Il giro del mondo in bici

Keiichi al castello di Trakai, in Lituania

Ogni volta che inscena il suo spettacolino si forma subito un capanello di persone. Pubblico privilegiato, i bambini, perchè lui ci sa fare nel moltiplicare le palline, farle apparire dai capelli dei bimbi, farle sparire nei loro abiti, farle riaffiorare nei loro abiti. Semplici giochi di pretigio che lo aiutano a proseguire nella sua missione: fare il giro del mondo, dal Giappone al Giappone, in bicicletta, “Bike around the World” from Japan to Japan. A pedali insomma.

Keiichi insieme a Yuka Otsuka

Stiamo parlando di Keiichi Iwasaki, 39 anni, nato nella provincia di Gumma, a 100 chilometri da Tokyo, sta percorrendo il mondo in lungo e largo. Nulla di strano in questo, se non fosse per il fatto che Iwasaki lo fa pedalando. In sella alla sua bicicletta, il viaggiatore più ecologico del mondo ha attraversato una cinquantina di Paesi. In tasca pochi spiccioli, come vuole la versione più romantica di ogni avventura che si rispetti: 160 yen, per la precisione, poco più di un euro. E’ vissuto con quello che le persone che ha incontrato lungo la strada gli hanno donato, tanto che le sue imprese sono state paragonate a quelle di Forrest Gump, protagonista del film interpretato da Tom Hanks, ispirato all’omonimo romanzo di Winston Groom. Come lavoro improvvisa, di tanto in tanto, spettacoli di prestidigitazione e illusionismo nelle piazze.

Per lui davvero nessuno strascico nucleare. La sua casa l’ha lasciata nel 2002, annunciando ai genitori la sua intenzione. “Volevo vedere il mondo direttamente con i miei occhi”, ha spiegato poi.

Un lungo percorso durante il quale Keiichi ha trovato una compagna. Da oltre 2 anni si è unita a lui Yuka Otsuka, giapponese anche lei, incontrata per la prima volta 4 anni fa a Budapest, con la stessa voglia di vedere il mondo lentamente, “finchè le forze fisiche lo consentono”. “Quando sono partito pensavo che per fare il giro del mondo bastassero 10 anni. Invece ora penso che ce ne vorranno altri cinque solo per concluderlo – dice divertito Keiichi Iwasaki – sono da sempre un appassionato di ciclismo e nel 2001 ho semplicemente annunciato ai miei familiari che intendevo fare il giro del mondo con la mia bicicletta e sono partito”.

Sull’Himalaya

Un’ avventura in parte documentata nel suo sito www.feel-the-earth.com, ricco di foto, video e testi in inglese e giapponese. Qui si apre un mondo fantastico che attraversa l’Europa, da Londra a Parigi, da Ginevra a Barcellona, ma anche India, Pakistan, Africa, America Latina, Tibet, Nepal. Tutto ripreso in piccoli documentari nel suo sito. Ecco, quindi, Keiichi Iwasaki impegnato a districarsi nell’Himalaya, oppure arrampicato senza fiato sull’Everst. E quando torna a valle riprende la sua bici per proseguire il suo viaggio.

Finora durante il suo cammino Iwasaki ha dovuto affrontare numerosi pericoli: è stato derubato dai pirati, arrestato in India, attaccato da un cane rabbioso in Tibet e quasi costretto a convolare a nozze in Nepal. Ma tutto si è concluso nel migliore dei modi e la sua fantastica avventura continua.

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