La Festa della Lavanda di Assisi

Il Lavandeto di Assisi

A Castelnuovo di Assisi, nove chilometri da Assisi, in Umbria, si svolgerà il 17-18-24-25 giugno e l’1-2 luglio l’ottava edizione della “Festa della Lavanda“, un evento con ingresso gratuito, organizzato e finanziato dal vivaio “Il Lavandeto di Assisi” che sostiene la manutenzione dei campi e le spese per l’allestimento dell’evento con la vendita di piante aromatiche, piante di lavanda, salvie e prodotti alla lavanda.

L’interno del negozio “Il Lavandeto di Assisi” – Viale Marconi, 1 Assisi (200 metri sotto la Basilica di San Francesco)

La “Festa della lavanda” di Assisi, che si svolge nel giardino di due ettari de “Il Lavandeto”, rappresenta un’occasione per trascorrere un week end in campagna ammirando le bellezze che offre la natura e immergersi in un paesaggio spettacolare caratterizzato da una rarissima collezione di varietà di lavanda: filari di lavanda viola, bianchi, blu, rosa oltre allo stupendo giardino delle salvie ornamentali e al campo delle erbe aromatiche, il tutto con il bellissimo sfondo di Assisi, la città natale di San Francesco un Santo che amava infinitamente la natura. Durante i tre week end della festa sarà anche piacevole sostare in mezzo ai campi ed osservare e fotografare la fioritura che cambierà ogni settimana. Gli amanti della natura e gli appassionati del giardinaggio e potranno passeggiare liberamente nel giardino delle salvie ornamentali, nel giardino delle piante officinali o anche partecipare alle visite guidate gratuite e alla distillazione della lavanda per scoprire i profumi di tantissime piante aromatiche spesso sconosciute.

Bouquet di lavanda per matrimonio

Per l’occasione sarà allestita una mostra mercato di florovivasimo dedicata sia alle piante ed ai prodotti artigianali de “Il Lavandeto di Assisi” ma anche alle varietà proposte dai vivaisti specializzati in collezioni di piante rare: rose, agrumi, piante grasse e all’artigianato di qualità con prodotti naturali e bio. Si potrà anche assistere alla distillazione della lavanda, conoscere le virtù ed i possibili utilizzi di questa pianta ricca di proprietà e vedere come avviene l’estrazione dell’olio essenziale. Sarà inoltre possibile partecipare a vari laboratori per imparare a produrre unguenti e oleoiti di antica tradizione, ma anche cimentarsi nella realizzazione del “bouquet più bello” partecipando, al costo di 10 euro, al piccolo concorso che mette in palio 40 euro in piante. A disposizione dei visitatori anche un ricco punto ristoro. E’ dedicata ai più piccoli la divertente passeggiata sui pony del maneggio di Rivotorno mentre gli adulti potranno cimentarsi in una gita a cavallo che, passando per il Lavandeto, arriverà fino ad Assisi. Per il pranzo sarà possibile prenotare il pic nic (con tutto l’occorrente) da consumare nei campi con cibi a scelta preparati la mattina stessa da un ristorante della zona.

Prodotti alla lavanda

Sono inoltre previste speciali convenzioni per il pernottamento, tutte le informazioni nella pagina relativa alla festa www.illavandeto.com. Coloro che parteciperanno alle festa avranno diritto anche ad uno sconto sul biglietto d’ingresso al Museo dicesano di Assisi.

VIAGGIO AD ASSISI

Assisi è costruita con la pietra bianca e rossa del Subasio, sopra terrazze artificiali. Ha strade strette e generalmente tortuose, ripide, spesso a gradinate, e di vetusto aspetto. La struttura urbanistica medievale, le alte testimonianze dell’arte insieme alle molte vestigia antiche sparse nell’abitato la pongono tra le città più intatte e autentiche del passato; i vivi ricordi francescani presenti ovunque e il dolce paesaggio circostante la rendono altamente suggestiva, uno dei rari luoghi eletti dello spirito. Il vero volto antico di Assisi va colto soprattutto in qualche angolo recondito, oppure nei rari momenti in cui strade e piazze sono libere da visitatori.

Assisi è una città di origine Romana (con il nome di Asisium), ne sono testimonianza numerosi monumenti come la facciata del Tempio di Minerva, l’Anfiteatro, le Mura, il Foro. Con la caduta dell’Impero Romano la città divenne un insediamento dei Goti (545) per poi cadere sotto il dominio dei Longobardi.

Assisi, la facciata della Basilica

Assisi ebbe il suo periodo storico più importante nei secoli XII-XIII, quando fu libero Comune, periodo durante il quale conobbe uno sviluppo straordinario sopratutto grazie ai movimenti monastici (in special modo i Benedettini). In seguito la prosperità di Assisi, soggetta a Perugia, venne meno e nel’400 la città, passando da una signoria all’altra, fu preda a lotte cruente e devastazioni, finchè fu incorporata nello Stato della Chiesa. 

Assisi, la Basilica di San Francesco

Il più illustre dei suoi cittadini, San Francesco, nacque ad Assisi nel 1182 e fu proclamato santo nel 1228, due soli anni dopo la sua morte, da Papa Gregorio IX. Ma se di santi dobbiamo parlare va menzionata anche Santa Chiara, che visse la sua intera vita all’interno delle cinta murarie di Assisi e nella chiesa di San Domenico insieme alle sorelle Agnese e Beatrice e la madre, fondò l’Ordine delle Clarisse. Ecco perché non deve stupire che la città sia meta imperdibile per molti pellegrini: le molte chiese, i luoghi natali dei Santi sono tappe imperdibili per i seguaci della vita religiosa.

Il nostro tour di Assisi parte dalla magnifica Basilica di San Francesco, costruita nell’XIII secolo e composta da due parti talmente diverse da essere complementari, la Chiesa Inferiore e la Chiesa Superiore. Varcate le belle porte di quercia scolpite da Niccolò da Gubbio si entra nella Chiesa Inferiore; proseguendo in fondo alla navata si può ammirare la cappella di Santa Caterina, costruita dal famoso cardinale Albornoz, che vi è sepolto.

Assisi, la Basilica Superiore

Altrettanto magnifiche le cappelle laterali dipinte da artisti del calibro di Giovanni da Cosma e Taddeo Gaddi, così come la volta della navata che è una vera e propria opera d’arte con affreschi ad opera di diversi artisti tra cui Simone Martini, Giotto e la sua scuola. In fondo alla navata ecco l’altare maggiore, eretto in corrispondenza della tomba di San Francesco, sopra il quale troneggiano quattro grandi affreschi in cui Giotto ha glorificato le tre virtù fondamentali della Regola francescana: Povertà, Obbedienza e Castità. Dalla Chiesa Inferiore si può scendere alla cripta nella quale riposa la salma del Santo, questo sotterraneo è stato ricavato interamente lasciando intatto il masso calcareo che conteneva il sarcofago del Santo. La Chiesa Superiore, con la sua famosa facciata gotica lineare e raffinata al cui centro troneggia un bellissimo rosone, è caratterizzata da un interno molto luminoso: la luce filtra attraverso le artistiche vetrate. La parte superiore è ricoperta di affreschi che narrano del Vecchio e Nuovo testamento, la cui attribuzione è ancora incerta dopo la tesi che voleva affidare la paternità a Giotto e a Cimabue.

Assisi, il chiostro della Basilia di San Francesco

Le pareti inferiori sono invece opera di Giotto e della sua scuola. Questo è il ciclo pittorico più importante ed interessante dell’iconografia francescana.

Proseguendo per Via San Francesco si raggiunge la medievale Piazza del Comune, costruita nel luogo del Foro romano, attorno a cui spicca il Tempio di Minerva, risalente al I secolo a.C., un vero gioiello d’arte antica, la cui facciata è perfettamente conservata, con le sei colonne che poggiano direttamente sulla scalinata sormontate da un capitello in stile corinzio. Dopo essere stato usato come carcere, abitazioni, botteghe, sede del consiglio cittadino, nel Medioevo il tempio fu trasformato in chiesa con il nome di Santa Maria sopra Minerva. Nel 1634 fu riadattato in forme barocche e dedicata a S. Filippo Neri. La Piazza del Comune di Assisi è abbellita anche dalla Torre del Popolo costruita a partire dal 1276 per ospitare la famiglia del Capitano del Popolo.

Assisi, Piazza del Comune

Davanti la torre si può ancora ammirare una lapide in pietra rossa del Subasio, con le misure di riferimento dei prodotti tipici della Assisi medievale: mattoni, pianelle, quadrelli e coppi. Lo Statuto comunale del 1469 prescriveva l’uso di questi modelli per chiunque fosse impegnato nelle professioni artigiane e commerciali. Di fronte alla Fontana dei tre leoni sorge il Palazzo dei Priori, oggi sede del Municipio e della Pinacoteca. Sempre nella medesima piazza sorge Palazzo Vallemani.

Assisi, Tempio di Minerva

Il piano nobile è completamente affrescato da pittori umbri e toscani del 1600 ed ospita la Pinacoteca Comunale con affreschi di epoca medioevale e rinascimentale provenienti da edifici civili e religiosi di Assisi e dintorni. La collezione si formò subito dopo l’Unità d’Italia per evitare la dispersione delle opere che fino a quel momento erano appartenute alle congregazioni religiose. I pezzi più importanti della raccolta sono una Maestà attribuita a Giotto e alcuni dipinti del Perugino. Nelle sale al primo piano è allestito il “Museo della memoria, Assisi 1943-1944”, una mostra sui 300 ebrei salvati dallo sterminio nazista grazie all’accoglienza di Assisi. Nella Piazza del Comune, è visitabile anche l’antico Foro romano che fu ritrovato nel corso di scavi compiuti nel 1836. Si accede al sotterraneo da via Portica, passando per la cripta romanica dell’ex chiesa di San Nicolò de platea, dove sono esposti sarcofaghi, capitelli e iscrizioni provenienti da Assisi o dagli immediati dintorni.
Per percorrere le orme del Santo si esce dalla piazza e ci si dirige subito a destra per trovarsi davanti alla Chiesa Nuova, realizzata nel ‘600 sulla casa natale di S. Francesco. Costeggiando la chiesa si arriva all’Oratorio di S. Francesco Piccolino, nel quale secondo la leggenda nacque il Santo.
Percorso Corso Mazzini ci si trova in Piazza Santa Chiara, dominata dall’omonima chiesa. La chiesa di Santa Chiara fu costruita subito dopo la morte, proprio vicino all’antica chiesa di San Giorgio, che fino al 1230 aveva custodito le spoglie di San Francesco.

Assisi, abbazia di San Pietro

Le spoglie della Santa vennero traslate già nel 1260 ma la consacrazione ufficiale avvenne nel 1265. La basilica è in stile gotico-umbro, con un interno a tre navate: dietro l’altare troviamo l’Oratorio con il Crocifisso che parlò a San Francesco nell’Eremo di San Damiano e fu alla base della sua scelta di vita. Dietro una grata ci sono alcune importanti reliquie della santa e di San Francesco. Dalle scale, situate a metà basilica, si accede anche alla cripta. Dietro ad una grata ci sono i resti mortali di Santa Chiara conservati in un sarcofago in pietra del Subasio.

Interessante, poi, la visita della Cattedrale di S. Rufino, vescovo, martire e patrono di Assisi. La chiesa è la più antica di Assisi e si ritiene sorga nello spazio dove c’era l’antico Foro Romano e nello stesso luogo in cui esisteva un tempio dedicato alla Bona Mater, (o Cerere dea delle messi). L’interno della chiesa, cinquecentesco, custodisce una cisterna romana, la fonte battesimale al quale furono battezzati Francesco e Chiara, e la meravigliosa cripta della Basilica Ugoniana che risale al XII secolo.

Assisi, l’Eremo delle Carceri

Altrettanto interessante anche la visita di San Pietro, un’abbazia Benedettina risalente intorno all’anno mille e situata nell’omonima piazza. E’ conosciuta per la sua particolare facciata a forma rettangolare, con tre portali d’ingresso e altrettanti rosoni. Da non perdere la cappella in stile gotico, il trittico di Matteo da Gualdo e i tanti affreschi.

Durante un soggiorno un po’ più lungo in città ci si potrà permettere la scoperta dei luoghi più umili legati a San Francesco, ovvero l’Eremo delle Carceri, sulla montagna appena sopra Assisi, nella gola chiamata anticamente Maloloco: l’eremo è costruito sul luogo dove San Francesco e i suoi seguaci si ritiravano in preghiera, presso una chiesetta circondata da grotte già in età paleocristiana frequentate da eremiti. Il Santuario custodisce la Grotta scelta dal Poverello come luogo di preghiera e di ritiro, uno dei due vani della grotta contiene il letto di pietra su chi dormiva il Santo.

Una suggestiva immagine di Assisi

Altra località legata a San Francesco è La Porziuncola a S. Maria Degli Angeli. La chiesetta prende il nome da “Portiuncula”, che letteralmente indica la piccola porzione di terreno su cui sorgeva. Questa chiesa fu una delle prime tre ad essere restaurate dal Santo che ne fece il centro del Francescanesimo: qui ha la visione in cui Gesù gli conferisce l’Indulgenza conosciuta come “Indulgenza della Porziuncola” o “Perdono di Assisi”. Da visitare a La Porziuncola un luogo simbolico pieno di fascino ovvero il roseto con le rose in cui San Francesco si rotola per combattere contro il dubbio e la tentazione.

Assisi, la Rocca Maggiore

Secondo il racconto, le piante a contatto con il corpo del santo perdono le spine dando origine alla “Rosa Canina Assisiensis”, che ancora oggi continua a fiorire solo alla Porziuncola.

Un’idea originale su cosa fare a Assisi è il giro delle mura medioevali che si dividono in due parti, la cerchia muraria antica, realizzata prima del 1200 e quella esterna costruita dopo questa data. In alto, sopra le mura medioevali spiccano la Rocca Maggiore e quella minore. L’ingresso della città circondata dalle mura non può che avvenire tramite alcune porte di accesso. Delle moltissime che c’erano in passato, ne sono rimaste solamente dieci, attraverso le quali si può entrare nel centro storico di Assisi. La Rocca Maggiore spicca sulla cima della collina che domina l’intera valle. E’ stata costruita nel medioevo e distrutta prima del 1200, ricostruita poi nella seconda metà del 1300 e modificata nel corso degli anni. Si dice che in questa rocca abbiano soggiornato Federico Barbarossa e Federico II. Oggi offre una passeggiata suggestiva tra mura secolari e una magnifica vista su Assisi e i dintorni.

La tipica rocciata di Assisi

ASSISI NEL PIATTO

Siamo in Umbria quindi c’è da aspettarsi una cucina genuina, di sostanza, con prodotti del territorio serviti in modo tradizionale. Di solito apre il pasto un tagliere con salumi locali, come il ciauscolo, salame spalmabile costituito da un impasto di carne di maiale, accompagnato dal pecorino d’Assisi e da bruschette con l’eccezionale olio locale (DOP Assisi) e il tartufo. Tra i primi sono protagonisti gli stringozzi e gli umbricelli, grossi spaghettoni fatti a mano senza uova che si accompagnano a sughi di maiale o cacciagione (lepre, cervo), al sugo d’oca ma anche a quello aromatizzato con il tartufo. Siamo in piena zona del farro, che quindi soprattutto d’inverno è protagonista delle zuppe. Tra i secondi l’eccellente carne locale cotta alla brace, all’arrosto e poi il maialino al forno, l’anatra ripiena, l’agnello alla cacciatora o allo scottadito e il piccione alla ghiotta.Assisi ha un dolce tipico di origine medioevale, la rocciata, una specie di strudel ripieno di mele, nocciole, noci e uvetta. Per i vini, basta solo ricordare che la zona di Assisi ha 5 DOC: Grechetto, bianco, rosato, novello, rosso.

Veduta aerea di Assisi