
Ciclopista del sole: presso Mantova
La Ciclopista del sole (CPS) è un itinerario cicloturistico dalla lunghezza di 3000 chilometri ideato dalla FIAB. Presentato per la prima volta nel 1991 al “VeloCity” di Milano, nelle intenzioni dei suoi membri vuole collegare tutto il paese dal Brennero alla Sicilia, Sardegna compresa. Caratteristica peculiare di questa ciclopista è che non corre quasi mai su piste ciclabili.
Un percorso della Ciclopista del Sole parte da Peschiera del Garda, l’importante città sul punto più meridionale del lago, esattamente dove lo stesso lago diventa Mincio.

Mantova, ponte tra lago Superiore e lago di Mezzo
A Peschiera possiamo arrivare in bici sulla Ciclopista del Sole e avremo percorso circa 260 chilometri dal Brennero, oppure 160 chilometri da Bolzano, oppure 100 chilometri da Trento. In questo modo si entra in città passando dal lungolago Giuseppe Garibaldi, poi lungo Mincio Bonomi, Parco Catullo, via Donatori di Sangue.
Oppure si può raggiungere Peschiera in treno sulla linea di Trenitalia Brescia-Verona. In questo caso, usciti dalla stazione, si percorre di fronte l’omonimo viale fino alla trafficata statale 249 (viale Venezia) e con prudenza si prende verso sinistra per giungere immediatamente alla grande rotatoria presso il Mincio, in vista dei bastioni della città. Per una sosta, consigliamo il verde del baluardo ovest, al quale si sale dalla piazza di fronte al molo, presso l’ufficio turistico, oltrepassando in salita le sbarre di un parcheggio. Dall’alto di questo baluardo si possono ammirare il lago verso nord e le mura sul Mincio con il bel ponte Brescia verso sud.
Il nostro viaggio prosegue in direzione Mantova, uscendo dalla piazza del Municipio (piazza Cesare Betteloni), passando sotto la Porta Brescia e poi sul ponte in pietra sul Mincio. Al ponte si prende in salita verso sinistra, aggirando il cannone da tempo fortunatamente silenzioso.

Borghetto sul Mincio
Quasi al culmine della salita prenderemo, scendendo dalla bici, prima il marciapiedi opposto, poi un sentiero in discesa che ci riporta al livello dell’acqua. Con prudenza proseguiamo lungo il camminamento privo di parapetto a bordo acqua fino all’ultimo baluardo, dove svoltando a destra incontriamo il ponte in pietra della ferrovia gettato sul Mincio, ora nella sua massima estensione definitivamente a valle di Peschiera.
Proseguiamo scendendo il fiume che rimane alla nostra sinistra per circa 1 chilometro su strada aperta al traffico, che diventa poi ciclabile dopo la prima sbarra. Si prosegue sulla riva destra del fiume, accompagnati da alti pioppi cipressini, fino alla centrale elettrica di Salionze e alla successiva diga che ci consente di passare sulla sponda sinistra, presso una fontana con abbondante acqua fresca dalla potabilità a volte però non consentita. La diga di Salionze è anche il punto di arrivo per chi, provenendo dal Brennero, avesse scelto la “variante Verona”, pertanto da questo punto in avanti i due percorsi diventano uno solo. Si prosegue verso sud; dopo qualche curva nella vegetazione ad alto fusto, presso la diga, si costeggia di nuovo il fiume, ora alla nostra destra.

Valeggio sul Mincio
Il profilo della chiesa di San Michele a Monzambano, posta in alto sulla collina morenica, ci introduce nel territorio mantovano. Si attraversa poi con prudenza la provinciale presso il ponte, lasciando a sinistra un ristorante, ora accompagnati dalla segnaletica posta sulla ciclopista dalla Provincia di Mantova (attenzione: prima del ponte di Monzambano incontriamo un breve tratto di strada promiscua al servizio di un mattatoio). Proseguiamo sulla strada arginale, rientrando nella Provincia di Verona in vista della sagoma del castello di Valeggio sul Mincio. La nostra ciclabile, che ora giace sul sedime della vecchia ferrovia Mantova-Peschiera, ci porta all’abitato di Borghetto sul Mincio, dove si riconosce la struttura della vecchia stazione ferroviaria, ora in stato di abbandono. È opportuno dedicare una sosta a Borghetto sul Mincio, la cui visita è raccomandata per apprezzare le case e i vecchi mulini letteralmente costruiti sul fiume. L’acqua limpida e ricca di pesci offre anche un discreto refrigerio. Si può ammirare lo stesso borgo dall’alto del Ponte Visconteo, una poderosa opera che testimonia l’importanza strategica del luogo nei tempi passati.

Parco Sigurta
Infine con una breve ma discreta salita ci si può arrampicare a Valeggio sul Mincio per ammirarne il centro storico fortificato e lo splendido Parco-giardino Sigurtà. Si procede oltre, di nuovo in territorio mantovano, fino all’altezza del ponte sul Mincio (20 chilometri da Peschiera, 276 chilometri dal Brennero) presso l’abitato di Pozzolo.
POZZOLO-SOAVE
Dal ponte di Pozzolo, dove attraverseremo la provinciale con prudenza, si incontra prima una diga, quindi la nostra strada abbandona il fiume propriamente detto e si mantiene sull’ampio canale, detto Scaricatore Pozzolo Maglio, costruito per incanalare le acque di piena del Mincio per la salvaguardia dei paesi rivieraschi. A uno dei ponti che attraversano il canale Scaricatore si consiglia una breve deviazione (2 chilometri) a destra per visitare l’abitato di Massimbona, il suo notevole mulino medievale ancora funzionante e la pieve di San Pietro del XII secolo.

La chiesa di Massimbona
La nostra strada procede diritta a fianco del canale all’altezza dell’abitato di Marengo e, poco dopo un salto del canale, un bel sottopasso ci consente di superare in sicurezza la trafficata provinciale per Goito. Dopo qualche chilometro, di nuovo con un sottopasso, superiamo la trafficata statale 236 Goito-Marmirolo. Dal canale Scolmatore un altro salto porta a un altro importante canale, detto Diversivo Mincio, a salvaguardia della città di Mantova. Per un breve tratto la Ciclopista del Sole scorre su una strada locale aperta al traffico nei pressi dell’abitato di Soave, per poi ritornare ciclabile dopo il ponte sul grande canale.
VARIANTE RIVALTA (OSTELLO)
Prima di Soave si può optare per un’importante variante per Mantova, che ci porta al Parco Bertone, fino al santuario delle Grazie, potendo usufruire di un servizio di barca + bici per raggiungere infine Mantova sul Lago Superiore. Per imboccare questa variante, dopo poco più di 1 chilometro dal sottopasso della strada 236, all’altezza della cascina Bel Brolo, si incrocia una strada locale, con il relativo ponte, con le indicazioni per il Parco Bertone.

Cicogne al Parco Bertone
Per proseguire per Mantova è necessario impegnare questo ponte verso destra curvando quasi a centottanta gradi, per poi svoltare a sinistra dopo 400 metri in direzione del borgo di Maglio (proseguendo diritto, invece, si raggiunge dopo meno di 1 chilometro il Parco Bertone).
Al centro del borgo si abbandona la strada principale, svoltando a sinistra e seguendo la segnaletica ciclabile fino al ponte sul grande canale Scolmatore. Da questo punto è possibile raggiungere Mantova rapidamente passando il canale e seguendo la ciclabile verso sinistra. Per arrivare all’ostello di Rivalta è invece necessario svoltare a destra prima del ponte, pedalando ora su una strada bianca con la pavimentazione ghiaiata. Dopo circa 1 chilometro arriviamo a una nuova diga sul Mincio, dalla quale si diparte lo Scolmatore: oltrepassiamo sia il ponte che la diga e seguiamo la strada principale, ancora bianca, lasciando una grossa cascina sulla sinistra e salendo all’abitato di Sacca. Attraversiamo il paese verso sinistra sulla strada principale, per prendere poi a sinistra la strada Bell’Acqua al bivio presso un’edicola religiosa isolata.

Borghetto