L’usanza di bruciare le offerte votive.
In un viaggio in Vietnam, in particolare in occasione dei periodi di festa come il Tet (Capodanno lunare) o il plenilunio di luglio, si può osservare la pratica di un’usanza tradizionale dei popoli vietnamiti, sia urbani che rurali: bruciare le offerte votive.
Tale usanza è una consuetudine durante un funerale solenne. Prima di accompagnare il defunto nel campo dove sarà sepolto, i parenti accostano alla salma le più variegate offerte votive fatte di carta: lingotti d’oro e d’argento, soldi, oggetti vari. Nel pensiero dei vietnamiti, grazie a questi falsi soldi, il defunto sarà in grado di comprare il trasporto verso l’Ade dal quale, sotto forma di spirito, potrà poi ritornare nella casa terrena durante i giorni di festa.
I vietnamiti ritengono inoltre che gli esseri soprannaturali, ovvero i morti, abbiano dei bisogni simili a quelli degli esseri umani. Da questa concezione è nata l’esigenza di far realizzare da abili artigiani offerte votive di carta che riproducono, in forme identiche a quelle originali, case, auto, motorini, monete locali e persino dollari e euro. Le offerte poi vengono bruciate.
MASTICARE BETEL: UN SEGRETO PER AVERE LE LABBRA ROSSE
Come l’abitudine di tingere i denti di nero, anche masticare betel ha un ruolo molto importante nella cultura vietnamita e rappresenta, inoltre, un simbolo della bellezza e della virtù delle donne, oltre che un simbolo dell’ospitalità dei vietnamiti. Durante un viaggio in Vietnam, i turisti possono spesso osservare alcune donne, soprattutto anziane che abitano i vecchi quartieri o le zone rurali, masticare qualcosa che rende loro la bocca particolarmente rossa.
L’origine di questa usanza risale al periodo dei primi governi feudali vietnamiti. Due gemelli orfani, molto attaccati l’uno all’altro in giovane età, si erano poi allontanati in età adulta poiché, una volta sposatosi, il fratello maggiore cominciò a non prendersi più cura di quello minore come prima. Rattristato per questo repentino cambiamento il fratello minore lasciò la casa e si mise in cammino senza meta, fino a quando morì di stanchezza accanto ad una sorgente, trasformandosi repentinamente in roccia calcarea.
Il fratello maggiore, tornato a casa dopo il lavoro, non avendo più visto suo fratello si mise disperatamente a cercarlo. Giunto alla sorgente, e trovatolo morto, morì anche lui di crepacuore, trasformandosi in una pianta di areca. La moglie andò a cercare il marito e anche a lei non toccò sorte migliore di quella capitata ai suoi congiunti: morì appoggiata alla pianta di areca e divenne una pianta di betel, accanto all’areca che un tempo fu suo marito. Il succo derivato dalla combinazione tra foglia di betel, noce di betel (areca nut) e calcare è di colore rosso come il sangue e ricorda il funereo rapporto tra moglie e marito e tra i due fratelli.
I vietnamiti hanno abitudine di masticare le foglie betel insieme con l’areca nut e un po’ di calce liquida. Qualche volta aggiungono all’impasto anche cannella o tabacco per dare profumo. I vietnamiti hanno un detto: “con il betel iniziano le chiacchiere”, e quindi il betel, insieme con il tabacco, deve essere sempre disponibile sul tavolo per gli ospiti e sull’altare per gli antenati morti, nel luogo più solenne della casa. Il succo di betel, rosso sangue, serve a rendere rosse le labbra delle donne e a rendere più lucidi i loro denti. Essendo un simbolo di ospitalità, i vietnamiti hanno tanti modi per tagliare il betel. Nel passato, una ragazza veniva apprezzata se sapeva tagliare bene le foglie di betel, una virtù ritenuta importante per essere una buona moglie. Ora il betel compare solo tra gli anziani e durante le cerimonie (matrimonio, fidanzamento…)
IL RITO DEL TÈ, UN TRATTO INDISPENSABILE DELLA CUCINA VIETNAMITA
Il tè è in assoluto la bevanda nazionale, servita ogni qualvolta ci si sieda insieme. Le famiglie hanno sempre a disposizione una teiera di acqua bollente che riempiono di foglie di tè verde appena arriva un ospite. In Vietnam il tè è presente in quasi tutte le attività sociali: in famiglia, al ristorante, in osteria, durante le celebrazioni tradizionali, i matrimoni, i funerali.
Grazie al loro clima fresco, le regioni settentrionali sono ideali per coltivare in abbondanza un tè di ottima qualità. Il Vietnam è diventato negli ultimi anni il settimo esportatore di tè al mondo. Contrariamente agli abitanti di altri paesi asiatici, i vietnamiti vogliono godere il più possibile il sapore naturale del tè, perciò le foglie verdi sono soltanto pulite e asciugate in modo semplice per creare una bevanda non soltanto aromatica ma anche ottima per la salute e la bellezza. In passato si serviva il tè prendendo l’acqua dalle gocce di rugiada che si formavano sui fiori di loto oppure si utilizzava l’acqua piovana, oggi questo modo così sofisticato di gustare il tè appartiene solo agli anziani. Tutt’oggi il tè è la bevanda favorita dai giovani vietnamiti che quando s’incontrano per chiacchierare ne fanno largo uso. Se un turista fa un giro nei quartieri storici delle varie città vietnamite o cammina lungo una qualsiasi strada, può facilmente degustare un bicchiere di tè al limone, “vietnaminizzato” dall’aggiunta di semi di girasole. Se si desidera scoprire un tratto della cultura e della cucina del Vietnam, non si può perdere l’esperienza di sedersi, almeno una volta, in un bistrot locale per assaggiare un tè.