel 1780 dal Podestà Alvise Contarini. Sul lato opposto della Piazza sorge il Palazzo Nuovo, sede del Comune fino al 1873 e oggi della Biblioteca Angelo Mai che conserva un patrimonio librario composto da incunaboli, cinquecentine, stampe, manoscritti e altri reperti di inestimabile valore, rendendola una delle biblioteche più importanti d’Italia.

Bergamo Alta, Biblioteca Angelo Mai

Costruita nel medesimo punto dove sorgeva l’antico foro romano, la Piazza rappresentava il centro della città medievale. Originariamente limitata all’attuale Piazza Duomo, era il luogo dei proclami pubblici e il centro del commercio cittadino, come dimostrano ancora le barre in ferro poste sul fianco della Basilica di Santa Maria Maggiore. Queste barre prendono il nome di “misure” e hanno origine in epoca medievale, quando la frammentazione del potere portava anche alla frammentazione delle grandezze. Ogni città creava le proprie unità di misura per pesi, volumi, lunghezze; che divenivano un’unità di misura efficace solo se rese pubbliche e garantite dall’autorità, per questo i Comuni esponevano in luoghi pubblici (in genere dove si svolgeva il mercato) i riferimenti ufficiali. Le barre situate sul muro di Santa Maria Maggiore rappresentano quindi le unità di misura in uso a Bergamo in periodo medievale.
Piazza Vecchia come esiste oggi inizia a prendere vita solo dopo l’innalzamento del Palazzo della Ragione alla fine del 1.100, dividendo l’attuale spazio da quello retrostante del Duomo di Sant’Alessandro: le case private che vi sorgevano sono gradualmente abbattute a partire dal XIV secolo.

Bergamo Alta, Palazzo della Ragione

Una volta raggiunte le dimensioni odierne, la modifica più importante avviene sul finire della dominazione veneziana con la costruzione della bellissima fontana Contarini, voluta sia per ragioni di abbellimento del cuore della città, sia per scopi pratici (ancor oggi ci si può dissetare bevendo dalle sue bocche che rappresentano delle sfingi). Venne sostituita a fine Ottocento da una statua dedicata a Giuseppe Garibaldi, salvo poi essere ripristinata nella sua forma originaria nel 1922. Da qualche anno, Piazza Vecchia è sede di un evento internazionale: “I Maestri del Paesaggio”, allestito da importanti artisti e paesaggisti internazionali, che per due settimane trasformano Piazza Vecchia in una magnifica “piazza verde” arricchita con piante di ogni tipo e oggetti di design. Al di là del palazzo della Ragione si trovano il Duomo di Sant’Alessandro, la Cappella Colleoni dell’architetto Giovanni Antonio Amadeo, il Battistero eretto da Giovanni da Campione e la basilica di Santa Maria Maggior coi suoi bei portali laterali nord e sud, pure di Giovanni da Campione.

Bergamo Alta, Santa Maria Maggiore e Cappella Colleoni

Quest’ultima chiesa, cittadina, già antica chiesa battesimale, ora non più della Diocesi, all’interno reca i segni architettonici dei vari periodi che si sono susseguiti dall’epoca della sua costruzione. Degni di nota gli intarsi raffiguranti scene bibliche realizzate in legni di vari colori, i cui disegni sono quasi tutti opera di Lorenzo Lotto, e un imponente confessionale barocco scolpito da Andrea Fantoni. La chiesa ospita la tomba del musicista Gaetano Donizetti. Senza dubbio l’edificio più maestoso di Bergamo è la Cappella Colleoni. La sua facciata decorata da marmi rossi e bianchi è un capolavoro del Rinascimento italiano. I suoi interni un concentrato incredibile di opere d’arte: la statua equestre del condottiero bergamasco Bartolomeo Colleoni, i sarcofagi interamente intarsiati nel marmo, la delicata tomba della figlia Medea, i legni scolpiti dei banchi. Una curiosità: si narra che toccare a mezzanotte il simbolo araldico posto sulla cancellata porti fortuna. Vero o no, può essere un’ottima scusa per una passeggiata nella suggestiva Città Alta notturna! Via Colleoni, nota anche come Corsaröla, collega Piazza Vecchia a Piazza della Cittadella ed è la strada principale della Città Alta.

Bergamo

In Piazza della Cittadella si trovano il Civico museo archeologico e il Museo “Enrico Caffi” di scienze naturali, poco lontano dai quali si può visitare la Fontana del Lantro, posta presso la chiesa di San Lorenzo. Tra le altre architetture religiose, la chiesa di San Michele al Pozzo Bianco, che conserva gli affreschi con Scene della vita di Maria di Lorenzo Lotto (1525). La Città Alta si può raggiungere a piedi attraverso gli scorlazzini (scalinate che da più punti la collegano alla parte bassa della città), in automobile (anche se è vietato durante i fine settimana estivi e tutto l’anno la domenica pomeriggio), con la funicolare o con l’autobus.

Aree verdi colorano gli spalti delle antiche Mura Veneziane, regalando una straordinaria vista panoramica e un’occasione di relax nella natura circondata da splendidi esempi di storia e architettura. È qui che si aprono le maestose Porte Veneziane, come la bellissima Porta San Giacomo o Porta Sant’Agostino, frequente sede di mostre d’arte contemporanea.

Bergamo alta, Porta San Giacomo

Sempre sulle Mura, un viaggio nel tempo è offerto dalle cannoniere di San Michele e San Giovanni, visitabili da aprile a ottobre nei week end. Bergamo non sarebbe la stessa senza le sue imponenti Mura veneziane: oltre sei chilometri di tracciato, luogo di romantiche passeggiate, teatro di meravigliosi tramonti, custodiscono da più di quattro secoli le bellezze della Città Alta. Vennero costruite a partire del 1561 dalla Repubblica di Venezia per arginare gli attacchi nemici, ma la Storia fu benevola, forse colpita da tale possente bellezza, e volle che non subissero mai assedi. 

Bergamo, colle S. Eufemia, Rocca e Mastio

In tal modo si sono fortunatamente potute conservare pressoché intatte fino ai giorni nostri. Sono costituite da 14 baluardi, 2 piattaforme, 100 aperture per bocche da fuoco, 2 polveriere, 4 porte, a cui va aggiunto tutto l’intricato mondo sotterraneo di sortite, passaggi e cunicoli: da non perdere l’occasione di camminare dentro le Mura e visitare le cannoniere di San Michele e San Giovanni.

I colli su cui si sviluppò Bergamo Alta rivestivano, fin dall’antichità, una notevole importanza strategico-militare per la propria conformazione orografica ma specialmente perché crocevia tra la parte orientale della pianura padana, particolarmente il Friuli, e l’Europa centrale. Anche il castello di San Vigilio, posto in posizione dominante sul colle omonimo, ricopriva un ruolo strategico nella gestione militare della città. Simbolo ben visibile del potere, il castello ha costituito per secoli la residenza dei diversi dominatori che si sono succeduti a Bergamo. Situato a 496 metri d’altezza sul colle che gli dà il nome, sovrasta la Città Alta, motivo per cui in passato svolgeva una funzione strategica nel caso di attacchi nemici.

La funicolare di Bergamo

Dalla sua sommità infatti si può osservare il vicino monte Bastia e i paesi sottostanti dell’antica val Breno (oggi chiamati Valbrembo e Paladina), la spianata di Almenno, nota come Lemine, un tempo zona di grandissima importanza commerciale, e i borghi collocati lungo la strada che porta all’imbocco della Val Brembana. Questo panorama tanto spettacolare quanto sterminato arriva ad abbracciare anche una vasta parte delle Prealpi. Molto suggestiva è la pianta del castello di San Vigilio che ricorda la forma di una stella, con annessi i quattro torrioni chiamati Castagneta, Belvedere, Del Ponte e San Vigilio. I suoi sotterranei poi sono alquanto articolati: è stato rinvenuto anche un cunicolo, in parte percorribile che collega il castello direttamente con la parte nord della cinta muraria dei colli, dentro il Forte San Marco. Le prime notizie di una fortificazione sul Colle risalgono circa al VI secolo dopo Cristo, anche se non sono escluse presenze di costruzioni già in epoca romana. 

Già sul finire del XIX secolo il castello ha mostrato la propria vocazione turistica: l’intera struttura fu acquistata infatti dalla famiglia Soregaroli che vi aprì un ristorante. Una sorta di premonizione, dato che oggi il colle di San Vigilio, con i suoi due ristoranti di lusso, è considerato una delle mete ideali se ci si vuol concedere una cenetta a due. Il castello è diventato in seguito proprietà del Comune di Bergamo, che lo ha aperto al pubblico nel 1962, mentre la funicolare, ferma dal 1976, è stata ripristinata nel 1991. Attualmente si può ancora visitare il passaggio segreto che collegava il Forte di San Marco con il castello stesso, grazie all’attività del gruppo speleologico Le Nottole, che garantiscono visite guidate su prenotazione.