Alessandro Da Rio, partito lo scorso primo maggio, pedalerà per due anni.
Ha già attraversato il deserto e i ghiacciai, ha già pedalato fino a Istanbul e fino a Capo Nord. Ha già compiuto una lunga serie di imprese estreme ma da qualche anno aveva un sogno, un chiodo fisso: andare in bicicletta dal Polo Nord al Polo Sud, poter dire di esser stato il primo a fare il giro del mondo sui pedali seguendo la linea longitudinale.
Alessandro Da Lio, classe 1959, di Mirano ha cominciato il “viaggio dei viaggi” lo scorso 1.maggio, se tutto filerà liscio il 56enne ex tecnico di una centrale termoelettrica pedalerà per 26 mesi percorrendo circa 50mila chilometri.
Il progetto si chiama “Pangea” e il viaggio è stato studiato nei minimi dettagli anche con l’aiuto di un’apposita commissione scientifica.
La moglie e alcuni amici bikers lo accompagneranno lungo alcuni tratti, è attivo pure un sito internet (www.ciclyngpangea.com) che sta seguendo passo dopo passo con foto e video la tabella di marcia. A seguirlo dall’Italia, dopo aver percorso i primi chilometri assieme a lui, c’è soprattutto Oscar Nani, regista televisivo di molti programmi di viaggi tra cui “Overland” su Rai1. Un’esplorazione eco-sostenibile (una testimonianza “sui pedali” della vita sul pianeta in tutte le sue forme), a cui potrà partecipare chiunque percorrendo un pezzo di strada con lui o seguendo le sue imprese che verranno quotidianamente documentate dall’équipe itinerante.
Il suo sarà una sorta di Reality antropologico e culturale.
Alessandro è partito dal sud dell’Africa, dal Capo di Buona Speranza. In questi giorni sta risalendo il Continente Nero in mountain bike, arriverà fino all’Egitto e poi entrerà in Medio Oriente. Alla fine dell’anno transiterà nei Balcani e traghetterà fino all’Italia, dove l’arrivo è previsto per gennaio 2016. Dalla costa adriatica punterà verso nord, pedalando fino ai paesi nordici per poi volare in Groenlandia. Qui si fermerà alcune settimane con un’etnia eschimese, preparandosi ad una delle tappe più difficili: attraverserà i ghiacciai per approdare al polo nord magnetico, lo farà con uno speciale triciclo in titanio e con l’accompagnamento di un cane per avvertire la presenza degli orsi polari.
Arriverà quindi in Alaska e poi in Canada, dove comincerà la sua discesa delle Americhe. Pedalerà lungo il continente americano fino alla Terra del Fuoco, da lì si sposterà al polo sud per concludere il viaggio. Sul sito del progetto capeggia in bella mostra una frase di Albert Einstein, un pensiero che racconta alla perfezione lo spirito di Da Lio: “La vita è come andare in bicicletta, se vuoi stare in equilibrio ti devi muovere”.
Per prepararsi Da Lio si è sottoposto a durissimi allenamenti, simili a quelli degli astronauti. Con la sua Bike Andrea 1 o nel caso di deserto e distese di ghiaccio, la Trike Andrea 2, trascinandosi dietro dai 50 agli 80 chili di materiale, affronterà le situazioni più estreme con un impegno durissimo quotidiano. 85 chilometri medi che potranno diventare 100 se c’è una tappa in discesa e potranno diventare 60 o anche 40 sulle vette andine dove si arriverà a 5.000 metri di quota.
Alessandro Da Lio è molto più di un appassionato di bici. Esploratore, ciclista, a partire dagli anni Novanta ha attraversato le Dolomiti, ha solcato i Tatra Mountain (ex Cecoslovacchia), e i Carpazi (Romania). Dal 2001 h sviluppato la sua passione per l’Alaska in invernale, ha affrontato la prima Transalp in solitaria, da Mittenwald in Germania fino a Riva del Garda. Mentre l’ultima Transalp risale al luglio del 2011, con bici da 25 kg, zaino e autosufficienza.