Reggello, Firenze, celebra l’Oro Verde

Reggello, abbazia di Vallombrosa

Dal 31 ottobre al 3 novembre, nel capoluogo del comune di Reggello, si rinnova il consueto appuntamento con la rassegna dell’Olio extravergine d’Oliva di Reggello, una delle più ricche e longeve manifestazioni dedicate all’olio della provincia di Firenze, un appuntamento immancabile per tutti coloro che desiderano avere sulla propria tavola un prodotto di grande qualità. I produttori di Reggello e dell’Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve, faranno degustare sua eccellenza l’Oro Verde di Reggello.

Olio extravergine d’Oliva di Reggello

Verde, pizzichino e amarognolo, quello del territorio di Reggello è un olio rinomato per la bassa acidità e caratteristiche organolettiche particolari, dovute all’altezza delle olivete (300 metri) e alla peculiarità della terra.

Gran parte della fascia collinare del territorio di Reggello è caratterizzata da curate colture a terrazze con vigneti ed oliveti, presenti fin dal XIV secolo, che segnano profondamente il paesaggio. Si tratta di un terreno abbastanza unico in Toscana, con un bassissimo contenuto di calcare ed uno elevato di quarzo. Le piante sono in maggioranza del tipo frantoio e leccino, ma non mancano quelle di tipo morellino e pendolino. La qualità del prodotto è garantita dalla frangitura delle olive pressoché simultanea alla raccolta e dall’estrazione meccanica a freddo, che ne esalta l’alto valore nutritivo.

La rassegna dell’Olio d’Oliva di Reggello, giunta alla 46^ edizione, porta ogni anno nella cittadina toscana eventi, degustazioni e vendita dell’olio, mercato di prodotti enogastronomici tipici locali e cooking show, conferenze a tema, tour con bus navetta nei frantoi, luoghi affascinanti dove la tecnologia è unita alla tradizione, eventi per bambini, sport, musei e molto altro.

Rassegna dell’Olio extravergine d’Oliva di Reggello

Nel corso della kermesse, che segna da tempo l’inizio della stagione olearia, sarà possibile acquistare il prezioso olio in anteprima, oppure semplicemente degustarlo, insieme ad altri prodotti tipici locali. Il primo fine settimana di novembre inoltre sarà possibile trovare il “primo olio” anche presso “The Mall“, importante realtà commerciale visitata ogni giorno da migliaia di persone, soprattutto stranieri, che potranno apprezzarne la qualità ed incontrare le aziende produttrici che da sempre lavorano con professionalità e passione. La rassegna sarà preceduta dalla “Camminata tra gli Olivi” – 3ª Giornata Nazionale. Partenza alle 14.30 da Piazza Potente e rientro previsto alle 18, in programma oggi, domenica 27 ottobre.

Rassegna dell’Olio extravergine d’Oliva di Reggello

RASSEGNA DELL’OLIO D’OLIVA DI REGGELLO: GLI EVENTI

Giovedì 31 ottobre, alle 17 in Piazza Aldo Moro a Reggello, inaugurazione 46° Rassegna dell’Olio extravergine di Oliva di Reggello con la partecipazione del gruppo musicale Sarabanda. A seguire apertura stand produttori e vendita dell’olio nuovo fino alle 21. Alle 20 nello spazio ristorazione, menù di Halloween, al Museo Masaccio a Cascia, alle 21, “Il museo dei misteri”, un sorprendente percorso per i più piccoli dentro il Museo. Venerdì 1 novembre, alle 9, ritrovo in Piazza Potente a Reggello per la 44° Corsa dell’Olio – I Tre Frantoi, gara podistica competitiva su un tracciato di 16,3 chilometri. Arrivo alle 12 in Piazza Roosevelt. In Piazza Garibaldi, alle 9, partenza della Eco-passeggiata fra gli olivi (5 chilometri), rientro previsto per le 10.30. Informazioni e iscrizioni: 347 6741001. In Piazza Aldo Moro a Reggello, dalle 10 alle 21, apertura stand e vendita dell’Olio nuovo. Allo Spazio Cooking alle 16, è in programma la conferenza di Esther Diana “L’olio tra storia, credenze popolari e medicina”.

Rassegna dell’Olio extravergine d’Oliva di Reggello

A Leccio, dalle 10.30 alle 18.30, “The Mall”, promozione dell’olio extravergine di Reggello e del suo territorio, in collaborazione con Anapoo ed i produttori dell’olio di Rggello. Tour dell’Olio e visite ai frantoi con possibilità di sosta ai Musei di Cascia. Partenza alle 15 e rientro alle 17.15 circa. E’ gradita la prenotazione: 0558669236. Dalle 14.30 alle 18.30, presso la sede della Rassegna, laboratori creativi per bambini: “Il gioco dell’olia” e “Colora (con) la natura”. Al “Il Caffè di Foffa”, in Piazza Roosevelt, a Reggello, alle 17, “Parole d’olio”, estemporanea di poesia. Per l’intera giornata, nelle vie e piazze del capoluogo si svolgerà il tradizionale Mercatino dei Santi. Sabato 2 novembre, alle 9.30, “Oliveti by bike” escursione con e-bike, ritrovo presso la sede della Rassegna. Preavvisando è possibile partecipare con bici proprie. Prenotazione obbligatoria presso l’Ufficio Informazioni Turistiche: 0558669236. In Piazza Aldo Moro a Reggello, dalle 10 alle 21, apertura stand e vendita dell’Olio nuovo. Tour dell’Olio e visite ai frantoi con sosta ai Musei di Cascia.

Cascia, Pieve romanica di San Pietro

Partenza alle 15 e rientro alle 17.15 circa. E’ gradita la prenotazione: 0558669236. Durante la mattina, per le vie e piazze del Comune, si svolgerà il mercato tradizionale del sabato. Dalle 14.30 alle 18.30, presso la sede della Rassegna, laboratori creativi per bambini: “Il gioco dell’olia”, “Colora (con) la natura” e laboratorio di cucina per bambini. A Leccio, dalle 10.30 alle 18.30, “The Mall“, promozione dell’olio extravergine di Reggello e del suo territorio, in collaborazione con Anapoo ed i produttori dell’olio di Reggello. Alle 20.30 nello Spazio Ristorazione, cena “Olio e Pro Loco” aperta a tutti, per informazioni e prenotazioni: 0554939016. Domenica 3 novembre, alle 9.30 “Tra olivi e frantoi” escursione con e-bike ritrovo presso la sede della Rassegna. Preavvisando, è possibile partecipare con bici proprie. Prenotazione obbligatoria presso l’Ufficio Informazioni Turistiche: 0558669236. In Piazza Aldo Moro a Reggello, dalle 10 alle 21, apertura stand e vendita dell’Olio nuovo. Tour dell’Olio e visite ai frantoi con sosta ai Musei di Cascia. Partenze alle 10 e rientro alle 11.30 circa oppure partenza alle 15 e rientro alle 17. Quest’ultimo è un percorso dedicato a famiglie e bambini.

Il Trittico di San Giovenale di Masaccio

E’ gradita la prenotazione: 0558669236. In Piazza Aldo Moro di fronte alla sede della Rassegna, alle 15.30, concerto della Reggello Swing Orchestra, al Museo Masaccio a Cascia alle 17.30, presentazione del progetto Sistema Museale ciclo di narrazioni “Dipingere a parole”, in Piazza Aldo Moro. Sarà attivo il servizio di bus navetta (partenza da Via D. Alighieri, fronte Fontanello) alle 17.15, rientro previsto alle 19.15 da Cascia. Dalle 9 alle 19.30, Mercato dei Nostrali, mercato dell’artigianato e dei prodotti biologici del territorio di Reggello. Per l’intera giornata, in piazza Matteotti si svolgerà il Mercatino del Riuso. Dalle 9.30 alle 18.30 nella Sala Filarmonica Giuseppe Verdi, si terrà una Mostra collettiva d’Arte (ingresso gratuito). Per ulteriori dettagli: http://www.comune.reggello.fi.it/rassegna-dellolio-extravergine-di-oliva-di-reggello-2019

VIAGGIO A REGGELLO

Il territorio reggellese è stato abitato fin dall’antichità. Le prime notizie relative all’abitato, Rigellus, sono della prima metà del XIV secolo. L’attuale cittadina è probabilmente quella che un tempo era chiamata Castenuovo della pieve di Cascia, come risulta da due bolle papali del 1103 e del 1134, e che si distingueva dal Castelvecchio di Cascia, di proprietà dei conti Guidi, dove trovarono rifugio nel 1248 alcuni guelfi fiorentini cacciati dalla fazione ghibellina allora dominante in Firenze.

Reggello

Passato sotto il dominio della Repubblica fiorentina tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, il castello di Cascia fu fortificato nel 1385. In seguito Reggello ha raggiunto l’attuale assetto territoriale nel 1840, quando le vennero annesse le parrocchie di San Clemente e di Santa Maria a Sociana.

Il patrimonio artistico e architettonico di Reggello mostra molti punti di interesse. Passeggiando nel borgo si possono ammirare Piazza Potente, con i loggiati di fine 1500, il Palazzo Comunale, con gli stemmi dei podestà succedutisi negli anni al governo della comunità e la cinquecentesca chiesa di San Jacopo. E’ d’obbligo una sosta nel centro storico del capoluogo ed una a Cascia, alla Pieve Romanica di San Pietro, presso la quale si trova il Museo Masaccio di Arte Sacra. La Pieve fu edificata per volontà della contessa Matilde di Canossa tra i secoli X e XI, così come altre chiese matildine (Gropina, Gaville, Cascia, S. Agata e Pian di Scò). Conservata perfettamente, grazie anche ai sapienti restauri, la Pieve di Cascia è tra le più importanti di tutto il Valdarno, nonché uno dei capolavori del romanico toscano, sia per la qualità delle sculture che per l’impianto architettonico.

Vallombrosa, la biblioteca, attualmente non visitabile

Accanto all’edificio religioso sorge il Museo Masaccio di Arte Sacra inaugurato nel 2002. Conserva dipinti dell’arte fiorentina, argenti, oggetti ecclesiastici ed una collezione di paramenti sacri dai tessuti preziosi dal Quattrocento al Novecento. Un’intera sala è dedicata al Trittico di San Giovenale, prima opera di Masaccio: l’opera è illustrata nei suoi vari aspetti con apparati documentari e didattici, anche di tipo informatico.

Sono degne nota inoltre la Pieve di S. Agata in Arfoli risalente al 1200 e quella di Pitiana, in cui si possono ammirare pregevoli opere d’arte, tra cui due tavole attribuili alla scuola del Ghirlandaio e una pala d’altare di Ignazio Hugford. Opere di Mino da Fiesole e di Antonio Rossellino si trovano invece nella chiesa di San Clemente a Sociana, già citata nel 1260 nel famoso libro di Montaperti, trattazione della guerra fra Firenze e Siena combattuta il 4 settembre 1260 con piena disfatta dell’esercito guelfo fiorentino.

Ricchissima di tesori artistici è la località turistica di Vallombrosa, sede della millenaria Abbazia e del Museo di Arte Sacra. L’imponente costruzione, dominata dalla torre e dal campanile duecentesco, possiede l’aspetto di un castello.

Castello di Sammezzano, come era

La facciata dell’abbazia, secentesca, è opera di Gherardo Silvani, e al XVII secolo risale anche la facciata della chiesa, la quale conserva però l’impianto medievale nonostante i numerosi interventi di età barocca. Vallombrosa custodisce un bassorilievo robbiano nel vestibolo del refettorio e ben quindici tele di Ignazio Hugford al suo interno. Inaugurato nel giugno del 2006, il Museo di Arte Sacra occupa una sezione sul lato posteriore destro del complesso abbaziale ed espone gran parte del patrimonio artistico ancora presente nell’Abbazia. A Vallombrosa si può percorrere il Circuito delle Cappelle, un itinerario pedonale che si snoda nella foresta, toccando dieci Cappelle sei/settecentesche completamente restaurate, che costituivano un avamposto dell’Abbazia.

Nel territorio sono presenti numerose vestigia di castelli, fra i quali ricordiamo quelle del Poggio alla Regina o del castello di Sant’Ellero. Nei pressi della frazione di Leccio si trova il Castello di Sammezzano che vanta una particolare architettura in stile moresco. L’edificio principale di questa bizzarra bellezza è una costruzione eclettica con prevalenza di stile orientalista, effetto della ristrutturazione ottocentesca di una grande fattoria edificata nel 1605 per volere della famiglia Ximenes D’Aragona. La storia del luogo è però più antica e viene fatta risalire all’epoca romana. Una volta passato in eredità a Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona il Castello venne completamente ridisegnato tra il 1853 e il 1889. In circa quaranta anni il marchese progettò, finanziò e fece realizzare il parco e il castello di Sammezzano. Tutti i mattoni, gli stucchi, le piastrelle furono realizzate “in loco” con mano d’opera appositamente addestrata.

Ponte di Annibale

Negli anni ’70 la villa-castello di Sammezzano fu trasformata in un albergo ristorante. Tale attività continuò fino alla fine degli anni ’80, ora il castello è momentaneamente chiuso e non visitabile.

Di notevole rilevanza architettonica risultano essere alcune ville con giardino (tutte di proprietà privata e adibite alla funzione di struttura turistica ricettiva) come quella dei Bonsi, Villa Pitiana o Villa di Mandri. Da ricordare, infine, il Ponte di Annibale: un attraversamento tardo-medievale in pietra sul fiume Arno, oggi privo dell’arcata centrale a causa dell’alluvione del 1966.

Il reggellese offre agli amanti della natura e dell’escursionismo numerosi itinerari di montagna e collinari, fra la foresta di Sant’Antonio situata sul versante occidentale della catena del Pratomagno e quella di Vallombrosa, riserva naturale biogenetica, ricca di boschi di conifere, che ha legato la sua storia alla presenza dei monaci dell’omonima Abbazia. Al suo interno, l’arboreto sperimentale, che racchiude 3200 esemplari di 1200 specie diverse provenienti da tutto il mondo. La zona è ricca di torrenti e sorgenti e numerosi sono i percorsi trekking e gli itinerari naturalistici segnalati, percorribili in mountain bike a piedi e a cavallo.

La foresta di Sant’Antonio in autunno

Ai piedi della Foresta di Sant’Antonio si trova la Foresteria e Centro Visite “Ponte a Enna”, al centro di itinerari che permettono di raggiungere ambienti e paesaggi unici come il Pratomagno, le Balze ed il Casentino.

Il territorio di Reggello, così come il Valdarno superiore, è contraddistinto da un’Area Naturale Protetta di Interesse Locale costituita da strutture geologiche di particolare suggestione e bellezza, costituite da sabbie, argille e ghiaie stratificate. Tali strutture, denominate Balze, hanno ripide pareti verticali, alte fino ad un centinaio di metri, in successione di forme diversificate, intercalate da profonde forre. Le Balze bordano l’altipiano come una cornice quasi ininterrotta, di un tipico colore giallo ocra. Esse costituiscono uno spaccato di storia naturale di grande valore che ricorda la storia geologica del territorio. L’aspetto delle Balze è infatti il prodotto dell’erosione delle acque di dilavamento sugli antichi sedimenti del lago pleistocenico, che occupava la valle dell’Arno. Le Balze, oltre ad uno spettacolare scenario paesaggistico, presentano un habitat eterogeneo, che offre rifugio a numerose specie di uccelli, mammiferi ed insetti. Vario anche il paesaggio floristico: sulle argille crescono piante erbacee, sulle sabbie arbusti e alberi.

Valdarno, le Balze