Una città verticale sbocciata dal deserto, a sud del Golfo Persico nella Penisola Araba, Dubai (Arabo دبيّ, Dubay, dal probabile significato “strisciare” o “lucertola” o “piccola locusta”) è uno dei sette emirati che compongono gli Emirati Arabi Uniti.
L’incantevole città di Dubai è molto più di una metropoli che fonde le geometrie con il lusso sfrenato dei suoi palazzi. Dubai è una culla di straordinarietà, un luogo unico al mondo dove poter collezionare un numero infinito di esperienze, diverse, variegate, tutte incredibili e tutte da vivere trattenendo il fiato, come quelle proposte su Fluidtravel il nuovo ed interattivo portale di Alidays Travel Experience. In una manciata di giorni il sogno di scoprire le mille meraviglie di questa città potrà divenire reale, Dubai è una città che non delude mai, ma sorprende chiunque.
Per chi si nutre di emozioni che sfrecciano superando centinaia di chilometri orari “Ready, Steady, Go!“ fa al caso suo. Un giro nel Dubai Autodrome per correre sull’asfalto al fianco dell’adrenalina nella prima vera struttura polivalente del Medio Oriente dedicata agli sport motorizzati.
Chi, invece, cerca la poesia nei cieli, la troverà in un timido crepuscolo oltre il Creek, scivolando lungo i canali a bordo di un’abra e rimirando i giochi di luce “Riflessi sull’acqua“
E poi ancora, ritrovarsi “A tu per tu con i delfini“ del Dolphin Bay e danzare assieme a loro tuffandosi in uno spensierato divertimento. Mescolarsi alle tradizioni, confrontarsi con straordinari sapori che rendono “Dolcissima Dubai“ e passare in rassegna tutte le sue varianti gastronomiche.
Tante proposte, molte occasioni e milioni di emozioni…Scoprile su Fluidtravel.it e vivile a Dubai! ”.
Contrariamente a quanto solitamente si immagina, Dubai non è solo oro e gemme, costruzioni avveniristiche e bizzarre, non è solo shopping estremo e esagerazione portata all’eccesso, ma è anche una comunità araba ancorata alle tradizioni, dall’abbigliamento alla preghiera in moschea alla frequentazione dei souq che non sono solo poli di attrazione per turisti, ma mercati frequentati dagli abitanti dell’emirato.
Oltre la vetrina di lusso ed eccesso esiste quindi una città tradizionale che vale la pena di scoprire lentamente, con i modi blandi e calmi propri della gente del Golfo Persico, passeggiando ad esempio nel souq delle spezie di Deira o nel souq delle stoffe di Bur Dubai. Bastakiah è il quartiere più antico della città, completamente ricostruito con case di pietra dalle tipiche torri del vento progettate per arieggiarne le stanze. Il quartiere si anima particolarmente la sera con locali, negozi e mostre che aprono ai visitatori.
Le opportunità, turisticamente parlando, a Dubai sono infinite. L’elemento peculiare è un continuo intreccio tra modernità e antichità, un contrasto tra cultura islamica e lusso sfrenato dei centri commerciali, la possibilità di scrutare l’orizzonte (chilometri di spiagge bianche abbaglianti, ottimamente attrezzate) e natura incontaminata in contrapposizione al caotico centro cittadino.
La prima menzione scritta di Dubai risale al 1095, mentre il più antico insediamento noto come città risale al 1799. La sua collocazione geografica la rese un importante centro per il commercio, e il suo porto ha iniziato a svilupparsi dall’inizio del XX secolo. L’edificio più antico della città è il Forte di al-Fahīdī, costruito nel 1787, che attualmente ospita il Museo di Dubai, istituito per ripercorrere le tappe dello sviluppo di questa incredibile metropoli. Si accede al forte dall’antico portone e nel cortile esterno si può ammirare una tipica dimora beduina oltre un’antica imbarcazione. Nelle gallerie adiacenti sono invece esposti tutti gli utensili d’epoca. Ma la parte più sorprendente è la ricostruzione interattiva della vita quotidiana beduina, con personaggi a grandezza naturale impegnati nella pesca, in scene di guerra, nell’artigianato, nelle danze, nella vita nel deserto e nella costruzione delle tipiche abras. Un video multimediale, ripercorre invece le tappe dello sviluppo cittadino, con un pannello che illumina i vari quartieri di Dubai.
Nel giro di pochi anni Dubai è passata dall’essere un anonimo e semi disabitato villaggio di pescatori a una delle mete più lussuose al mondo. Come hanno fatto? Il petrolio, scoperto nel 1966, ha sicuramente aiutato l’economia, ma oggi la fonte principale di guadagno è il turismo e il mercato immobiliare. Il vero sviluppo di Dubai avviene dal 1992 in poi, dove sorge la vera e propria città moderna. A Dubai si trovano gli edifici più grandi e spettacolari al mondo e questo attira turisti e investitori. Oggi il petrolio rappresenta solo il 5% delle entrate di questa città.
L’esigenza di sviluppare il commercio e, in parallelo, il turismo ha portato alla creazione di strutture uniche al mondo, sia per gli aspetti architettonici che per le dimensioni. Tra le architetture più futuristiche e curiose figura sicuramente The World il cosiddetto “Il Mondo”, arcipelago artificiale formato da trecento isole, se viste dall’aereo o dal satellite, richiama il nostro pianeta, con i relativi continenti. È stato inaugurato il 10 gennaio 2008 dopo 5 anni di lavori. Ogni isola è venduta singolarmente con un prezzo che oscilla tra 1 e 15 milioni di dollari.
Entro il 2015 verranno completate le tre palme, le Palm Islands, ovvero delle penisole create artificialmente nel Golfo Persico e la cui forma richiama quella dell’omonimo albero. I loro nomi derivano da alcuni dei quartieri più noti di Dubai: Deira, Jebel Ali, Jumeirah. L’Atlantis Hotel costruito su una delle tre “palme” il cui disegno è visibile dall’alto, include il secondo parco acquatico della città: l’Atlantis Aquaventure. Il parco è dominato dell’enorme Ziggurat, ricostruzione di un antico tempio sumero, dal quale scendono ripidissimi e divertenti scivoli per tutta la famiglia. Il più caratteristico ed innovativo è senza dubbio Shark Attack: dopo una prima discesa nel buio, ci si trova immersi in un enorme acquario con squali e pesci tropicali che nuotano sopra la vostra testa.
La zona forse più bella dal punto di vista turistico è quella di Jumeirah, un quartiere residenziale che si estende lungo la costa, dove la catena alberghiera di proprietà della famiglia Al Maktum ha creato quattro tra le strutture alberghiere più belle, tra le quali la celebre Burj al-Arab (Torre degli arabi), caratterizzata dall’inconfondibile forma a vela, diventata l’icona di Dubai nel mondo. Alloggiare in una delle camere di questa struttura grandiosa è proibitivo, ma potreste anche solo sostare per un tè o per un cocktail nel sontuoso Skyview al 27 ° piano, godendo delle luci scintillanti di Dubai e ascoltando musica dal vivo. Sempre a Jumeirah è doveroso segnalare una moschea molto antica. Nel tipico stile Fatimid, questa costruzione è uno splendido esempio di architettura islamica, che attraverso lo Sheik Mohammed Centre for Cultural Understanding promuove il dialogo interculturale e una maggiore comprensione della religione islamica. Sono previste visite guidate per i non musulmani sei giorni a settimana, escluso venerdì, a partire dalle ore 10:00. Gradito un abbigliamento consono.
Altra struttura particolarmente imponente della Dubai moderna è il Dubai Mall, il più grande centro commerciale del mondo caratterizzato da enormi cupole decorate e saloni da mille e una notte. Si estende per un’area di oltre 220.000 metri quadrati, di sola area commerciale, a cui si aggiungono un cinema da 14 sale e un teatro. Dubai Mall non è solo shopping con 1200 negozi, ma un centro divertimenti con più di 160 bar e ristoranti (un Food Court con ristoranti che propongono le specialità culinarie del pianeta), l’acquario sospeso più grande del mondo, il parco giochi Sega Republic e sale giochi futuristiche. Ma l’attrazione principale del complesso rimane la Dubai Fountain con lo spettacolo di luci e suoni ovviamente da record, particolarmente suggestivo di sera.
All’interno di un altro centro commerciale, il Mall of the Emirates, vi è un’area interamente dedicata agli sport invernali: lo Ski Dubai, un complesso indoor con 3 piste da sci ( 6.000 tonnellate di neve fresca alta 50 centimetri) una da slittino e uno snowpark per i bambini, una funivia e…… una colonia di pinguini !
Affascinante il sottile profilo del Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo (828 metri, 124 piani) che svetta imponente nel cielo. Consigliamo la risalita con l’ascensore dal Food Court del Dubai Mall che schizza a 64 km/h “At the top“, la terrazza panoramica del 124° piano. Il tour di circa un’ora vi permetterà di fare su e giù per i piani e fotografare lo skyline da sogno.
Un’escursione imperdibile è quella a Dubai Creek, un’insenatura naturale che attraversa il centro della città, dividendola tra passato e futuro, souk centenari, moschee meravigliose ed edifici modernissimi. Da non perdere la passeggiata nel porto commerciale dove vengono scaricate le merci provenienti dalle rotte commerciali con l’India e l’Africa e sulle cui rive si addensano i dhow, antiche barche a vela in fermento per carico e scarico merci e le caratteristiche abra, taxi acquatico che fa anche la spola da una sponda all’altra.
Il quartiere di Dubai Marina è un miracolo dell’architettura. Affacciato su canali bellissimi si snoda in decine di costruzioni futuristiche, tantissimi negozi e ogni tipo di divertimento. Fino a 5 anni fa qui non c’era nulla, solo deserto, ora dal nulla sono apparsi decine di grattacieli dal design futuristico, negozi, locali, divertimenti, una spiaggia caraibica infinita. Dubai Marina si estende subito oltre la famosa palma Jumeirah e si può suddividere in due differenti zone: la vivace passeggiata lungomare, chiamata The Walk, con enormi marciapiedi pedonali ed un’infinità di ristoranti e bar. Alle spalle, la vera e propria Marina, con altissimi grattacieli che si specchiano nelle acque del porto. Qui ora vivono oltre 100.000 persone. La spiaggia che si affaccia sulla Marina Dubai è strepitosa: un’infinita striscia di sabbia bianchissima, bagnata da un mare turchese, con lo splendido skyline dei luccicanti grattacieli, come l’Al Seef Tower e i lussosi resort tra i quali l’Hilton, lo Sheraton e l’Oasis Beach Tower.
Ma Dubai è ricca di contraddizioni e basta spingersi qualche chilometro oltre la modernità per ritrovarsi tra morbide distese di sabbia. Sicuramente da sperimentre i tour nel deserto con programmi più o meno vari, ma per chi ama l’avventura è consigliata l’esperienza in quad, per affrontare le dune da veri protagonisti e sentire l’adrenalina che sale alle stelle.
Dopo l’afa del deserto, d’obbligo una tappa al Wild Wadi Water Park, il parco acquatico nel tipico stile “Emirati Arabi”: sfarzoso, grandioso, divertentissimo. Situato davanti al Burj Al Arab, offre 30 percorsi e tante attrazioni per tutta la famiglia. Potrete restare a mollo nelle piscine (calde, fredde e a onde) o divertirvi sui numerosi scivoli.
Se amate i colori e i profumi orientali, non potete perdervi gli storici souk della città. Tra tessuti pregiati e spezie rare, i luoghi dove fare compere sono davvero tanti, ma il più caratteristico è sicuramente il Gold Souk, il più grande al mondo dedicato all’oro con impressionanti vetrine e monili esagerati.
Una grande porta in legno vi darà l’accesso a un susseguirsi di vetrine scintillanti di gioielli a prezzi convenienti. E se qualcosa cattura la vostra attenzione, la parola d’ordine è contrattare ! Poco lontano un profumo intenso annuncia che stiamo entrando nel souk delle spezie tra colorati sacchi di juta ricolmi di prodotti da tutto il Medioriente. Un altro souk caratteristico è quello dei tessuti, anch’esso coperto da una elegante struttura in legno. Oltre ai tradizionali vestiti arabi, si trovano tessuti pregiati di seta.
Alcuni dati numerici impressionano e rendono unica Dubai: solo il 20% della popolazione è locale, mentre l’80% proviene da paesi stranieri (in primis India, Pakistan e Bangladesh); la catena alberghiera Jumeirah ha circa 23.000 addetti e il solo Burj al-Arab ne conta circa 1600; il Burj al-Arab è la struttura alberghiera più lussuosa al mondo, con 7 stelle (anche se, per problemi normativi, gliene sono riconosciute solo 5).
Una cosa importante da sapere su Dubai è che noi italiani non abbiamo bisogno di sbrigare nessuna particolare operazione per ottenere il visto turistico: è sufficiente presentare il passaporto all’aeroporto e siamo automaticamente accolti nell’Emirato; l’importante è, però, che sul nostro passaporto non ci sia già il timbro di Israele, e allo stesso modo bisogna essere consapevoli che se vogliamo andare in Israele prossimamente ci mettiamo nell’ordine di idee di avere un passaporto su cui non ci sia il timbro di Dubai.