Un itinerario in Perù molto particolare, per intenditori. Oltre alle zone normalmente visitate durante un tour classico in Perù come la Valle del Colca, il Lago Titicaca, Cusco e Machu Picchu questo tour prevede il pernottamento sulla meravigliosa Isola di Suasi nel Lago Titicaca e attraversa le remote regioni di Apurimac e Ayacucho, uno dei segreti meglio custoditi del Perù, con profonde vallate interamente coltivate e scorci davvero insoliti sulle montagne innevate della Cordigliera di Vilcabamba e della Cordigliera Centrale delle Ande. Il viaggio si conclude con una sensazionale ed inaspettata traversata in fuoristrada del deserto costiero cavalcando cordoni di dune fino a raggiungere isolate spiagge bagnate dall’Oceano Pacifico.
LIMA
Diamo inizio al nostro viaggio visitando Lima, in particolare il centro coloniale con l’elegante Plaza de Armas, la Plaza San Martin e il convento di San Francisco risalente al XVI secolo e la Casa Solariega de Aliaga, una delle dimore storiche più antiche e meglio conservate della Lima coloniale. La sua storia risale al lontano 1.535 quando Francisco Pizarro donò al capitano Geronimo de Aliaga y Ramirez il terreno su cui edificare la residenza che da allora è stata ininterrottamente abitata dai discendenti di quest’antica famiglia. Proseguimo con la visita del museo Larco Herrera, una sensazionale collezione privata di ori, argenti, ceramiche e tessuti sulle più importanti culture precolombiane del Perù.
AREQUIPA
Arequipa è una città ricca di testimonianze coloniali: la Plaza de Armas, la Cattedrale, la chiesa de la Compañia di Gesù con la cappella di San Ignacio de Loyola interamente affrescata, le residenze dell’antica nobiltà spagnola e il Monastero di Santa Catalina fondato nel 1580, vero e proprio gioiello di architettura coloniale. Da non perdere, poi, la visita del Museo “Santuarios Andinos” dedicato alla missione archeologica che portò alla scoperta della mummia Juanita lungo le pendici del Vulcano Ampato, eccellente introduzione all’escursione nella Valle del Colca.
AREQUIPA – VALLE DEL COLCA
Partiamo per la Valle del Colca attraverso spettacolari scenari andini. Dapprima si attraversa una zona chiamata Pampa Canhuauas, riserva di biosfera, dove vivono allo stato selvaggio esemplari del piu grazioso dei camelidi andini: la vigogna. Si prosegue fino al passo dei vulcani da cui si ha una magnifica vista sulla Cordigliera Centrale delle Ande formata in gran parte da montagne di origine vulcanica: il Misti, il Chachani, il Hualca Hualca e il vulcano Ampato. Giungiamo quindi al paese di Chivay, capoluogo della vallata, dove si visitano la piazza del paese e il caratteristico mercato locale. Proseguimo poi per il paese di Yanque, dove c’è il piccolo ma interessante museo etnografico che aiuterà a capire la storia delle popolazioni che hanno abitato la vallata fin da tempi remoti e la sua complessa e affascinate orografia.
VALLE DEL COLCA – MIRADOR DEL CURA – CRUZ DEL CONDOR – YANQUE
Iniziamo a scoprire i segreti della Valle del Colca. Per secoli rimasta isolata dal resto del paese, si tratta di una grande vallata inter-andina i cui versanti sono interamente ricoperti da un’infinita rete di terrazzamenti (una curiosità: la parola Ande deriva dalla parola spagnola Andenerias che significa terrazzamenti). Lo spettacolo è stupefacente! Al mattino presto partiamo in direzione nord dove il fiume impetuoso ha scavato una gola gigantesca che con i suoi oltre 3.000 metri di altezza, il doppio del Grand Canyon del Colorado, è una delle più profonde della Terra. Dal luogo denominato Cruz del Cura si fa una passeggiata naturalistica di una quarantina di minuti lungo la gigantesca spaccatura in direzione della zona in cui nidificano i condor. Lo sguardo spazia sull’impressionante solco da cui, con un po’ di fortuna, è possibile cogliere il volo maestoso del condor. Percorriamo la strada in senso inverso in direzione del paese di Yanque. L’atmosfera magica di questa stupenda vallata aiuta a riconnettersi con se stessi. Dal Yanque è possibile fare una passeggiata (un’ora circa) verso il complesso archeologico di Uyu Uyu da cui si gode una splendida vista sulla cornice di montagne che circondano la vallata.
VALLE DEL COLCA – LAGO LAGUNILLAS – SILLUSTANI – PUNO
Partiamo in direzione sud per la regione di Puno lungo una strada parzialmente diversa da quella percorsa all’andata che attraversa territori di rara bellezza dove vivono in libertà centinaia di esemplari della fauna andina, tra distese quasi desertiche, laghi dal colore blu cobalto e curiose erosioni rocciose. Superato il paese di Imata si raggiunge il Lago Lagunillas, preludio al grande Lago Titicaca, cosi chiamato poiché in certe zone forma una laguna con erbe acquatiche dove spesso è possibile vedere una grande varietà di uccelli tra cui i graziosi fenicotteri.
Proseguimo poi attraverso lo sconfinato altopiano, deviando poi brevemente per visitare il complesso archeologico di Sillustani. La Necropoli pre-Inca è costituita da una serie di Chullpas, tombe funerarie alte fino a 12 metri di forma cilindrica sparse su un promontorio che si getta nelle cristalline acque del Lago Umayo. Con un po’ di fortuna si potrà godere di un tramonto veramente sensazionale. Proseguimo poi per Puno, città situata a 3827 metri di altitudine sulle sponde del Lago Titicaca.
PUNO – ESCURSIONE SUL LAGO TITICACA – ISOLA SUASI
Al mattino partiamo per la navigazione sul lago Titicaca approdando dapprima alle cosiddette isole galleggianti, piattaforme realizzate ammucchiando fasci di totora, un particolare tipo di canna che cresce sulle sponde del lago. Su queste isole nel passato viveva un’etnia chiamata Uros, oggi sono abitate in prevalenza da genti di lingua Aymara che vivono di pesca e della vendita di prodotti artigianali al turismo. Proseguimo per l’Isola di Taquile, una delle più grandi del lago Titicaca, inserita al centro dell’immenso bacino blu del lago sacro degli Incas, dove possiamo ammirare i tessuti locali considerati dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità.
Tra i disegni decorativi più tipici quello del famoso calendario dove per mezzo di 12 diversi simboli si narrano le vicende della società dell’isola dalla semina al raccolto alle migrazioni stagionali. Proseguiamo per la remota isola di Suasi, vero e proprio paradiso, situata nella zona nord-orientale del lago a circa un’ora di navigazione dall’isola di Taquile. Qui si può visitare la “Capanna Culturale” un piccolo museo ricavato dalla casa di Marta Giraldo, attuale proprietaria dell’isola, praticare del kayak canadese nella baia attorno all’isola, passeggiare accompagnati dalla guida locale fino ad un promontorio da cui si assiste ad un sensazionale tramonto sul lago.
ISOLA SUASI – PUNO: ESCURSIONE AL SITO DI KUTIMBO
Dopo essere tornati in barca a possiamo effetturare una escursione al sito archeologico di Kutimbo, una surreale meseta su cui si ergono alcune delle meglio conservate Chullpas, costruzioni funerarie alte fino a 15 metri, di tutta la zona dell’altopiano.
PUNO – TINAJANI – LA RAYA – RAQCHI – ANDAHUAYLILLAS – CUSCO
Partiamo per Cusco percorrendo la strada affrontata dai discendenti degli Incas molti secoli fa. Nel corso della giornata si attraversano grandi vallate e aridi altopiani dominati dai maestosi scenari della cordigliera andina. Si prosegue lungo lo sconfinato altopiano fino a raggiungere la deviazione per il Canyon di Tinajani, un luogo considerato tuttora sacro dalle popolazioni locali, circondato da rocce arenarie color rossastro, dove l’erosione provocata dal vento e dalle precipitazioni ha creato pilastri alti fino a 70 metri come giganteschi totem.
Proseguiamo verso il passo de La Raya di fronte ai ghiacciai innevati della Cordigliera Vilcanota. La Raya rappresenta il limite tra le regioni di Cusco e di Puno nonchè la frontiera immaginaria tra il mondo Aymara fondato sulla pastorizia e quello Quechua dedito all’agricoltura. Nei pressi della località di Raqchi si visita il tempio dedicato al dio Viracocha, costituito da una serie di costruzioni in pietra e fango uniche nel suo genere nell’area andina. Visiamo poi le fontane sacre e delle colcas, magazzini alimentari costruiti per rifornire in caso di emergenza la zona sud dell’impero Inca e, con una breve sosta, la seicentesca chiesa di Andahuaylillas, considerata per i suoi affreschi “la Cappella Sistina del Sud America”.
CUSCO – VISITA AI RESTI ARCHEOLOGICI CIRCOSTANTI – MERCATO DI SAN PEDRO – TEMPIO DI KORICANCHA
La città andina, antica capitale dell’Impero Incas è oggi considerata la capitale archeologica del Sudamerica. Tra le sue bellezze la fortezza di Sacsayhuaman, un’immensa costruzione su tre livelli da cui si gode di una spettacolare vista sulla città di Cusco. Proseguiamo poi per i centri cerimoniali di Quenco e Tambo. Imperdibile l’elegante Plaza de Armas, contornata da una serie di pregiati balconi in legno di cedro risalenti all’epoca coloniale, il pittoresco mercato di San Pedro e il tempio di Koricancha o “tempio del sole”, il più importante luogo di culto al tempo degli Incas, sulle cui fondamenta è stato costruito il Convento di Santo Domingo.
CUSCO – CHINCHERO – MARAS – MORAY – VALLE SACRA DEGLI INCAS – AGUAS CALIENTES
Al mattino presto partiamo per la località di Chinchero al centro del grande altopiano a cavallo tra la valle di Cusco e quella del fiume Urubamba. Da qui si gode la spettacolare vista della cordigliera dell’Urubamba. Visitiamo il grazioso borgo andino dove solo la domenica si tiene un pittoresco mercato agricolo tra i più colorati e vivaci del Perù, la chiesa coloniale ricca di affreschi magistralmente restaurati e dei resti Inca. Da non perdere poi la visita alla comunità di tessitrici andine che riproducono con artigianali telai in legno complessi motivi simbolici ed allegorici creando mantas in lana di alpaca di grande pregio. Proseguimento per le Salines di Maras, da cui ancora oggi le popolazioni locali estraggono il salgemma.
Attraverso l’omonimo altopiano raggiungiamo il complesso archeologico di Moray, dove in una depressione naturale sono stati ricavati enormi terrazzamenti circolari nei quali, all’epoca degli Inca, venivano testate le diverse colture. Proseguiamo lungo una strada panoramica fino a raggiungere la Valle Sacra degli Incas, solcata del fiume Urubamba. Prendiamo quindi il treno per Aguas Calientes. Il percorso, un’ora e mezza circa, si snoda lungo l’ampia vallata per poi fare ingresso nell’ambiente selvaggio dell’alta valle dell’Urubamba con ripide pareti rivestite di fitta vegetazione.
AGUAS CALIENTES – MACHU PICCHU – VALLE SACRA DEGLI INCAS
Visitiamo nella tranquillità delle prime ore del mattino l’incredibile Machu Picchu, complesso archeologico scoperto nel 1911 dallo storico nord americano Hiram Bingham. Ci addentriamo tra i diversi settori della città perduta degli Incas, il tempio del sole, la zona presumibilmente abitata dalla casta sacerdotale e dai nobili, il tempio delle tre finestre, l’Inti Huatana, il tempio del Condor e i settori agricoli. Al termine della visita possiamo fare una camminata fino alla porta del Sole, l’Inty Punku da cui si ha una vista spettacolare di Machu Picchu. Nel pomeriggio rientriamo in bus ad Aguas Calientes e partiamo per Ollantaytambo in treno (un’ora e mezza) per raggiungere poi la Valle Sacra degli Incas.
ESCURSIONE NELLA VALLE SACRA DEGLI INCAS – CUSCO
Visitiamo il paese di Ollantaytambo, un esempio vivente d’insediamento Inca, dove si potranno ammirare antiche costruzioni. Il paese é sovrastato da un’imponente fortezza mai ultimata a causa del traumatico arrivo degli spagnoli e del conseguente sconvolgimento del mondo Inca. Camminiamo lungo i terrazzamenti della fortezza da cui si gode una vista spettacolare sulla Valle Sacra degli Incas. Proseguiamo per la località di Pisac le cui rovine, circondate da poderosi terrazzamenti sono considerate uno degli esempi più pregevoli dell’architettura incaica.
La particolarità di questo complesso è di presentare un insieme di siti archeologici tra cui si annoverano grandiosi terrazzamenti che seguono armoniosamente le curve dei pendii montagnosi, collegati da un sistema di sentieri protetti da muretti a secco, lungo i quali furono costruiti diversi magazzini agricoli con tecniche particolarmente ingegnose per la conservazione dei prodotti. Nella piazza del villaggio si tiene ogni giorno un pittoresco mercato artigianale. Il nostro viaggio prosegue poi per Cusco.
CUSCO – MOLLEPATA – ABANCAY – CHALLHUANCA
Usciti dalla valle di Cusco effettuiamo una deviazione per il villaggio di Mollepata, punto di partenza per il trekking che conduce al Nevado Salkantay, lungo il tragitto si apprezza una bella prospettiva sul profilo severo dell’imponente montagna. Scendiamo fino al fiume Apurimac (in lingua quechua apu significa divinità e rimac colui che parla, il fiume al tempo degli Incas era infatti considerato sacro ed era temuto per le sue improvvise piene). Sensazionali gli scorci paesaggistici che qui si possono ammirare. Lungo il percorso effettuiamo una breve deviazione per visitare il sito archeologico di Saywite. Si tratta di un guscio di granito di una dozzina di metri di diametro interamente scolpito su cui sono raffigurati terrazzamenti, canali d’irrigazione, animali sacri della mitologia andina e oltre duecento figure fitomorfe e zoomorfe. Continuiamo a salire verso il passo che ci conduce al cospetto delle vette della Cordigliera Vilcabamba. Sensazionale la vista di alcuni tra i più bei Nevados andini. Scendiamo fino alla città di Abancay, capoluogo della regione di Apurimac, situata in un’ampia e fertile vallata dal clima molto mite da cui risaliamo costeggiando il fiume per un paio d’ore fino a raggiungere la località di Challhuanca.
CHALLHUANCA – PAMPA GALERAS – NASCA
Al mattino presto partiamo in direzione della località di Nasca risalendo dolcemente la vallata fino a raggiungere una nuova zona di altipiani. Proseguiamo quindi attraverso paesaggi molto suggestivi dove si incontrano piccoli villaggi e comunità di pastori. Qui il tempo pare essersi fermato. Raggiungiamo quindi la Riserva Nazionale di “Pampa Galeras” la più grande concentrazione di vigogne del Perù. Ci attende una sorprendente discesa verso il mondo desertico della costa peruviana dapprima attraverso distese rocciose punteggiate da enormi cactus in seguito attraverso un vero e proprio deserto di rocce e di sabbia. Spettacolare la vista al tramonto sulla più alta duna di sabbia del Peru chiamata “Cerro Blanco” (circa 2.200 metri).
NASCA – ICA – PARACAS
Al mattino se le condizioni climatiche lo consentono è possibile effettuare il sorvolo delle “linee di Nasca” con piccoli aerei monomotore da cinque posti, il mezzo migliore per ammirare dall’alto l’enigmatico intreccio di linee e disegni zoomorfi, tracciate sull’arida e sconfinata Pampa de San Jose. Al termine del sorvolo partiamo in direzione nord per la città di Ica attraverso i paesaggi lunari della costa desertica seguendo la panamericana, la principale arteria del paese. Proseguiamo verso Paracas, dove facciamo un’escursione con mezzi tubolari lungo un cordone di dune di sabbie modellate dal vento. Lo sguardo spazia a ovest verso l’Oceano Pacifico e ad est verso la Cordigliera delle Ande da cui siano scesi il giorno prima. Sensazionale il tramonto sul deserto.
PARACAS – ISOLE BALLESTAS – LIMA
Al mattino si effettua un’escursione in barca alle Isole Ballestas, castelli di roccia che emergono come d’incanto dall’oceano, patria di immense colonie di uccelli tra cui cormorani, pellicani, martin pescatore e gabbiani oltre che habitat naturale di animali della fauna antartica quali pinguini di Humboldt, leoni marini e foche. Durante la navigazione si può ammirare il grandioso candelabro scavato in un’enorme duna. Il viaggio sta per terminare. Partiamo per Lima lungo la Panamericana sud attraversando l’insolito ambiente desertico della costa peruviana interrotto da fertili oasi fluviali.