Alberobello, patrimonio Unesco, ogni anno è tappa turistica di milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo. Numerosi sono i monumenti e i luoghi di interesse storico, artistico e culturale da poter visitare.Ma Alberobello è anche, come in genere tutta la Puglia, un luogo dove poter gustare piatti genuini, preparati con i prodotti del territorio, piatti in cui tradizione e fantasia formano un connubio che conquista il palato. Al ristorante “L’Aratro”, situato in un trullo storico, si possono ad esempio assaporare ottimi antipasti di verdure acquistate direttamente dai contadini delle campagne circostanti e lattici dei maestri casari della bassa murgia, o primi particolari e stuzzicanti come la zuppa di grano ai frutti di mare e zucchine.
Rifocillati possiamo quindi intraprendere il nostro viaggio nel paese dei Trulli. L’itinerario attraverso il quale scoprire le viuzze e gli angoli più suggestivi di Alberobello, nonché i suoi monumenti e musei, ha inizio dal Terrazzino Belvedere.
Qui il visitatore, godendo di uno splendido panorama sul centro storico, dominato da tetti a cono abbelliti dai misteriosi simboli disegnati con la calce, avvertirà immediatamente di essere in una città unica al mondo.
Il percorso continua con la visita al centro storico rione Aia Piccola, costituito da circa 400 trulli, per la maggior parte ancora utilizzati come abitazioni. Il nome “aia”, richiama un ampio spiazzo che in passato era utilizzato per la battitura del grano.
In questo rione, piccolo paradiso di tranquillità, tra panni bianchi e la cordialità degli abitanti, con un pizzico di fortuna si potranno ammirare signore che lavorano la massa per le famose orecchiette, piatto tipico della domenica, e mastri trullari che lavorano la pietra, rigorosamente a mano, per il restauro dei trulli. Ed è proprio qui che da oltre 40 anni prende vita, nel periodo natalizio, il suggestivo “Presepe vivente”.
Nell’Aia Piccola, incontriamo anche il Museo dell’Artigianato Dei vecchi e dei Nuovi mestieri, in cui ammirare attrezzi e strumenti della cultura artigiana pugliese ed il Museo dell’Olio. Qui, un antico frantoio e vecchi attrezzi della cultura contadina, fanno da sfondo ad una piacevole degustazione di olio extra vergine di oliva, l’oro di Puglia, e di prodotti tipici.
Al termine della degustazione, si prosegue per Piazza XXVII Maggio (giorno della liberazione della “Selva” dal vassallaggio feudale), su cui è ubicato il Museo del Territorio. Si raggiunge poi la Casa D’Amore: monumento dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità, fu eretta immediatamente dopo l’emissione del regio decreto con il quale si liberava Alberobello dal vassallaggio feudale. Rappresenta la prima casa costruita con l’utilizzo di malta e senza la classica forma a trullo. Attualmente è sede di diverse attività culturali.
Si giunge poi alla Basilica Minore dedicata ai Santi Medici Cosma e Damiano, patroni della città, tra i santi più venerati in Puglia. In stile neoclassico, fu progettata dall’architetto Antonio Curri. Alle spalle della chiesa, è ubicato il Trullo Sovrano, che rappresenta il più avanzato esempio di trullo disposto su due piani, in cui, tra focolari, attrezzi da cucina e telai, si respira ancora l’atmosfera di un tempo.
La visita termina nel centro storico rione Monti, che conta più di 1000 trulli disposti in sette differenti vie di incomparabile bellezza. Qui il visitatore sarà attratto dalla maestria dei numerosi artigiani che con le loro botteghe animano fino a tarda sera il quartiere. Indescrivibile è la visione di questi trulli disposti sul fianco della collina sovrastante il Largo della Foggia. Via Monte Nero, e via Monte Pasubio, sulle quali sorgono i trulli più vetusti e primitivi fra cui il Trullo Siamese, e via Monte S. Michele per la conservazione delle caratteristiche costruttive originarie, rappresentano i luoghi che maggiormente meritano l’attenzione del visitatore.
Saldamente costruito su di una roccia sporgente dal suolo, il Trullo Siamese è una delle primissime costruzioni. Originale nella sua forma doppia, e circoscritto da contrafforte, con fondamenta a crudo fatte da macigni. Nell’interno è munito di focolare basso e non ha alcuna finestra. Ha due prospetti, uno per ogni trullo, affacciantisi su due diverse strade.
Ad esso e a giustificazione della sua conformazione è legata la vicenda di due fratelli che vi abitavano in comune. Innamoratisi, all’insaputa l’uno dall’altro, di una stessa fanciulla che pur avendo promesso fedeltà al maggiore se ne involò col minore, la convivenza divenne insostenibile. Il fratello maggiore, avvalendosi del diritto di primo genitura, scacciò i due amanti. L’altro reclamò la sua parte di trullo che fu così diviso fra i due. Il coniugato, geloso, fece aprire un’altra porta per la sua abitazione sul di dietro del trullo stesso e affacciantesi su un’altra strada. Tipica testimonianza di trapasso dall’amore all’odio.
Il percorso si conclude con la visita alla Chiesa di Sant’Antonio ubicata sulla sommità del rione Monti e costruita per iniziativa del sacerdote Antonio Lippolis e grazie alle offerte degli abitanti di Alberobello. La sua particolare forma a trullo la rende unica al mondo.
Il MUSEO DEL TERRITORIO
Il Museo del Territorio di Alberobello sorge in un luogo di grande rilevanza culturale ed ambientale, la “ Murgia dei trulli e delle Grotte”. È costituito dal più grande complesso di trulli contigui e comunicanti (quindici) visitabili ad Alberobello, i più antichi dei quali risalgono al XVIII secolo, ubicati fra piazza XXVII Maggio, Piazza Mario Pagano e Via Lamarmora, in una zona centrale dell’abitato che fa da cerniera tra centro storico monumentale Aia Piccola ed il centro storico ambientale di Piazza del Popolo. Detto complesso abitativo, identificato come “ Casa Pezzolla” dal nome dei proprietari degli Immobili, nel 1986 è stato acquistato dal Comune di Alberobello, e tra il 1993 ed il 1997 è stato interamente restaurato e portato all’origine. Il centro museale nasce dalla volontà di conservare e narrare la storia dell’area territoriale del comprensorio dei trulli, riconosciuta dall’UNESCO nel 1996 quale patrimonio artistico d’interesse mondiale. Nel complesso a trulli si distinguono due tipi di tessuto edilizio: uno più recente che si affaccia interamente su Piazza XXVII Maggio e, con un effetto prospettico monumentale, si sviluppa su due piani, con facciata alta e stretta sormontata da un timpano triangolare che evidenzia la sezione del tetto a due falde, coperto da chiancarelle. L’altro tessuto rappresenta la parte più antica e risente dell’influenza della zona monumentale dell’ Aia Piccola. Il museo è pensato come contenitore per le esposizioni di attrezzi, di reperti e di testimonianze relative alla storia, alle tradizioni ed al folklore del territorio della Murgia dei Trulli, oltre ad essere sede ospitante di mostre ed esposizioni temporanee di arti figurative, ma anche perfetto esempio concreto della tradizione costruttiva a secco dei trulli. Nel periodo natalizio vi viene allestita la mostra nazionale di Presepi tradizionali ed artistici.
MUSEO DELL’ARTIGIANATO
Il Museo dell’Artigianato nasce nel 2002 dall’idea di un gruppo di artigiani unitisi nel Co.Art.A. (Consorzio Artigiani Alberobellesi) spinti dalla voglia comune di valorizzare l’artigianato locale.
Situato nel “Rione Aia Piccola” e alloggiato in un trullo del 1520, il museo affascina il visitatore attraverso un piccolo viaggio guidato negli antichi mestieri.
Diviso in due zone, troveremo prima, in quella d’ingresso, la zona da giorno, dove potremo vedere una cucina tipica degli inizi del 1900, e nella seconda, è situata la parte dove un tempo erano collocati i letti per la zona notte. Nella zona da giorno, attualmente, potremo scoprire l’area dedicata alla donna, quindi, antichi mestieri come la lavorazione della pasta fatta a mano, recipienti in terracotta ed un antico telaio degli inizi del XIX.
Nella zona notte, potremo osservare gli antichi strumenti del fabbro, quelli per la lavorazione del cuoio e quelli del falegname con alcuni antichi manufatti. Non di minore importanza sono gli spazi dedicati alla decorazione delle bottiglie in sabbia colorata ed alle bambole vestite con tessuti preziosi.
In fine il visitatore troverà un angolo dedicato alla lavorazione della pietra ed alla costruzione del trullo, mostrata attraverso miniature create dai mastri trullari.