“Noale in Fiore”: molto più di una mostra mercato

Domenica 8 aprile a Noale, in provincia di Venezia, va in scena la 39^ edizione della rassegna di fiori, piante ed alberi ad alto fusto “Noale in Fiore“, mostra mercato ideata e organizzata dalla Pro Loco, vetrina delle novità del settore, punto di riferimento per quanti desiderano acquistare piante e attrezzature da giardino.

Sui 10 mila metri quadrati espositivi che si sviluppano sulle piazze Castello e XX Settembre, oltre all’area della Rocca, agli spalti nord, a via dei Novale e via Polanzani, giardini di via Vecellio, saranno presenti, dall’alba al tramonto, circa 130 espositori che allestiranno un mercato dove sarà possibile trovare ogni varietà di piante e fiori, strumenti per il giardinaggio, arredi da giardino, macchinette agricole per il taglio dell’erba, bulbi di ogni specie.

“Noale in Fiore”

“Noale in Fiore” riserverà anche quest’anno uno spazio particolare, nella contrada Ca’ Matta e all’interno della Rocca, ad una cinquantina di hobbisti che sono stati selezionati per offrire ai visitatori la possibilità di acquistare prodotti originali, frutto dell’ingegno e della creatività. In piazzetta Dal Maistro, oltre alla tradizionale giostra, saranno presenti anche alcuni produttori di erbe officinali. Significativa anche la presenza alla rassegna noalese, dei maestri fiorai, titolari di una quindicina di fiorerie della zona che esporranno, a partire dalle 16 di sabato 7 aprile, le loro composizioni nelle sale del centrale palazzo della Loggia. Quest’anno le loro opere saranno ispirate alle creazioni in tessuto di Patrizia Cigaina (“Soffio d’Oriente tra fiori e trame”).

La 39^ edizione di “Noale in Fiore”, uno degli appuntamenti più attesi del comparto florovivaistico regionale e tra gli eventi più amati e partecipati del territorio, sarà anticipata quest’anno da una festa notturna, sabato 7 aprile, realizzata in collaborazione con gli esercenti del centro storico. Alle 20.30, in piazza Castello, ci sarà musica con la street band Gli Stellari, uno spettacolo per le famiglie con Mastro Bolla, artista fiorentino; a seguire dj set “Notte in vinile” con Doctor P. Sarà possibile anche consumare qualche prelibatezza presso i truck food presenti in piazza.

Foto di Valerio Marchesan

“Noale in Fiore” significa anche grande allegria. Sono dieci le formazioni musicali che durante l’intera giornata di domenica 8 aprile intratterranno in vari punti della città i visitatori con repertori musicali che spaziano dal blues rock al folk.

Tra le numerose novità della 39^ edizione di “Noale in Fiore” ce ne sono alcune pensate soprattutto per rendere questa manifestazione sempre più accattivante per le famiglie e i bambini. In piazza Castello, già dal pomeriggio di sabato 7, sarà possibile cimentarsi con i giochi tradizionali in legno (dai birilli al calcetto) de “La Tana dei tarli”, uno spazio gioco fuori dal tempo che sarà a disposizione di grandi e bambini anche l’intera giornata di domenica. Grazie alla collaborazione del comando provinciale dei Vigili del fuoco di Venezia, sarà allestito in via Vecellio il percorso gioco “115 Junior (Pompieropoli)”, dove i bambini potranno gratuitamente sperimentare, divertendosi, alcuni interventi di primo soccorso (le offerte raccolte andranno alla “Città della Speranza” di Padova). Sempre nei giardini di via Vecellio spazio anche ai cavalli e all’ippica, con il battesimo della sella proposto dal circolo Mesh di Mirano.

Noale, la Rocca

Da non perdere poi l’appuntamento con gli artisti di strada. Sabato alle 18.30, nel giardino giochi allestito in piazza Castello si svolgerà lo spettacolo del Clown Crostino che intratterrà i più piccoli anche domenica, a partire dalle 10.30, sotto la loggetta di Largo San Giorgio, mentre nei giardini Beggio si esibirà un altro artista, Mastro Bolla, fiorentino.

Giovani ed arte è il connubio che caratterizza l’appuntamento con Apery Spring in Art, in programma domenica dalle 17.30 presso i giardini di via Vecellio. All’ora dell’aperitivo si potrà assistere alla perfomance artistica di Riccardo Fascina, Linda Simionato e Andrea Zallott accompagnati dalla musica di due band: Casalingue e Gianni Letta Blues Band.

Durante “Noale in Fiore” sarà possibile visitare anche la mostra “Marguerite, alchimie di vetro” del maestro Francesco Volpato allestita presso i locali della torre delle campane. Volpato è maestro-soffiatore di vetro, cresciuto alla scuola di Gian Carlo Moretti, nelle più famose officine di fusione del vetro di Venezia.

L’inaugurazione della 39^ edizione di “Noale in Fiore” è in programma alle 11 sul palco di piazza Castello: ad accogliere le autorità e i premiati (tra i quali i cittadini noalesi scelti per il concorso “Il miglior balcone fiorito”) come madrina arriverà Erika Chia la vincitrice della Festa delle Marie del Carnevale di Venzia 2018 accompagnata dalle altre finaliste. In occasione della mostra mercato il Wwf organizza due visite guidate, alle 10 e alle 15 all’oasi Cave di Noale alla scoperta delle piante spontanee del territorio.

La Pro Loco, in collaborazione con alcune associazioni di volontariato, ha disposto un piano parcheggi per quanti giungeranno a “Noale in Fiore” con la propria auto.

Noale, il Castello

Ma sarà possibile arrivare in città anche con il servizio di trasporto pubblico, autobus e treni. Le stazioni saranno collegate alle piazze da un trenino navetta.

VIAGGIO A NOALE

Monumento simbolo della cittadina la cui origine risale intorno all’ottavo secolo (il primo documento ritrovato è del 982), è la Rocca. L’imponente fortificazione, su cui si sviluppò il centro fortificato medievale e di cui oggi rimangono solo i ruderi, fu eretta per iniziativa di Ezzelino III da Romano a partire dal 1245 e terminata nel 1272, durante il dominio dei Tempesta, signori feudali di Noale. In origine era difesa da varie torri perimetrali (oggi se ne vedono tre) e da una possente costruzione sul lato nord (il cosiddetto “mastio”). La Rocca, ovvero il Palazzo dei Tempesta (detto anche palazon) fungeva da abitazione per la famiglia e vi si trovavano le stanze della servitù, la Cancelleria, il presidio, le prigioni, un’armeria, le stalle, le cucine, una piccola chiesa e vari magazzini. La Rocca fu abbandonata definitivamente nel 1763 e a partire da quello stesso anno molte parti dell’ormai cadente struttura vennero deliberatamente demolite per ricavarne materiali da costruzione “a beneficio della comunità”. Nella prima metà dell’Ottocento finì per essere adibita a cimitero, funzione che mantenne fino alla fine del XX secolo.

Noale, Piazza Castello e Torre dell’Orologio 

Negli ultimi anni, dopo il trasferimento del cimitero e il restauro delle strutture murarie superstiti, è stata adibita a sede di manifestazioni culturali e folkloristiche.

Alla Rocca si affianca il Castello, un’area a forma di quadrilatero irregolare ancora cinta dai fossati medievali che sorge a cavallo della direttrice Camposampiero-Mestre e racchiude il centro storico di Noale. All’interno del perimetro, si elevano la chiesa Arcipretale e antichi palazzi decorati con affreschi, nonché l’ampia Piazza Castello, già Piazza Calvi. Fanno parte del complesso due grandi porte d’ingresso munite di merlature a coda di rondine, cui si affiancano le torri note come Torre dell’Orologio e Torre delle Campane.

La Torre delle Campane o del Cervo costituiva l’entrata a ponente del borgo. Era il secondo ingresso del castello, di minore importanza, perché rivolto verso una zona agricola scarsamente frequentata. Proprio la contrada rurale esterna al castello, chiamata “Cerva” finì per dare il suo nome alla torre e alla porta.

Il Palio di Noale

Un tempo era alta come la Torre dell’Orologio e coperta da un tetto di coppi a quattro spioventi, ma nel 1876 si decise di elevarla ulteriormente, portandola ad un’altezza di 43 metri, aggiungendovi una cella campanaria adorna di merli ghibellini e contenente sei campane. Oggi è l’edificio più alto del paese. L’interno della torre viene oggi utilizzato per l’allestimento di varie mostre.

Davanti alla porta della Torre dell’Orologio fu sottoscritto nel 1193 il più antico documento che parla del castello di Noale. Nel medioevo questo era l’ingresso più importante al Castello, perché si rivolgeva verso il borgo densamente abitato e perché nei suoi pressi si incrociavano le principali vie di comunicazione per Padova, Treviso e Venezia. La Torre, visitabile dopo il restauro avvenuto nel 2013, è alta 32 metri e decorata da merli ghibellini. La caratterizzano due orologi circolari dai quadranti celesti: uno sulla facciata che guarda a Piazza Castello (con numeri arabi) ed un altro verso l’incrocio delle Quattro Strade (con numeri romani). La torre viene infine utilizzata ogni anno, in occasione del Palio di Noale, per riproporre uno spettacolo pirotecnico che ne simula l’incendio.

Noale, palazzo della Loggia

Il Palazzo della Loggia è sede del Consiglio Comunale, della Pinacoteca Egisto Lancerotto e degli uffici della Pro Loco di Noale. Una piccola loggia adibita a tribunale era in funzione già agli inizi del Trecento, durante il dominio dei signori feduali della famiglia Tempesta. Successivamente, con la dominazione della Repubblica di San Marco, divenne sede del tribunale presieduto dal governatore inviato da Venezia. A causa delle sue dimensioni ridotte, già nel 1460 fu affiancata da un edificio di maggiori dimensioni che prese il nome di loggia nova. La costruzione medievale, più volte rimaneggiata, venne definitivamente abbattuta nel 1848 dalle autorità austriache per far posto all’edificio che si può ammirare ancor oggi, caratterizzato da una serie di colonne poste al piano terra che sostengono splendide volte a crocera. La Colonna della Pace che oggi si trova davanti a Palazzo della Loggia deve il suo nome alla riappacificazione della cittadina di Noale dopo i fatti di sangue che coinvolsero a metà del Cinquecento la famiglia Zandonadi. L’opera scultorea fu realizzata nel 1549 su disegno del pittore veneziano Paolo Pino, come ricorda un’iscrizione sulla colonna stessa. Attualmente sostiene il pennone portabandiera.

Chiesa di Santa Margherita a Cappelletta, frazione di Noale

Interessanti gli edifici di culto presenti a Noale: la chiesa dei Santi Martiri Felice e Fortunato, consacrata nel 1554, oggi si caratterizza per le tre navate divise da colonne con capitello ionico ed i ciinque altari. Nell’altare Maggiore, opera di di Jacopo Sansovino, c’è la pala opera di Damiano Mazza, scolaro del Tiziano, raffigurante i Santi Martire Felice e Fortunato rappresentati nella forma della sacra conversazione. Importante e pregevole è l’organo, integralmente meccanico, costruito nel 1970 che sostituì uno strumento di Callido del 1774. Nato su progetto dell’organista noalese Luigi Celeghin, conta 27 registri reali divisi fra le due tastiere e la pedaliera. 

Appena fuori dalla cittadina, sulla strada per Camposampiero, sorge la chiesetta dell’Assunta, antico monastero benedettino femminile, intitolato a Santa Maria della Misericordia. Fu costruita a cavallo tra il XV e XVI secolo ed è caratterizzata da uno stile pressoché interamente romanico, ad esclusione della sommità cinquecentesca del campaniletto. Sulla facciata è scolpita in marmo un’immagine di S.Maria della Misericordia.

L’acquasantiera è l’oggetto più interessante ed enigmatico tra quelli che compaiono all’interno della chiesa di Santa Margherita a Cappelletta, frazione di Noale. La sua tipologia è infatti del tutto estranea alle altre opere del luogo e dei dintorni. E’ composta da tre parti con decorazioni ed elementi molto diversi tra loro per stile e possibile datazione. In una cornice ripetuta tre volte sono racchiusi su un fronte una coppia di leoni affrontati e rampanti, nella parte opposta si trovano due grifoni, mentre nei lati rivolti all’entrata sono raffigurati nell’atto di benedire i fedeli S. Gregorio e S. Cassiano.

In piazza XX Settembre troviamo la Casetta detta per tradizione “dei Battuti” riccamente decorata con affreschi e risalente alla fine del XV – inizio del XVI secolo. Non si conosce l’anno della fondazione della Scuola dei Battuti di Noale, istituita nei primi anni del XIV secolo.

Oasi di Noale, airone cinerino

La Confraternita teneva delle adunanze e praticava la penitenza sia in pubblico che in privato. La Scuola fu promotrice di una delle prime organiche forme di assistenza sociale ai poveri, ai malati e ai bisognosi.

Villa Rossi, oggi sede della scuola media “Giovanni Pascoli” è il risultato di rimaneggiamenti e ampliamenti che si sono succeduti nel tempo. Essa compare già nella più antica mappa di Noale pervenutaci, risalente al 1683, dove risultava appartenere a Marco Antonio Rossi. Rimase proprietà della famiglia Rossi sino alla fine dell’Ottocento. Nel tempo divenne dapprima sede del collegio femminile “San Giuseppe”, poi giardino d’infanzia, ospedale da campo durante la Grande Guerra, nuovamente asilo infantile, fino a diventare tra il 1959 ed il 1999 istituto per la formazione professionale. La villa presenta oggi una pianta a C con il corpo principale, che dovrebbe essere la parte più antica, corrispondente al lato corto inferiore. Nel complesso risulta piuttosto sobria, infatti l’unico elemento “nobile” è costituito da una trifora con archi a tutto sesto al centro del primo piano, ornata superiormente da una cornice e aperta su un balconcino in pietra.

Oasi Naturalistica Cave di Noale

Situata a pochi passi dal centro della città, a nord est dell’abitato, si estende l’Oasi Naturalistica di Noale, un’area di elevato pregio naturalistico, ora di proprietà comunale, affidata al Comitato Oasi WWF Cave di Noale. Un tempo cava di estrazione per l’argilla, questo ambiente si è rinaturalizzato evolvendo verso un’associazione vegetazionale per buona parte dominata dalla cannuccia di palude e da fitte associazioni miste di salice, ontano e pioppo bianco. Con una superficie complessiva di 35 ettari, l’Oasi rappresenta un luogo sicuro per il passo e la nidificazione di molti uccelli europei. Ardeidi, anatidi, rallidi ed occasionalmente qualche limicolo, scelgono ogni anno questo luogo per allevare i loro piccoli o per svernare nei rigidi inverni. Lungo percorsi attrezzati, muovendosi con cautela, si può osservare l’airone rosso nidificare nel canneto, udire il canto dell’usignolo o ammirare il volo della farfalla vanessa. Oggi tutto il complesso rientra nella rete ZPS – Zona di Protezione Speciale – ed è anche un SIC – Sito di importanza comunitaria. Il percorso di visita gira attorno all’invaso e si snoda in parte su argini. Per visite guidate o ulteriori informazioni tel. 041.5897263 – ufficio Ambiente.

“Noale in Fiore”