L’evento per famiglie che ogni estate trasforma magicamente lo splendido borgo di Gradara festeggia quest’anno la sua decima edizione con un ricco programma di artisti internazionali che metteranno in scena spettacoli straordinari, dal tramonto a mezzanotte. Quattro serate indimenticabili, in programma dal 6 al 9 agosto, che offriranno a turisti e visitatori una festa di emozioni, musiche e colori.
Situato a pochi chilometri dal mare, al confine tra la Riviera Romagnola e le Marche, si staglia l’incantevole scenario medioevale di Gradara con il suo splendido Castello che fece da cornice alla storia d’amore di Paolo e Francesca decantata dal Sommo Poeta. The Magic Castle è un’occasione speciale per scoprire il fascino dell’antico borgo marchigiano mentre i bimbi si immergono in un “mondo magico”, un castello onirico sospeso nel tempo, dove si danno appuntamento creature fantastiche che regalano emozioni ai bimbi di tutte le età e anche a tutti gli adulti che amano restare sempre un po’ bambini. La direzione artistica dell’evento, nato nel 2014, è affidata all’eclettico Marcello Franca che cura la manifestazione sin dalla sua prima edizione, in collaborazione con la Pro Loco di Gradara e il patrocinio del Comune di Gradara. Nelle edizioni 2020 e 2021 la manifestazione è stata realizzata “in versione ridotta” a causa della pandemia con il titolo provvisorio di Piccolo Magic.
Finalmente l’estate 2022 ha segnato il ritorno di una versione più estesa che ha riscosso nuovamente un grandissimo successo di pubblico. Infatti, la nona edizione 2022 ha portato a Gradara circa 100 artisti internazionali che hanno dato vita al ricchissimo programma ottenendo più di 10.000 ingressi di visitatori entusiasti. “Qualità, creatività e originalità, questi sono stati da sempre i punti forti del nostro evento. – racconta il direttore artistico Marcello Franca – Le farfalle degli allestimenti scenografici, leggere traghettatrici di sogni, ogni estate contribuiscono a creare l’atmosfera onirica del The Magic Castle trasportando i nostri ospiti in un mondo di fantasia. Le abbiamo volute sin dalla prima edizione perché rappresentano bene il cuore di quella che è la nostra festa: guardare il mondo dall’alto, sulle ali della fantasia e della leggerezza”. Durante le nove edizioni The Magic Castle Gradara ha ospitato diverse centinaia di straordinari artisti provenienti da tutto il mondo che hanno saputo stupire e meravigliare i visitatori, primi fra tutti i meravigliosi Saurus – imponenti draghi preistorici – della compagnia olandese Close-Act Theatre.
Nell’estate 2023 si festeggerà il decennale con il ritorno di alcuni degli artisti che hanno fatto affezionare il pubblico come gli olandesi Close-Act Theatre e l’acrobata ucraino Sergey Timofeev con il suo spettacolo Geometrics, in cui la costante interazione di abilità e gioco tra il perfomer e l’oggetto va a formare un meccanismo complesso capace di suscitare meraviglia e stupore. Tra le novità arriveranno dalla Francia i musicisti Led Drummers e lo spettacolare show in stile Musical indiano di Bollywood di Negma Dance Group. Coreografie, costumi, effetti scenici straordinari, raccontano un’appassionante storia d’amore e di avventura che attraversa varie epoche. E ancora, la Zastava Orkestar con il loro spettacolo di musica balkanica itinerante ed i Moz Drums un gruppo di batteristi scintillanti che con i loro ritmi vivaci coinvolgono il pubblico in uno straordinario spettacolo di luci ed effetti speciali.
Durante le serate dell’evento l’antico borgo medievale, allestito con scenografie che rendono l’atmosfera ancora più magica, accoglie i visitatori a partire dal tardo pomeriggio con spettacoli, performance, danze e musiche itineranti che si susseguono in loop fino alla mezzanotte, quando una straordinaria “esplosione” di coriandoli coloratissimi dà a tutti la buonanotte tra le urla entusiaste dei bimbi. Cenare nel borgo marchigiano arricchisce ancora di più l’esperienza delle famiglie che arrivano a Gradara per partecipare a The Magic Castle, tra ristoranti, osterie, pizzerie e piadinerie che offrono le tipicità della cucina tradizionale a cavallo tra Romagna e Marche, mentre i numerosissimi negozi che si susseguono lungo la via principale sono la sosta ideale per portarsi a casa deliziosi souvenir. Ma ad anticipare The Magic Castle il borgo di Gradara sarà animato da un grande evento:
ASSEDIO AL CASTELLO
Anche “Assedio al Castello”, la tradizionale rievocazione storica con spettacoli, animazione, danza e scene di vita medioevali, coronata dall’immancabile show piromusicale conclusivo, festeggia quest’anno la decima edizione. Dopo tre anni di stop forzato, dovuto all’emergenza pandemica, torna a Gradara, sabato 22 luglio e domenica 23 luglio, “Assedio al Castello”, l’evento che rievoca l’estenuante assedio al castello messo in atto nel 1446 dai potenti eserciti degli Sforza e dei Montefeltro contro Gradara, all’epoca uno dei più importanti castelli malatestiani. Per oltre 40 giorni gli abitanti e le forze militari resistettero con straordinaria tenacia agli attacchi degli assedianti uscendone vincitori. Una dimostrazione di coraggio e di eroismo senza pari rimasta indelebile nella memoria dei gradaresi che, con cadenza biennale, le rendono omaggio con una delle rievocazioni storiche più belle e ammirate della riviera marchigiano-romagnola.
Sabato 22 nell’area esterna al borgo si rievocherà l’assedio con accampamenti, scene di battaglia, incendio alle mura e spettacolo piromusicale (ingresso a pagamento). Domenica 23 nel borgo storico: scene di vita quotidiana del Quattrocento, animazioni, cortei, spettacoli e mercatino medievale (ingresso libero).
VIAGGIO A GRADARA
Gradara, cittadina in provincia di Pesaro e Urbino, “Borgo dei borghi 2018”, riconosciuto con la Bandiera Arancione da TCI e insignito del titolo di uno dei “Borghi più belli d’Italia”, è una località che offre molteplici attrattive architettoniche, storiche, artistiche e naturali. Ma Gradara è soprattutto il memorabile palcoscenico della storia d’amore di Paolo Malatesta e Francesca da Rimini, resa immortale dai versi del Canto V dell’Inferno di Dante, due personaggi realmente esistiti e non figure romantiche come Giulietta e Romeo nate dalla geniale fantasia di Shakespeare.
“Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona”: questi sono alcuni versi tratti dal Canto V dell’Inferno di Dante Alighieri. Sono dedicati alla drammatica storia d’amore tra Paolo e Francesca, svoltasi tra le mura del Castello di Gradara, borgo che ha mantenuto le sue atmosfere e architetture medioevali, tanto che visitare questo borgo è come fare un emozionante viaggio indietro nel tempo.
La Porta dell’Orologio, con un quadrante su ognuna delle due facciate, permette l’accesso al centro storico, vero gioiello dove le stradine si dispongono a spina di pesce attorno al centrale Corso Umberto I. Le case sono quasi abbarbicate le une sulle altre (tra le quali la Casa del Mercante dove sono conservati arredi e oggetti del ‘400) e non mancano le botteghe artigianali dove acquistare le ceramiche dipinte a mano, con le iniziali o il simbolo dei Malatesta, una delle famiglie che maggiormente ha lasciato un segno a Gradara. Tra i souvenir più tipici il “Profumo di Paolo e Francesca” due fragranze esclusive per uomo e donna ed il gioco da tavolo “Intrighi a Gradara” gioco di carte nel quale i giocatori impersonano le grandi famiglie storiche legate a Gradara e al Montefeltro.
Gradara possiede due cinte murarie: la più esterna, risalente al XIV secolo, scandita da torrioni e torricini quadrati merlati, fornisce un forte impatto scenografico al visitatore ed è tutt’oggi percorribile. Lungo il percorso (circa 800 metri) si incontrano ben 14 torrette merlate e la vista arriva fino alla costa adriatica e al Monte Titanio. Il torrione principale si innalza per 30 metri, dominando l’intera vallata. La cinta muraria intermedia, quella che separa il borgo dalla Rocca, si raggiunge attraversando la Porta dell’Orologio e percorrendo via Umberto I sulla quale si affacciano basse palazzine con botteghe e luoghi di convivio. Alla base delle mura di Gradara si stende il Giardino degli Ulivi, dove ogni anno, durante il periodo dell’Avvento, va in scena “Castello di Natale”: in quei giorni Gradara assume un aspetto ancora più suggestivo e romantico, con mercatini natalizi e l’iniziativa Presepi del Borgo che si svolge proprio nel cuore del centro storico.
L’impianto originario del Castello di Gradara, meglio noto come la Rocca, risale al XII secolo, vi furono apportati ampliamenti e modifiche sotto il dominio dei Malatesta e degli Sforza, fino a proseguire nei secoli XVIII e XIX. Ad oggi presenta pianta quadrata con un possente torrione poligonale sul lato nord est. Posta in una posizione strategica su un colle a 142 metri sul livello del maree con una vista mozzafiato, la Rocca è stata, durante il Medioevo, uno dei principali teatri degli scontri tra il Papato e le Casate marchigiane e romagnole. E possibile passeggiare sia all’interno del castello sia sulle mura merlate ma anche sul ponte levatoio e nell’elegante cortile. Oltrepassando il ponte levatoio si arriva infatti al bel cortile, circondato da archi gotici retti da colonnine in travertino. Le sale interne, raffinate ed eleganti, ricordano gli splendori delle potenti famiglie che qui hanno governato: Malatesta, Sforza e Della Rovere. Tra tutte spicca la Camera di Francesca, ricca di oggetti che narrano l’amore e l’uccisione della fanciulla e di Paolo Malatesta per mano del fratello Gianciotto Malatesta: non mancano il leggio dove i due giovani leggevano delle gesta di Ginevra e Lancillotto e la botola, attraverso la quale Paolo cercò un’inutile via di fuga.
Gli interni visitabili tutto l’anno sono arredati con mobili del ‘400 e ‘500 e decorati con pregevoli affreschi, particolare attenzione meritano, oltre alla Camera di Francesca, il camerino di Lucrezia Borgia e, soprattutto le magnifiche opere d’arte rinascimentale esposte, come la pala di terracotta invetriata di Andrea della Robbia conservata nella Cappella e la famosa pala di Giovanni Santi padre di Raffaello. Intrigante anche la visita della Sala delle Torture dove ceppi, catene e strumenti affilati parlano di sofferenze e momenti terrificanti.
Attorno al castello si può percorrere la Passeggiata degli Innamorati o i sentieri del Bosco di Paolo e Francesca che cingono la collina, da cui si può ammirare il paesaggio rurale del pesarese, dove si mescolano campi coltivati e la vegetazione tipica della macchia mediterranea grazie ad uno spettacolare scorcio sul mare. Il Castello di Gradara si è contraddistinto per essere stato quasi inviolabile nel corso della sua lunga esistenza. Nel 1920 la rocca venne acquistata dall’ingegner Umberto Zanvettori di Belluno che, grazie ad architetti di fama mondiale, ha iniziato un lungo percorso di restauro.
Merita una visita anche il Museo Storico, all’interno del quale sono custoditi strumenti di tortura, armi, antiche macchine militari di lancio e ricostruzioni di ambienti della Rocca: il museo custodisce una grotta medioevale risalente al periodo tra il IV e il V d.C., l’unica delle tante cavità ipogee presenti nel cuore di Gradara. Molto belli anche Palazzo Rubini Vesi, nuovo spazio espositivo per eventi mostre e matrimoni, il Teatro Comunale, il Teatro dell’Aria parco ornitologico e centro di falconeria. Infine merita una visita anche il percorso di street art “Oltre le Mura” iniziato nel 2019. Le sei opere realizzate si trovano tutte all’esterno delle mura e creano un percorso di visita e riscoperta della città attraverso la storia di Paolo e Francesca. Non si può lasciare la cittadina marchigiana senza visitare la chiesa di San Giovanni Battista: qui è infatti conservato un crocifisso in legno del ‘500 che, a seconda del punto dal quale lo si guarda, cambia espressione, da sofferente ad agonizzante fino al sollievo della morte.
Per chi desiderasse alloggiare a Gradara per apprezzare in tranquillità tutte le bellezze del territorio, consigliamo La Loggia Historic Resort, magnifica struttura inserita all’interno di 8.000 mq di parco ai piedi della Rocca. La vigna, il giardino, la piscina e una panoramica vista sul mare… in questa cornice si trova un edificio del 1500, oggi meravigliosa villa nella quale vivere un soggiorno tra storia e benessere. La Loggia Historic Resort accoglie i suoi ospiti nell’antico chiostro circondato da ambienti di ineguagliabile bellezza. Le stanze dell’ex Convento mantengono intatte tracce della loro storia. Affreschi e dettagli unici, ampi spazi e tanti servizi caratterizzano la struttura: bike point, campo da tennis, bar, parcheggio privato e, soprattutto un’ampia area benessere con vasca idromassaggio 8 posti, bagno turco, sauna, docce emozionali, angolo relax/tisaneria, area beauty per trattamenti estetici personalizzati, praticati nelle suggestive cabine ricavate dalle storiche cellette dei frati cappuccini che qui si ritiravano in preghiera. Il suggestivo Convento è ideale per matrimoni, eventi aziendali ma anche percorsi culturali ed artistici considerato il notevole valore storico che hanno i dipinti, gli affreschi e la struttura architettonica dell’edificio.
GRADARA NEL PIATTO
Il piatto tipico di Gradara sono i Tagliolini con la Bomba un piatto della tradizione contadina un po’ brodoso, condito con cipolla e lardo. Il curioso nome deriva dal modo di cuocerla… infatti nel passaggio finale l’olio caldo viene versato nell’acqua creando una gran quantità di vapore che ricorda il fumo di una bomba. La scelta della pasta può essere variegata purché sia all’uovo. I tagliolini possono infatti essere sostituiti anche con delle fettuccine. Fondamentale non togliere troppa acqua dalla pasta, deve essere quasi una minestra, in modo che avvenga l’effetto fumo a contatto con l’olio bollente. Imperdibili poi i crescioni, realizzati con lo stesso impasto della piadina ma, a differenza di quest’ultima, chiusi a mezzaluna prima della cottura, come un calzone. Il loro nome deriva dall’omonima erba di campo che viene tradizionalmente utilizzata per il ripieno. Da leccarsi i baffi anche i tradizionali strozzapreti con sughetto alla mortadella e le lacchene ai fagioli (tipo di pasta fresca fatta in casa, una sorta di maltagliati). Un buon bicchiere di bianco Verdicchio dei Castelli di Jesi o di rossonero DOC, suggella un pranzo a Gradara, dove vige la cosiddetta cucina di confine.