A Nova Gorica “Park Wine Party”

Il monastero di Kostanjevica

Svelati in segreti del “Terrior” sloveno.

Temperature gradevoli, un suggestivo tramonto e una parata di stelle hanno fatto da cornice venerdì 26 agosto al Park Wine Party, la festa di fine estate dedicata all’eccellenza della produzione vinicola slovena, organizzata come ogni anno in occasione dell’inizio del periodo della vendemmia.

350 ospiti sono intervenuti al Park Casinò & Hotel di Nova Gorica per incontrare i rappresentanti delle migliori cantine della Valle del Vipava, del Brda (Collio Sloveno), del Carso e dell’Istria Slovena, che hanno svelato i segreti del “terroir”, alchimia di fattori che rende unici i vini di questa terra: dalla composizione del terreno al clima, dalle tecniche di vendemmia al rispetto dei più rigorosi principi legati all’agricoltura biologica e biodinamica.

Park Wine Party 2016

Il tutto, condito con divertenti aneddoti e avvincenti storie personali, raccontate direttamente dai protagonisti. In un’atmosfera particolarmente piacevole e rilassante, resa ancora più suggestiva dalla musica del DJ Paolo Barbato e dalle performance live del gruppo di ballo acrobatico Go Breakers, gli ospiti della serata hanno potuto degustare un totale di 39 etichette prodotte da 13 differenti cantine, apprezzandone la versatilità anche negli inediti cocktail a base di vino proposti dal team di barman Liquid Factory.

E se i vini sono stati gli indiscussi protagonisti della serata, degne comprimarie sono state le proposte gastronomiche degli chèf provenienti dai ristoranti più famosi della Slovenia. Tra le più particolari, il Toč, preparazione locale a base di salame cotto in olio e burro e stufato nel vino, con polenta. “Siamo molto soddisfatti del successo di questo evento – ha dichiarato Lavra Peršolja, responsabile relazioni esterne del Gruppo Hit – puntiamo da sempre sulla valorizzazione delle eccellenze regionali, affinché ogni giorno gli ospiti dei centri di gioco ed intrattenimento Hit Casinos possano approfittare della migliore offerta enogastronomica.

Park Wine Party 2016

Il prossimo appuntamento di questa portata sarà il Park Wine Stars di febbraio, ma avremo anche delle serate tematiche nel corso dell’autunno”.

CANTINE E CHEF PARTECIPANTI AL PARK WINE PARTY

Cantine

Vina Movia (etichette Puro 2006 secco, Lunar 2013 secco, Veliko Rdeče 2007 secco); Marjan Simčič (etichette Sauvignon Blanc Opoka 2013 secco, Chardonnay Opoka 2012 secco, Sivi pinot 2015 secco); Vinska Klet Goriška Brda (etichette Merlot Baqueri 2012 secco, Krasno cuve beli 2014 secco, Penina Bagueri Zero Brut Nature); Vina Ščurek – Stojan Ščurek (etichette Jakot 2015 secco, Dugo 2009 secco, Stara Brajda Rdeča 2012 secco);

Vina Koper (etichette Malvazija Capris 2015 secco, Rex Fuscus Refošk 2015 secco, Sladki Muškat 2015 dolce); CV Colja Vina (etichette Vitovska Grganja 2008 secco, Izbrani Teran 2011 secco, QV Rdeče 2011 secco); Vina Jakončič Kozana (etichette Mozaik Brut Penina brut, Sivi Pinot 2015 secco, Karolina Bela 2012 secco); Vina Štokelj (etichette Penina Pinela 2014 brut, Rose 2015 secco, Planta Rdeča 2013 secco);

Park Wine Party 2016

Vina Lisjak (etichette Vitovska Grganja 2014 secco, Sara Rdeče  2007 secco, Izbrani Teran 2015 secco); Vina Sutor (etichette Malvazija 2012 secco, Sauvignon 2012 secco, Sutor White 2012 secco); Vina Korenika Muškon (etichette Malvazija 2015 secco, Cabernet Sauvignon 2007 secco, Selekcija Malvazija 2013 secco); Vina Santomas (etichette Malvazija 2015 secco, Mezzo Forte 2013 secco, Grande Cuvee 2009 secco); Belica (etichette Rebula 2015 secco, Izbrano belo 2009 secco, Rose 2015 secco).

Ristoranti e preparazioni gastronomiche

Trattoria Gostilna Kobjeglava – Štanjel – (risotto con formaggio di capra stagionato e lavanda); ristorante Dam – Nova Gorica (tonno fritto in crosta di seppia, purè di limone e salsa wasaby); ristorante Mama – Nova Gorica (capesante flambé su purè di zucchine e tartufo); ristorante Hiša Marica – Šmartno (prosciutto di produzione propria; Toč di salame con polenta); ristorante Tiffany c/o Park Casinò & Hotel Nova Gorica (pesche cotte su carbone con sorbetto al rosmarino e schiuma di latticello). Gustando i piatti sloveni capirete subito l’origine del proverbio sloveno “l’amore passa per lo stomaco”!

Nova Gorica, Casinò Perla

COSA VEDERE A NOVA GORICA

Nova Gorica (letteralmente “Nuova Gorizia”, la città è infatti è la controparte slovena di Gorizia ) è una città della Slovenia occidentale ed il suo immediato territorio fu parte integrante del comune di Gorizia fino al 1947.

L’odierno centro sloveno fu fondato appena l’anno successivo, inglobando alcuni storici rioni e borghi della città isontina. La città fu costituita allo scopo di ridare un baricentro amministrativo all’area territoriale circostante annessa alla Jugoslavia, in quanto veniva a mancare il ruolo naturale che era stato svolto dalla città di Gorizia, rimasta in territorio italiano. Lo sviluppo urbanistico e demografico fu rapido e notevole soprattutto negli anni cinquanta e sessanta con la realizzazione di vasti quartieri di edilizia popolare.

Piazza Europa e la stazione Transalpina

Le due città, in precedenza separate dal confine di stato italo-jugoslavo e poi italo-sloveno, ora sono di fatto unite dal 21 dicembre 2007, giorno in cui la Slovenia è entrata nell’area del trattato di Schengen e che ha provocato la definitiva caduta delle barriere doganali. Dall’inizio del 2010, a coronamento di un percorso di riavvicinamento che dura da anni, i tre comuni confinanti di Nova Gorica, Gorizia e San Pietro-Vertoiba hanno siglato l’accordo di costituzione del GECT (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale), per implementare e concordare più facilmente la collaborazione e lo sviluppo transfrontaliero.

Nova Gorica già da oltre sessant’anni costituisce il cuore dell’assolata regione Goriška. Una città dal clima mite, ricca di verde, una città giovane e vivace, accogliente per la gente del posto e i visitatori. Rappresenta un esempio unico in Europa di due città ubicate a ridosso del confine, ma senza valichi confinari, e con un sempre più elevato livello di convivenza a tutti gli effetti e in tutti i campi. A Nova Gorica in tutte le stagioni esiste una ricca scelta di eventi e un’offerta di numerosi spettacoli che si tengono sia all’aperto che al chiuso, un carnet che si va ad aggiungere alle attrazioni dei rinomati Casinò, meta di molti giocatori italiani.

L’Isonzo a Nova Gorica

La piacevole atmosfera viene integrata da eccellenti offerte culinarie, ottime strutture di accoglienza, pernottamento e servizi benessere.

Per tutti gli appassionati di ciclismo Nova Gorica è un luogo ideale, difatti nell’assolata regione Goriška si può andare in bicicletta durante tutte le stagioni. Lo sanno molto bene numerosi sportivi che sfruttano questo fatto soprattutto per la preparazione invernale. La città è difatti al riparo dai venti freddi dato che a nord-est si trovano gli altipiani di Trnovo e di Banjšice, zone ricche di tradizioni popolari e di bellezze naturali che arricchiscono in modo particolare le escursioni. Verso est, in direzione di Ajdovščina, si apre la valle del Vipava (Vipacco), zona verde e ricca di vigneti, sopra la quale spiegano le loro ali i piloti di alianti, poiché qui esiste una particolare e unica configurazione del terreno e favorevoli correnti ascensionali.
In questi luoghi accoglienti è di casa un ottimo vino prodotto dalle uve autoctone come zelen, pinela e klarnica, che si abbinano alla perfezione alle gustose pietanze della valle del Vipava. Tutte queste cose si possono sperimentare nelle ospitali cantine, nelle osmizze, presso gli agriturismi, nelle trattorie, nei ristoranti, nonchè alle manifestazioni di carattere etnologico che fanno rivivere vecchie usanze e tradizioni legate al lavoro e ai giorni di festa.

Il castello di Rifembergo

Iniziamo la scoperta della città dal suo centro. La stazione di Nova Gorica è l’edificio dominante di Piazza della Transalpina (dal 2008 rinominata “Piazza Europa”). La sua storia è molto articolata: la stazione è passata dai territori dell’Impero austro-ungarico (1906-1919) a quelli italiani(1919-1947), Jugoslavi (1947–1991) e sloveni, assumendo conseguentemente diverse denominazioni. Tecnicamente la piazza è per metà in Slovenia e per metà in Italia. Era presente un muro a demarcare il confine, fino al 2007. La piazza appare oggi ristrutturata in modo da formare un unico spazio pubblico dove è permessa la libera circolazione dei pedoni. In luogo della parte centrale del Muro di Gorizia che divideva la piazza, abbattuto in seguito al trattato di Schengen, c’è un mosaico circolare e il confine di stato – rimossa la barriera fisica – è ora indicato da una linea di mattonelle di pietra.

Nelle vicinanze di Nova Gorica sul colle della Castagnevizza (in sloveno Kostanjevica), merita una visita l’omonimo monastero francescano. Nella cripta della chiesetta annessa al monastero sono custodite le tombe del re Carlo X di Francia e di sei membri della casa di Borbone di Francia che andarono in esilio a Gorizia dopo la Rivoluzione di luglio del 1830. Il monastero fu fondato come santuario carmelitano dell’Annunciazione nel 1623 dal conte Mattia Della Torre e f poi ampliato con la costruzione della cappella monastica per accogliere i pellegrini dal Friuli e dal Goriziano.

Lo straordinario ponte Solkanski

Interessante l’ampia biblioteca del monastero, dedicata al linguista sloveno Stanislav Škrabec che visse nel monastero più di 40 anni. Qui si conservano testi dal XVI secolo al XIX secolo tra cui la prima grammatica slovena di Adam Bohorič con dedica dell’autore. Nel 1985 la biblioteca è stata dichiarata monumento artistico e architettonico della Jugoslavia, ed e entrato a far parte del patrimonio culturale protetto della Slovenia nel 1992. Nel maggio del 2004 è stato aperto uno splendido roseto nel lato meridionale del monastero, sopra la cripta. Altri monumenti degni di menzione sono il ponte ferroviario di Salcano nel borgo omonimo subito a nord del centro, il santuario di Monte Santo, il castello dei conti Coronini, posto su una collina ad est, nella frazione di Moncorona e il castello di Rifembergo, Banik in sloveno (si ha notizia del castello di Rifembergo e dei Signori omonimi già nell’anno 1230).

Il ponte di Salcano (in sloveno Solkanski most) è un ponte ferroviario sopra il fiume Isonzo presso Salcano (frazione di Nova Gorica) alle pendici del monte Sabotino.

Il castello di Rifembergo

Venne edificato (allora sotto l’Impero Austroungarico) per consentire il passaggio sul fiume Isonzo della linea ferroviaria Jesenice – Trieste, inaugurata nel 1906, che faceva parte del complesso della ferrovia Transalpina.

E’ stato distrutto durante il primo conflitto mondiale dalle truppe austriache in ritirata e ricostruito durante il periodo fascista, dopo un breve periodo in cui fu temporaneamente rimpiazzato da una struttura architravata in ferro. E’ considerato tutt’oggi un capolavoro di ingegneria, infatti è il ponte ad arcata unica in pietra tagliata più lungo del mondo, con i suoi 85 metri di estensione.

Il castello dei conti Coronini, situato su un colle panoramico alla periferia di Nova Gorica, è una restaurata fortificazione rinascimentale a tre piani a pianta quadrata e torri angolari. Nelle due guerre il castello subì forti danni, ma venne ristrutturato ogni volta. Dal 1954 vi ha sede il Museo del Goriziano (Goriški muzej) con le sue ricche collezioni di pittura, storia culturale e con locali che ospitano mostre temporanee.

Il maniero è circondato da un giardino a terrazze, in parte originale e in parte ricostruito. Nell’asse meridionale del castello si sono conservati il giardino d’inverno e la grotta con la scultura di Kronos.

Basilica dell’Assunzione della Vergine del Monte Santo

Nel XIX secolo vennero aggiunti alberi nuovi, in stile paesaggistico. Furono sistemati i sentieri per passeggiate con panche e tavolo di pietra, una torretta per falchi e un ruscello con una cascata artificiale.

Il santuario del Monte Santo sorge sull’omonimo monte che deve il suo nome all’apparizione della Madonna alla pastorella Orsola Ferligoi di Gargaro avvenuta nell’anno 1539. Sulla sommità del monte già nel XIV secolo fu edificata una chiesa poi distrutta (dai Turchi) e ricostruita nel 1544. L’immagine della Madonna sull’altare maggiore è opera del pittore Palma il Vecchio del XVI secolo e fu donata alla chiesa dal patriarca d’Aquileia Marino Grimani nel 1544. Nel 1786, l’imperatore Giuseppe II ordinò la demolizione della chiesa, poi di nuovo ricostruita. Durante la prima guerra mondiale la chiesa fu nuovamente rasa al suolo. La chiesa attuale, in stile neo-barocco, fu costruita tra il 1924 e il 1928 secondo i piani dell’architetto goriziano Silvano Barich, che negli anni precedenti aveva progettato il santuario di Barbana. Il campanile è visibile dalla pianura isontina sopra la vetta del Monte Sabotino. La basilica dell’Assunzione della Vergine del Monte Santo, sede del Convento dei francescani (Frančiškanski samostan), è da secoli meta di pellegrinaggi delle genti slovene e italiane del Goriziano.

Un’altra bella immagine del monastero di Kostanjevica