La 9a beatitudine di Bolzano: il Santa Maddalena classico

Panorama Santa Maddalena

Il 26 settembre si aprono le porte delle cantine del Santa Maddalena e 20 produttori invitano a una degustazione di questo vino autoctono di Bolzano.

La 9a beatitudine di Bolzano? Il vino, naturalmente. Tra le “raccomandazioni per essere felici”, è contemplato infatti anche un bicchiere di vino. E precisamente il Santa Maddalena, prodotto sulle colline attorno a Bolzano. Sabato 26 settembre, dalle 14 alle 21, è in programma la seconda edizione di “La 9a Beatitudine di Bolzano – il Santa Maddalena classico“.
Questo vino dal colore rosso rubino intenso e dall’aroma fruttato e floreale, prodotto sulle colline della zona di Santa Maddalena, sarà il vero protagonista di questo atteso appuntamento. 20 produttori apriranno le porte delle loro cantine, invitando il pubblico ad una degustazione di questo vino autoctono di Bolzano per far così apprezzare le differenze tra cantina e cantina, le sfumature di sapore, le diversità delle annate.

Botti del vino Santa Maddalena

Si potrà girovagare tra i vigneti (sono previste anche visite guidate) o dedicarsi ad un percorso tematico che illustrerà le varie fasi nel corso dell’anno, dalla potatura, alla fioritura fino alla realizzazione del prodotto finale in cantina. Per l’occasione resterà aperta tutto il giorno, la splendida chiesetta di Santa Maddalena, che conserva un pregevole ciclo di affreschi del Trecento.
L’ultima tappa del percorso sarà la degustazione di diverse varietà di Santa Maddalena con abbinamento di piccole pietanze all’Hotel Eberle. Un’occasione per vivere una giornata immersi nell’autenticità e nella tradizione di questa zona di produzione.

Classico Santa Maddalena

Anche in città saranno presenti alcuni produttori che, in diversi ristoranti, nelle giornate di sabato 19 e venerdì 25 settembre faranno le veci del sommelier, consigliando i diversi abbinamenti del Santa Maddalena con i vari prelibati piatti della cucina bolzanina: per gli ospiti sarà una particolare occasione per degustare le varietà di questo vino nella sua location, Bolzano.

Ecco la ricetta per essere felici secondo un antico detto bolzanino:
Possedere una casa sotto i Portici,
il vino della propria tenuta in cantina,
una casa estiva sul Renon,
un banco in chiesa,
un palco a teatro,
una tomba di famiglia,
biancheria sufficiente per almeno sei mesi,
il matrimonio con una bolzanina e
gustare un S. Maddalena classico!

Ma Bolzano, a parte il vino, conquista il visitatore anche grazie alle sue bellezze artistiche, al suo irresistibile mix di lingue, stili architettonici e influenze culturali dal nord e sud d’Europa, al suo paesaggio che comprende il clima sub mediterraneo della conca ed il più fresco clima alpino delle vette circostanti.


Numerosi sono i castelli e le residenze storiche sul territorio comunale o nelle immediate vicinanze: per questo motivo la conca di Bolzano è stata dichiarata la zona con la più alta densità di castelli in Europa. Sono anche questi a contribuire a creare quell’atmosfera magica e fiabesca che la città emana. Prati e foreste si adagiano sugli altipiani del Salto e del Renon nonché nella Val Sarentino, conosciuta per il suo forte legame alle tradizioni. La valle dell’Adige intorno a Bolzano invece, è caratterizzata da frutteti e vigneti.

Il centro di Bolzano con il Duomo

Direttamente dal centro città, con una moderna funivia si raggiunge il Renon, dove durante una passeggiata sull’altipiano si possono visitare le famose piramidi di terra.
Per lo svago ha a disposizione dei bei giardini-passeggiate sia in città (i Prati del Talvera, le cosiddette Talferwiesen, con ottime attrezzature di ricreazione) sia nei dintorni (passeggiate del Guncina, di S. Osvaldo e di Aslago) e non mancano, poi, piscine coperte e all’aperto e numerosi campi sportivi per tutti gli sport più popolari: hockey, pattinaggio, calcio, rugby, baseball, football americano, basket, oltre a un grande stadio del ghiaccio coperto, il Palaonda (7.220 posti a sedere).

I caratteristici tetti tirolesi di Bolzano

Bolzano rispecchia chiaramente il luogo d’incontro e di scambio fra diverse culture. Trovandosi al confine con l’Austria ed essendo stata una provincia austriaca fino all’inizio del secolo scorso, è una città d’incontro fra due culture: quella italiana e quella tedesca. Nell’arte convivono ad esempio pittura giottesca e opere di scuola gotica, mentre nell’architettura salta subito all’occhio il singolare contrasto tra la città storica e quella nuova, divise dal torrente Talvera.
Visitare la città, significa scoprire le numerose particolarità che nascono dall’incontro tra Mediterraneo ed Europa centrale.
Un tempo città di mercanti e di mecenati, Bolzano è oggi anche città d’arte, di spettacolo, di cultura e di vacanza, grazie anche ad un’esplosione di nuove infrastrutture: l’aeroporto, il teatro Comunale, l’auditorium Haydn.

Castel Roncolo

Ötzi, la mummia venuta dal ghiacciaio, e gli oggetti rinvenuti con essa sono ora visibili al Museo Archeologico dell’Alto Adige a disposizione del pubblico.
Costruzioni religiose, musei, via cittadine e castelli caratterizzano il centro storico di Bolzano e i suoi dintorni. Ecco alcune tappe imperdibili per chiunque volesse conoscere un po’ meglio questa città del Sud Tirolo. Castelli: il castel Firmiano (o chiamato anche in tedesco Schloss Sigmundskron) che si trova a nord di Bolzano Sud esattamente nel punto in cui l’Adige si incontra/sconta con l’Isarco. All’interno si trovano i Musei Messner, i musei voluti dall’omonimo alpinista, uno dei più grandi mai esistiti volto ad analizzare il rapporto tra uomo e gli ambienti montani.
E ancora il castello medievale Flavon (Haselburg), il castel Hörtenberg (Schloss Hörtenberg) nel quartiere di S. Osvaldo, il castello Mareccio (Schloss Maretsch) che si erge nel cuore della città ed è circondato da bellissimi vigneti. L’elenco è lunghissimo: castel Novale, castel Rafenstein, castel Rendelstein, castel Roncolo sono altri castelli che potrete visitare nelle vicinanze del centro di Bolzano.

Castel Mareccio

Di sicuro interesse anche le costruzioni religiose. Quella più significativa della città è il Duomo o chiesa di Maria Assunta: si tratta di una cattedrale che è diventata simbolo e emblema della città stessa proprio perché incarna l’incontro tra le due culture stesse che caratterizza Bolzano. Il Duomo domina la piazza della Parrocchia ed è una costruzione bellissima di stampo gotico-romanico realizzata sui resti di ben tre chiese. La sua guglia e il tetto verde-oro sono i primi elementi architettonici che saltano all’occhio. Al suo interno poi spiccano alcuni importanti affreschi e dipinti: gli amanti dell’arte religiosa possono anche visitare il Museo del Duomo che si trova proprio a ridosso del campanile.
Sempre in centro spicca la chiesa dei Domenicani, una costruzione gotica, realizzata nella seconda metà del 1200. E ancora la chiesa gotica del Francescani, con il suo bel porticato interno. Si tratta di una chiesa dell’XI secolo, che vanta una bellissima cappella ricca di affreschi.


Da non perdere, infine, il convento Muri-Gries. Come si può dedurre dal nome questa costruzione (che fa parte della congregazione benedettina svizzera) si trova all’interno del quartiere di Gries, a nord rispetto al centro storico: è un’abbazia di grande fascino artistico, in mano ai monaci benedettini da partire dalla metà del 1800.
Molti palazzi e dimore signorili meritano di essere visitati. Tra questi c’è il seicentesco palazzo Gerstburg (Ansitz Gerstburg) che contiene al suo interno alcuni incredibili dipinti. Da non perdere anche palazzo Menz dal nome dell’omonima famiglia di banchieri e il palazzo Pock che ospitò il primo teatro di Bolzano. Bellissimo, per la sua favolosa architettura di stampo austriaco, anche il Palazzo delle Poste che porta la firma dell’architetto Albert Canal.

Piazza Walther

Piazza Walther è il cuore del centro di Bolzano e prende il nome dal poeta medioevale tedesco Walther von der Vogelweide a cui è dedicata una statua nel centro della piazza. Si prosegue con Piazza delle Erbe con la sua statua di Nettuno e i molti negozi che la caratterizzano: su questa piazza sbocca la via dei Portici, la strada pedonale preferita per chi vuole fare shopping e per chi vuole ammirare i bellissimi palazzi quattrocenteschi che la caratterizzano.
E ancora Piazza del Grano così chiamata perché un tempo qui si svolgeva il mercato delle granaglie. Oggi in questa pizza si possono ammirare due case-torri fortificate la casa della Pesa che fino alla fine del 1700 svolgeva il suo ruolo di centro della pesa pubblica.
Si arriva quindi a Piazza della Vittoria dove si erge il Monumento alla Vittoria: si tratta di un arco adornato da colonne portanti realizzato per celebrare la vittoria nella prima guerra mondiale. Simbolo fascista eretto nel 1928 da Benito Mussolini.
Per concludere una via da non perdere è quella degli Argentieri, con i suoi palazzi degni di nota, come il barocco Palazzo Mercantile, la Casa d’Argento (dove si lavorava questo materiale) e il Palattro Troilo.

BOLZANO A TAVOLA

Canederli allo speck

Lo spirito di un popolo si capisce a tavola. E’ la cucina una delle forme di espressione della cultura di un posto. Ecco che la gastronomia di Bolzano rispecchia a pieno l’anima di questa terra, fortemente divisa tra lo stampo mitteleuropeo e quello mediterraneo che si influenzano reciprocamente. La vasta gamma della cucina mediterranea si confronta quindi con la genuina tradizione tipicamente tirolese dei canederli e degli schlutzkrapfen (ravioli agli spinaci), del gulasch di cervo, dell’arrosto di castrato e del carré di maiale con crauti e patate, senza trascurare il pesce di lago e di torrente.

Gulash e polenta morbida

Imperdibili i dolci, le torte di cioccolata, crema o ricotta, i krapfen con marmellata, le pere secche al papavero, lo strudel ripieno in modi diversi, lo zelten (un dolce molto diffuso in tutto il Trentino Alto Adige preparato con la frutta secca e molto in voga nel periodo di Natale) e la famosissima Sachertorte al cioccolato. Il classico strudel di mele, fatto secondo la tradizione artigianale altoatesina, può essere di pasta frolla o pasta sfoglia, con un ripieno di sole mele dell’Alto Adige, miste a noci tritate e pinoli. Ottimo come dessert, soprattutto se accompagnato con del gelato alla vaniglia o con la panna, così come da una tazza di tè o caffè. I pasti si concludono con un’acquavite o un distillato di frutta profumato, tipici della zona. In ogni ristorante di Bolzano potrete apprezzare la cucina altoatesina con le sue forti influenze austriache e tedesche, dato che questa terra è stata per secoli sotto il dominio austro-ungarico. Si tratta di una cucina saporita, speziata, e non sempre leggera. Ma una cosa è certa: è deliziosa, tanto da lasciare soddisfatti anche i visitatori più pignoli.
Speck e frutta fresca, le mele in particolare, contraddistinguono da sempre questo territorio.

Un bicchiere di vino per accompagnare una cucina ricca di sapori

In fatto di ristoranti, a Bolzano e dintorni non c’è che l’imbarazzo della scelta, dal locale a conduzione familiare fino a quello stellato Michelin.
Tanti sono gli elementi e i prodotti tipici del posto che vengono spesso utilizzate in molte ricette: lo speck, il pane di segale (schuttelbrot), i formaggi. Lo speck è apprezzato a tal punto che ogni anno la sagra di questo affettato affumicato attira molta gente: si tratta di un evento che si tiene a cavallo tra i mesi di settembre e ottobre, nella cittadina di Santa Maddalena. La disciplina di produzione prevede essenzialmente un’affumicatura leggera, una stagionatura media di 22 settimane e un contenuto di sale non superiore al 5%. Il rispetto delle regole di produzione porta, nel prodotto finito, alla marchiatura a fuoco e all’etichetta con la scritta “Speck Alto Adige IGP”.

Classico strudel alle mele

Classico strudel alle mele

La lista di formaggi prodotti in loco nelle valli e nelle montagne adiacenti alla città di Bolzano è lunghissima. Da provare è il formaggio alle erbe di malga, il camembert edelweiß e il formaggio aromatico bergbauernkäse. Formaggi e speck si mangiano rigorosamente con il pane: non stupisce dunque che Bolzano vanti una tradizione panettiera davvero eccezionale. Una delle novità è il pane del Similaun, prodotto da uno dei maggiori panettieri cittadini. Una leccornia fatta di pane di segale, con l’aggiunta di una speciale varietà di pere, nocciole e prugne, dal gusto saporito e dagli effetti salutari.
Molto comuni sono i panini aromatizzati, al cumino, al finocchio, alla frutta secca e tanto altro ancora. La tipica merenda sudtirolese si compone proprio così: pane, speck e formaggi accompagnati rigorosamente da un bicchiere di buon vino. Gli amanti del nettare di Bacco saranno accontentati, i vini qui sono buonissimi.
Circa 500 ettari di vigneti circondano Bolzano e s’insinuano fra le case. Il clima particolare, la bontà del terreno e le differenti zone di coltivazione creano le condizioni per una produzione eccezionale. Due sono i vini autoctoni, il Lagrein e, per l’appunto, il Santa Maddalena, anche se ultimamente la coltivazione si è arricchita con altri tipi di vitigni. Il 98% dei vigneti è denominato D.O.C. e conferma ulteriormente l’ottima qualità dei vini di Bolzano.