Viaggi Avventura dedicati alla scoperta della parte centrale della Baja California, per entrare a contatto con la straordinaria biodiversità e le bellezze più incantevoli di questo territorio. Spiagge remote, deserti multicolori, panorami mozzafiato, cactus centenari e le meravigliose balene grigie che potrete vedere da vicino in più di un’occasione.
Viaggi adatti a chi vuole usufruire di una vacanza avventurosa ma rilassante grazie a guide e piloti esperti con opzione Self Drive (guida fai da te) per essere profondamente protagonisti di questa avventura.

Incontri nell’isola di Espiritu Santo
Tutto questo lo si potrà vivere in uno dei tanti tour, che variano per durata e destinazioni, proposti dal tour operator Timeless Baja. “Gli itinerari che abbiamo scelto li abbiamo scoperti esplorando ogni parte di questa penisola, anche la più remota, da nord a sud e da una costa all’altra. Questo ci ha permesso di selezionare percorsi molto vari che prevedono avventure che vi permetteranno, qualunque sia il tempo a vostra disposizione, di conoscere la bellezza più autentica di questo paese – spiegano i due responsabili Deborah Stephens e Adriano Ceccarelli – I nostri tours si basano su un approccio al viaggio inteso come avventura. Per avventura intendiamo l’esplorazione di luoghi ancora selvaggi che pochi hanno veramente conosciuto e visitato.
Nella Bassa California, l’immersione nello spettacolo naturale è totale e suscita meraviglia e commozione. Sarà facile che vi ritroviate ad avere gli occhi lucidi accarezzando una balena, ammirando un cielo mai visto così stellato o incrociando lo sguardo di qualche animale selvatico che, talmente disabituato all’uomo da non averne paura, vi guarderà fisso negli occhi, curioso, prima di riprendere il suo cammino e sarà altrettanto facile che rimaniate a bocca aperta di fronte alle pitture rupestri nascoste tra le rocce della Sierra che furono casa per gli uomini primitivi di questo paese.

“L’acquario del mondo”
E non vi lascerà certo indifferente la bellezza delle fiorenti cittadine che sorsero nei pressi delle antiche miniere d’oro o la bellezza delle molte missioni costruite dai gesuiti che percorsero la Baja a piedi, uomini di fede ed esploratori insieme”.
Una delle varie proposte, che descriviamo in questo reportage, è il viaggio di 12 giorni dedicato alla scoperta della parte centrale della Bassa California. “Il primo giorno del nostro viaggio partiremo in barca privata per esplorare la bellissima isola di Espiritu Santo, patrimonio dell’Unesco. Qui farete per la prima volta esperienza di un mare che Jacques Cousteau definì, non a torto, “L’acquario del Mondo”. Con una navigazione della durata di circa un’ora si potrà raggiungere l’autocotona colonia di giocose otarie che spesso interagiscono con i bagnanti, nuotando curiose intorno a loro. Qui si potrà fare snorkeling tra banchi di corallo brulicanti di pesci tropicali multicolori”. L’Isla Espíritu Santu (in lingua locale), la più vicina alla penisola di Pichilingüe, è lunga diciannove chilometri e larga cinque.

Nuestra Señora de Loreto
Questo deserto di oltre 9.000 ettari rappresenta uno degli ecosistemi meglio conservati di tutta la Baja California e può vantare cinque specie di mammiferi e rettili, tra i quali il bassarisco, molto simile ai procioni, la lepre dalla coda nera e un tipo di scoiattolo di terra, tutti quanti originari di quest’isola.
Gli archeologi hanno trovato delle prove che testimoniano che gli uomini misero piede per la prima volta su quest’isola ben 40.000 anni fa. L’isola è un incanto per quanto riguarda la protezione della natura e l’evoluzione naturale. Le uniche creature che reclamano questa terra come propria sono i leoni marini, le razze, i delfini, le tartarughe e, in determinati periodi dell’anno, le balenottere grigie e gli squali grigi. Protetta dall’Unesco in qualità di riserva della biosfera, l’isola fu venduta al governo messicano nel 2003 grazie all’impegno e alla cooperazione di numerose organizzazioni senza fini di lucro che raccolsero ben 3 miliardi e trecentomila dollari per rimborsare i proprietari delle terre passate nel demanio dello stato. Oggi l’isola è amministrata dalla Comisión de Áreas Naturales Protegidas de México, la commissione che si occupa proprio delle aree naturali protette messicane, che sta collaborando con associazioni senza fini di lucro per proteggere altre dieci isole private presenti nel golfo. Durante il viaggio di ritorno dalla visita di quest’isola, sarà possibile avvistare delfini e squali balena che permangono nella baia di La Paz per gran parte dell’anno.

Isla Coronado
“Il nostro viaggio proseguirà poi in direzione di Loreto percorrendo la leggendaria Carrettera 1. Durante il percorso si effettueranno diverse soste in punti particolarmente suggestivi, per ammirare la grandezza del deserto, antichi canyon scavati dall’acqua e la bellezza dei cactus centenari.
Durante il nostro primo giorno di permanenza a Loreto si visiterà in barca privata il Parco Nazionale Marino Bahía de Loreto con le sue splendide barriere coralline, gli isolotti e le cinque isole più grandi: Coronado, del Carmen, Danzante, Monserrat e Santa Catalina, caratterizzate da spiagge bianchissime e da una lussureggiante vita marina. Habitat di una colonia di pellicani e rifugio di altri uccelli marini interessanti per birdwatching, il Parco è ideale per praticare una varietà di sport acquatici: snorkeling e immersioni nelle acque marine calde e con buona visibilità per osservare la spettacolare ricchezza di vita sottomarina (aragoste, gamberi, tartarughe marine, ecc.) in particolare lungo la barriera corallina intorno alle isole del Carmen e Coronado; kayak, vela e pesca sportiva (ricciole, dentici, marlin, pesci luna, razze, tonni); escursioni di whale watching per osservare megattere, balene grigie (attorno all’isola del Carmen) e balene blu al largo della costa”.

La chiesa di ferro di Gustave Eiffel a Santa Rosalìa
Non solo mare però, perchè Loreto offre molto di più, difatti questa graziosa cittadina storica, situata in un ambiente naturale insuperabile, affacciata su una baia in splendida posizione centrale sul Golfo di California, è un centro turistico, storico e culturale molto interessante e rappresenta il più antico insediamento della penisola di Baja California, uno tra i primi dello Stato federale della Bassa California del Sud. La storica “Città Magica” di Loreto dagli splendidi edifici coloniali lungo strade tortuose fu costruita attorno alla prima missione fondata nel 1697 dal gesuita Juan Maria de Salvatierra in onore della Madonna di Loreto e, fino al 1777, fu il capoluogo della Provincia delle Californie nel territorio nord-occidentale della Nuova Spagna. Adiacente alla missione di Nuestra Señora de Loreto, il Museo delle Missioni dei Gesuiti di Loreto espone una collezione di arte religiosa e di reperti storico-antropologici.
Il nostro viaggio proseguirà poi in direzione nord, verso il cuore dalla Baja California. Visiteremo le spiagge incantevoli di Bahia Conception e la cittadina di Santa Rosalia, splendido insediamento coloniale, un tempo città di minatori molto simile alle città del Far West nordamericano. Nel 1868 vennero infatti scoperti nella regione di Santa Rosalía dei giacimenti di rame.

Interno della chiesa di Santa Rosalia
Nel 1885 vi si insediò la compagnia francese El Boleo S.A. grazie ad una concessione cinquantennale e da quel momento si può dire che ebbe inizio la storia della città di Santa Rosalía. Durante i decenni in cui tutto ruotava intorno alla compagnia francese El Boleo, S.A., Santa Rosalía assorbì gli influssi architettonici francesi-coloniali dell’epoca. La stessa chiesa di Santa Bárbara fu disegnata da Gustave Eiffel che la mostrò all’esposizione internazionale di Parigi. La sua struttura di base zincata fu portata pezzo per pezzo, dall’Europa fino a Santa Rosalia. Proseguendo il nostro viaggio visiteremo una meravigliosa valle caratterizzata da cactus centenari per raggiungere poi San Ignacio, piccolo paese cresciuto intorno ad una oasi di palme su un antico insediamento dei nativi Cochimi, sede di una importante missione. I Gesuiti vi fondarono infatti una missione nel ‘700, e attorno fiorì il piccolo paese. Quella chiesa c’è ancora, tirata su in pietra lavica, bianca e profumata di legno all’interno.

La missione di Sant’ Ignacio
“Il quinto giorno del nostro viaggio lungo la splendida Baja California, raggiungeremo, dopo un percorso misto tra asfalto e terra battuta, il cuore del deserto di El Vizcaíno, riserva naturale della Biosfera, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1993 che, con i suoi 25.000 chilometri quadrati, rappresenta la più grande zona protetta di tutta l’America Latina. Un ecosistema unico al mondo, dove gli animali e le piante si sono adattati alle condizioni desertiche estreme della regione, caratterizzate da scarse precipitazioni e venti intensi. Un deserto dai colori tenui che ha prodotto migliaia di specie endemiche di piante e vita animale, alcuni dei quali introvabili in nessun’altra parte del mondo. Tra le specie endemiche vanno annoverati, oltre a quelli che hanno imparato a succhiare l’acqua dalle piante succulente, vari animali notturni quali coyote, roditori e lepri. In questa regione si possono trovare gli ultimi esemplari di Antilocapra Americana Peninsularis, una specie endemica, tra i più veloci sulla Terra. El Vizcaíno è anche l’habitat del bighorn, del cervo mulo e di dozzine di uccelli, alcuni dei quali migratori.

La riserva naturale El Vizcaíno
I più importanti sono: falchi pescatori, cormorani, ardeidi e gabbiani. Lungo la costa e gli isolotti si trovano numerosi elefanti marini e leoni marini e quattro specie di tartarughe marine.
I Cochimi abitarono per primi questa regione oltre 11.000 anni fa. Si trattava di popoli nomadi provenienti da nord che vissero al riparo delle grotte nella catena montuosa di Sierra San Francisco e lasciarono varie pitture rupestri ancora oggi ben visibili. Durante la visita di questa meravigliosa riserva naturale potremo ammirare anche grandiosi Cardones, cactus centenari, e i famosi alberi Cirios. Per meglio goderci tutto questo spettacolo allestiremo un campo tra rocce di colore rosa, nel letto di un antico fiume nel deserto, per dormire sotto un fantastico panorama stellato.
Il nostro viaggio proseguirà poi con la visita della Laguna di San Ignacio, patrimonio Unesco e Santuario della Balena Grigia del tipo Eschiritius Robustus. La giornata sarà dedicata all’incontro con i meravigliosi cetacei che popolano questa laguna per riprodursi e partorire i propri piccoli. Il rapporto tra l’uomo e questi animali è antico, e spesso la familiarità e la confidenza si fa molto stretta tanto da arrivare al contatto fisico, anche con i balenotteri che sovente giocano con le persone presenti alla spedizione”.

Incontro con la balena grigia
Ogni anno migliaia di balene grigie compiono un viaggio di oltre 15.000 chilometri dalle coste dell’Artide per raggiungere la laguna San Ignacio, dove, da dicembre ad aprile le acque sono calde e tranquille, la presenza dell’uomo è ridotta al minimo e il clima è mite. Queste circostanze sono perfette per l’accoppiamento e lo svezzamento dei piccoli, uno spettacolo straordinario che da solo vale un viaggio in Baja California. La prima spedizione per l’avvistamento delle balene avvenne nel 1860, e oggi il turismo collegato al whale watching rappresenta la principale fonte di reddito della zona.
“Dopo un ultima uscita in barca per salutare i meravigliosi cetacei, proseguiremo in direzione sud, attraverso un percorso misto che si snoda lungo le bellissime valli della Baja California, sul tracciato della vecchia Baja Mille, la leggendaria corsa in fuoristrada. Si raggiungerà quindi a San Juanico, importante baia frequentata da surfisti, per poi proseguire verso un antico Pueblo, per allestire il nostro campo sulle rive del fiume.
Il nostro viaggio sta quasi per terminare e dopo un suggestivo percorso in fuoristrada, raggiungeremo l’immensa Bahia Magdalena. Esploreremo questa terra quasi vergine, caratterizzata da un complesso labirinto di mangrovie che ospitano cormorani, falchi pescatori, aironi blu, garzette e procellarie e pernotteremo nel vicino villaggio di pescatori di Puerto San Carlos.
Visitando in barca la Bahia Magdalena si potranno incontrare balene, tartarughe giganti, colonie di cormorani e leoni marini. Le ore migliori per insinuarsi nella vita delle balene sono sicuramente quelle del mattino.

Una visione dall’alto delle mangrovie di Bahia Magdalena
Il paesaggio della Bahia Magdalena è in continua evoluzione, modellato ora dopo ora dai capricci del vento. Le dune si muovono infatti anche di sei metri per anno, assumono forme stravaganti e svelano di volta in volta gusci di vongole giganti, ossa di delfini, resti di balene e leoni marini.
La zona costiera della regione ospita inoltre la più grande riserva biologica di foreste di mangrovie, le uniche a poter crescere e resistere in un ambiente così umido e salato.
Da Bahia Magdalena rientreremo a La Paz costeggiando l’oceano per ammirare le sue spettacolari spiagge deserte e la fauna selvaggia che le abita, attraversando poi antichi sentieri nel deserto caratterizzato dagli immancabili cactus secolari.
L’ultimo giorno del nostro viaggio sarà dedicato alla visita del Parco Marino di Cabo Pulmo, unica barriera corallina del Nord America, dove potremo fare snorkeling e ammirare la bellezza di un ambiente marino dove è possibile osservare una quantità inimmaginabile di specie differenti di vita marina e fondali in perfetto stato di conservazione. Cabo Pulmo, dichiarato Area Marina Protetta circa 20 anni fa, è famoso per la bellezza delle sue barriere coralline e non solo”.
Questo viaggio ti ha incuriosito ? Contatta Timeless Baja. La Baja California ti aspetta !

Immersioni a Cabo Pulmo