La storia di Paul Smith: viaggiatore con un tweet!

Ma esiste veramente il tweet-viaggio? La storia di Paul Smith: viaggiatore con un tweet!

Partendo dal presupposto che ci sono idee discordanti sul mondo dei social media vogliamo raccontarvi una storia per poter riflettere insieme.

Infatti c’è chi crede che i social media siano un ottimo mezzo di comunicazione, un modo per rimanere in contatto con gli amici più lontani, con parenti da tanto dimenticati perchè abitano altrove o, più semplicemente per trovare informazioni su tutte le cose che ci interessano.

Dall’altra parte troviamo chi invece crede che siano solo una perdita di tempo, un cosi detto “farsi gli affari degli altri” e magari anche una violazione della privacy, in certi casi estremi.

Ma noi qui non stiamo certo trovando chi ha torto o chi ha ragione, come in molti casi la verità sta nel mezzo e/o  ognuno usa tali mezzi come meglio crede, quindi chi più chi meno.

Stiamo solamente raccontando una storia che ha dell’incredibile ma che può anche far riflettere, certo ci vuole tempo anche per riflettere ai giorni nostri, ma almeno vediamo se partendo da storie vere riusciamo a farci un po’ più di chiarezza sull’effettiva funzionalità dei social network, se crediamo che abbiano una qualche reale utilità.

La storia che vi vogliamo raccontare oggi è quella del signor Smith, Paul Smith. Paul è un ragazzotto britannico di 34 anni conosciuto nel mondo di Twitter come @twitchhiker Paul  ha avuto una grande idea, ovviamente come tutte le grandi idee all’inizio sembrava una  pazzia. Ha deciso di intraprendere un lungo viaggio partendo da casa, precisamente da Newcaslte-upon-Tyne in Inghilterra e arrivare fino all’isola Campbell in Nuova Zelanda.

Direte voi cosa c’è di straordinario in questo? Quante persone viaggiano in giro per il pianeta tutti i giorni, chi per lavoro, chi per svago o chi per divertimento.

La cosa che differenzia il viaggio di Paul con quello di tanti altri è che tutto il suo viaggio si è sviluppato, pianificato, offerto e aiutato dalla comunità di Twitter.

Per spiegarvi meglio incominciamo dall’inizio: Paul dopo essere tornato dal viaggio di nozze, si sentiva molto giù e l’unica soluzione per migliorare il suo morale era quella di ripartire per un nuovo viaggio. Scelta discutibile ma rispettabile.

Ovviamente le capacità economiche erano già state messe a dura prova avendo da poco sostenuto un matrimonio, e allora come fare? Beh preso dallo sconforto scrisse sul suo profilo twitter che era molto giù e che voleva partire per un nuovo viaggio, precisamente alla scoperta dell’isola Campbell! Uno di quei tanti messaggi che la gente usa scrivere nelle loro bacheche, sì insomma come scrivere: “oggi ho mangiato sushi” o “sono andato alla partita”, cose cosi. Solamente che il suo di messaggio è stato visto da un noto presentatore inglese il quale dopo averlo letto lo ha retweetato, in altre parole ha mandato quello stesso messaggio a tutti i suoi followers( seguaci, persone che sono interessate a leggere quello che scrive) e cosa è successo ??

Paul Smith

Con gran sorpresa per Paul sono arrivati moltissimi messaggi di solidarietà e d’incitamento a compiere quel viaggio. Ma non solo, persone sconosciute, che vivono chissà dove, hanno cominciato ad invitare Paul a dormire da loro, a fermarsi a mangiare, ad usufruire di viaggi in treno, aereo, macchina o nave offerti da loro, tutto questo per poter aiutare il “povero malinconico Paul” ad arrivare alla sua Isola!

Entrando nello specifico Paul è arrivato alla sua isola con l’aiuto di:

  • Tweeter Leanne gli ha dato un biglietto per il ferry da Newcastle fino ad Amsterdam.
  • Due tweeters francesi un biglietto di treno fino a Parigi.
  • Un letto gratis in un ostello.
  • In treno fino a Saarbrucken.
  • Un tweeter tedesco Andrea Jachem gli ha dato un passaggio in macchina fino a Francoforte.
  • Tweeter Owen ha usato i suoi Air Miles per offrirgli un biglietto aereo da Farancoforte fino a NewYork.
  • Un tweeter di Yorkshire chiamato Mark gli ha offerto un letto gratis in un Hotel.
  • Poi grazie a vari tweeters è riuscito ad arrivare a Washington DC, Chicago, San Francisco e Los Angeles con l’aereo, il treno e in macchina.
  • Grazie ad “Air New Zealand” ha volato gratis da Los Angeles fino a Auckland.
  • Dopodichè arriva con il ferry fino a South Island e prende un passaggio fino alla punta dell’isola  grazie al tweeter Smiley.

Alla fine naviga fino a Steward Island dove il suo viaggio s’interrompe perché non trova nessuno che lo possa aiutare ad arrivare alla meta, il sogno svanisce. Nonostante tutto  la soddisfazione per Paul è immensa, anche se non riuscì ad arrivare alla sua isola, questo viaggio gli ha permesso di conoscere tantissime persone, di cimentarsi nella pianificazione e connessione reale con il mondo di Twitter ma non solo. Infatti, la grande lezione che lui ha imparato e che desidera ora spiegare a tutti è una:  “ my main aim was to get as far around the world as I could in 30 days. When I gazed across the sea towards Campbell Island I didn’t feel like a beaten man. People were bending over backwards to help me and the trip proved to me there is a lot of good in the world.”

Chiaro ??

Quest’uomo è riuscito a dimostrare che in questo mondo d’oggi dove ad ogni angolo c’è qualcuno che sta peggio di noi, in questo pout puri di crimine e cattiveria e indifferenza esiste  ancora l’onestà, la bontà e la solidarietà!

Per qualche strano caso del destino è riuscito a dimostrare che il più perfetto sconosciuto non è una minaccia ma una risorsa, ha dimostrato che bisogna ancora credere nel bello della gente.

Questa è l’opinione di Paul Smith, come ho detto all’inizio  un’opinione accettabile ma io  al momento non voglio rischiare, e consiglio ancora ai miei figli di non accettare passaggi dagli sconosciuti. Ora vi lascio riflettere, e mi aspetto di ricevere qualche vostro pensiero, nonostante tutto ognuno ha le sue idee e qui potete benissimo dire la vostra.  A Presto.

di Evelin Marin

Il seguente articolo è basato su una storia vera recensita su:

http://edition.cnn.com/2009/TRAVEL/03/31/twitter.hiker.paul.smith/index.html
http://www.telegraph.co.uk/technology/twitter/7921863/Man-travels-around-world-for-free-using-Twitter.html
http://www.guardian.co.uk/travel/2009/feb/04/twitchiker-twitter-social-networking

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